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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 18:23:01
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secondo voi qual'è il principale fattore discriminante per capire se si sia o meno adatti alla vita di laboratorio? come può una persona capire ke non è la sua strada, che nn è in grado di farcela? secondo me, quando vedi ke fatichi a fare e capire anche le cose + basilari è già un bel campanello d'allarme...
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cidsmoke
Utente Junior
534 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 19:08:06
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Secondo me quando sei talmente impacciato da sbagliare sempre i protocolli..anche quelli più semplici!hahahah |
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Genaux1989
Utente
715 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 19:23:48
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Citazione: Messaggio inserito da Daria85
secondo voi qual'è il principale fattore discriminante per capire se si sia o meno adatti alla vita di laboratorio? come può una persona capire ke non è la sua strada, che nn è in grado di farcela? secondo me, quando vedi ke fatichi a fare e capire anche le cose + basilari è già un bel campanello d'allarme...
Se si tratta di "fare" puoi essere impacciato quanto vuoi all'inizio, ma dopo più volte che lo ripeti, prima o poi la tecnica la acquisisci. E questo vale più o meno per tutto, non solo per il lavoro di laboratorio. |
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biotech89
Nuovo Arrivato
97 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 19:27:07
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mi sto ponendo la stessa domanda dal momento che sto facendo lo stage in questo periodo. l'idea di stare in laboratorio non mi dispiace, però ammetto che ho dei problemi. ancora non riesco a capire se il non ricordarmi i vari protocolli, dove si trovano le viarie cose, per esempio potrebbe rappresentare un problema anche per una fututa vita in laboratorio, soprattutto come ricercatrice. per non parlare poi delle diverse formule e calcoli da usare di volta in volta,...quando che c'è di mezzo la matematica mi viene il panico!!
però noto anche che una volta che mi sono scritta bene tutti i passaggi, e ci ho ragionato sopra, dopo due o tre volte che faccio un certo procedimento, non ho più grossi problemi.
forse per noi persone "normali" serve magari un pò più di tempo, ma alla fine possiamo fare benissimo ciò che fanno gli altri . quindi non ti abbattere!! |
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cidsmoke
Utente Junior
534 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 19:30:33
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No aspetta..all'inizio è normale essere un po impacciati,ma c'è chi lo rimane sempre..e non sempra conpensa con..che so io..l'intuizione!Ad esempio c'è chi proprio non impara,non migliora,fa danni e magari contamina continuamente le reazioni!il protocollo di per se lo sanno pure ma non acquisiscono mai quella manualità,quel tocco che è fondamentale in laboratorio!! |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 19:58:48
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avevo una amica in tesi che ogni santo giorno faceva cose assurde. Ma roba tipo "oddio, l'ho lavato il monostrato prima di mettere il terreno col trattamento?", "oddio, è il secondo o terzo lavaggio questo?", "oddio, ma queste cellule non andavano centrifugate, mi sa", "oddio, ho buttato le cellule e ho tenuto il PBS, mi sa..." e cose del genere. Ora credo sia specialista in microbiologia, ma non so che lavoro faccia. |
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roberta.s
Utente Junior
Città: Parigi
564 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 20:29:56
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Ma dai, se si tratta di queste cose è un problema non solo per la vita di laboratorio, ma per il lavoro in generale! Credo che i motivi per cui ci si debba non sentire adatti alla ricerca siano altri. |
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 20:42:46
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O.o ops...nono nn era riferito a me...io lo chiedo xkè è ciò ke penso di certe persone ke vedo molto inette e vorrei proprio fuori dal lab! io sn molto categorica, o ce la fai da subito, o x me fuori! |
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 20:44:09
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giuliano x me sei un santo...io il tempo della tesi cn una così e o sarei impazzita o l avrei ammazzata :P |
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 20:49:17
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x es. l anno scorso cn me lavorava una laureatasi cn me...e questa: -nn capiva gli articoli -nn capiva i protocolli -nn riusciva a fare troubleshooting -nn gli veniva mai un esperimento manco a pagarlo -voleva essere sempre seguita
addirittura è arrivata a mettere i lisati in frigo a +4C xkè la dottorata ke ci seguiva sovrapensiero aveva detto frigo invece di frezer... senza contare le volte in cui si scordava ghiaccio e provette in giro..
ora...a mio parere una così deve fare altro!x fortuna ora ho cambiato lab, xkè non so quante volte la dottorata, a anke io, le ha detto su in quell anno!ora io e la dottorata x fortuna siamo scappate!;) |
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roberta.s
Utente Junior
Città: Parigi
564 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 20:53:48
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Ognuno ha i suoi tempi. Credo di non capire lo scopo di questa discussione. |
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Genaux1989
Utente
715 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 20:55:12
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Citazione: Messaggio inserito da Daria85 io sn molto categorica, o ce la fai da subito, o x me fuori!
Ma che discorso è? |
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M111
Utente
Prov.: Lucca
Città: Guamo
838 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 21:06:24
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Dio stramaledica il net speak in cui a volte anch'io cado.
Dio benedica mille volte coloro che mi hanno seguito in passato, mi seguono ora, mi seguiranno in futuro, è assolutamente normale fare errori, specialmente quando si è studenti alle prime armi in un determinato campo. Gli errori servono per crescere e migliorarsi.
Secondo me vi sono due fattori discriminanti per rimanere in laboratorio, in primo luogo è necessario voler starci, in secondo luogo è necessario esser voluti da chi comanda.
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 21:07:47
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Ma sai che può capitare, come nel caso del mio corso, che si arrivi a iniziare il tirocinio di tesi senza mai aver toccato prima una gilson o fatta mai una centrifugata da banco? Io penso sia piuttosto normale che i primi giorni si sia un po' titubanti, insicuri e maldestri. Ora, io fin ora non ho mai combinato disastri, ma per quasi tutta la prima settimana percepivo un vero e proprio stato di arrugginimento. Già ora invece ho acquisito più manualità, e anche se non posso ancora permettermi di chiacchierare fluentemente mentre spipetto, mi sento molto più sicuro...e la cosa non può che migliorare. |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 21:21:40
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Quoto Geeko, totalmente d'accordo.
Inizialmente non ero il massimo della manualità, anzi... Ho sfondato i miei bei pozzetti di poliacrilammide, saltato un lavaggio prima dell'anticorpo secondario, dimenticato qualche passaggio di protocollo, sprecato solventi anche costosi, oppure ho impiegato il doppio del tempo per piastrare batteri, nonché letteralmente arato la prima petri dish capitatami sotto mano. Tutta roba nuova all'epoca e ammetto di essermi sentito un po' fuori posto in lab. Però poi le cose sono andate piano piano migliorando, a tal punto che quando mi sono trasferito nel mio nuovo lab, inizialmente intimorito per gli alti standard che credevo mi avrebbero richiesto, sono invece stato sorpreso piacevolmente di come me la sbrigavo a caricare gel, coltivare cellule e seguire da solo protocolli che non avevo mai svolto. E ringrazio il cielo che il primo ragazzo che mi seguii, all'epoca non era neppure un dottorando ma semplicemente un laureato magistrale molto in gamba e con molta passione che ingannava il tempo in attesa di un PhD in giro per l'Europa, ha avuto un sacco di pazienza con me e mi ha lasciato provare e riprovare, discutendo sempre di ciò che sbagliavo senza farmi sentire un caso disperato. E per fortuna è così anche adesso: faccio una cavolata? Pas grave, dice la dottoranda che mi ha sotto l'ala, e si ripete/continua. E se un giorno toccherà a me seguire qualche giovane imbranato ed un po' sbadato, mostrerò la stessa pazienza e gentilezza.
Come dice roberta le persone non tagliate sono altre. Quelle che non si pongono mai domande, che non ragionano almeno un po' con la loro testa, che non sono in grado di lavorare autonomamente, che non imparano a leggere un risultato sperimentale e criticarlo, che appena hanno finito il loro esperimento scappano via alla velocità della luce ecc. Per me sono casi più disperati tutti i neo utenti che vengono qui a porre domande idiote ("mi spiegate come funziona la fosforilazione ossidativa?") senza mostrare un minimo di intraprendenza od autonomia, che un ragazzo un po' a disagio con una pipetta. Quotando Genaux, con la pratica si finisce forzatamente per migliorare. |
So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today. A Universe From Nothing, Lawrence Krauss
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 21:30:57
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ok, se è la prima volta ke entri in lab...ma questa si è fatta i 5 anni di uni cn me ogni giorno, la conosco benissimo, e siamo entrate insieme nel lab, cn uguale esperienza.e lei cm me aveva alle spalle 2 tirocini, uno di 5 mesi e l altro di un anno. sn d'accordo ke x ki inizia ci deve essere pazienza e spiegare...una volta, due,tre..ma poi o ci arrivi o io nn ti spiego +!nn si può pensare di aver sempre qualcuno dietro!! e sopratutto bisogna mostrare responsabilità in quello ke si fa!
per inciso, la discussione è nata sl x sentire altri pareri a riguardo x pura curiosità. :) |
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 21:33:32
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Citazione: Messaggio inserito da 0barra1
Come dice roberta le persone non tagliate sono altre. Quelle che non si pongono mai domande, che non ragionano almeno un po' con la loro testa, che non sono in grado di lavorare autonomamente, che non imparano a leggere un risultato sperimentale e criticarlo, che appena hanno finito il loro esperimento scappano via alla velocità della luce ecc. Per me sono casi più disperati tutti i neo utenti che vengono qui a porre domande idiote ("mi spiegate come funziona la fosforilazione ossidativa?") senza mostrare un minimo di intraprendenza od autonomia, che un ragazzo un po' a disagio con una pipetta. Quotando Genaux, con la pratica si finisce forzatamente per migliorare.
su questo sn d'accordo al 100% infatti spesso ki fa macelli è anke ki appunto si disinteressa, nn capendo nemmeno cs fa e xkè lo fa, e cercando sl di far passare le ora stando in facebook. |
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cidsmoke
Utente Junior
534 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 22:05:00
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Per inciso..gli incapaci di cui parlavo io non sono studenti,ne dottorandi..ma persone che lavorano da 30..e dico 30..anni!penso che di danni ne avranno fatto a bizzeffe!! |
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Martin.diagnostica
Utente Attivo
1582 Messaggi |
Inserito il - 13 febbraio 2012 : 01:19:36
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Arrivo un pò in ritardo alla discussione ma voglio dire comunque la mia. Le persone non tagliate per lavorare in laboratorio sono quelle che non trovano piacere a farlo. Se colorare vetrini, sliplittare i dischi di cellule e preparare gel risulta noioso allora non è la strada giusta. Altrimenti invece vale la pena continuare ed impegnarsi indipendentemente dal numero di pasticci! I novizi non devono scoraggiarsi dei pasticci iniziali, devono invece farne tesoro, riflettere su quale è stata la causa cosi da aggiustare il tiro!!!! |
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Citosina
Nuovo Arrivato
Città: Milano
73 Messaggi |
Inserito il - 13 febbraio 2012 : 01:29:13
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Citazione: Messaggio inserito da 0barra1
Quoto Geeko, totalmente d'accordo.
Inizialmente non ero il massimo della manualità, anzi... Ho sfondato i miei bei pozzetti di poliacrilammide, saltato un lavaggio prima dell'anticorpo secondario, dimenticato qualche passaggio di <....>
Ho tagliato il quote per motivi di spazio, ma fondamentalmente sono d'accordo!
A me poi non piacciono nemmeno quelli che magari manualmente sono anche molto bravi, ma poi non vogliono metterci nemmeno un minimo di testa. Quindi niente lettura di articoli, niente ragionamenti e problem-solving. Niente. Ecco, in questo caso, consiglio un altro lavoro.
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 13 febbraio 2012 : 10:16:25
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si mi ritrovo molto cn tutti voi!sapete che a volte quando ho palesato il mio stupore nel vedere gente in lab ke non si aggiorna, non si informa ma esegue passivamente cm una macchina, mi sn anche sentita dire ke è normale??!! mah, cmq mi avete confortata! :) |
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ValeCGC
Utente
746 Messaggi |
Inserito il - 13 febbraio 2012 : 16:17:48
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io sono dell'opinione che ognuno abbia i suoi tempi, e che col tempo tutto si impara. se questa persona realmente non capisse gli articoli o i protocolli (praticamente le hai dato della ritardata ) non credo che si sarebbe laureata, forse prova ansia o è una persona insicura. quando sei in ansia sei più concentrato sulla paura di sbagliare che su quello che stai facendo, non per questo sei un inetto. l'ansia potrebbe derivare dal fatto di voler fare bene a tutti i costi (col risultato opposto) o dal sentirsi giudicati dai colleghi, o dall'inesperienza..non siamo tutti uguali, c'è chi inizia a fare bene da subito, ma poi non si distingue mai, e chi inizia con qualche difficoltà ma poi si rivela intuitivo, creativo, bravo e portato in poche parole. tra l'altro, come ha scritto geeko spessissimo si arriva al tirocinio senza avere mai preso una pipetta in mano o essendo stati il lab non più di 10 volte in 5 anni, figuriamoci il doversi gestire gli esperimenti e il laboratorio...come si dice...nessuno è nato "imparato" e questo essere categorici a me proprio non piace. non parlo così perchè non me la sono cavata in laboratorio, anzi ai tempi mi sono resa indipendente dopo pochissimo e non ho mai combinato disastri, piuttosto se avevo dubbi chiedevo, ma sono allergica ai giudizi dati così..anche perchè a volte (non in questo caso, cioè non mi riferisco a te Daria) chi dà i giudizi non giudica prima se stesso, altrimenti scoprirebbe di avere dei difettoni a sua volta, magari semplicemente diversi.. in definitiva penso che si è destinati a un lavoro (se si riesce a fare il lavoro che si è scelto deliberatamente di fare eh perchè non è scontata come cosa) quando si ha passione e amore nel farlo, se si ha una propria motivazione comunque il problema di lavorare nella ricerca essendo inetti non penso che si ponga dato che la ricerca qui non esiste praticamente, quindi a un certo punto si cambia strada 8 volte su 10...tanto vale mettere il carro davanti ai buoi..
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 13 febbraio 2012 : 18:22:15
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valeCGC, capisco cosa intendi. ma purtroppo questa persona veram non ce la può fare...e ti assicuro ke nn è "ansia da prestazione" è proprio incapacità(nel senso ke nn è portata) unita a menefreghismo... cmq ovvio ke se una vuole può imparare e migliorare...l'importante è appunto volerlo, e a volte nei lab ci sn persone ke scaldano sl sedia... nel mio caso specifico, la persona ke intendo non è stupida...secondo me nn è sl adatta al lab e sopratutto non è motivata. |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 13 febbraio 2012 : 18:26:10
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Beh, un certo grado di capacità di capire un articolo ed elaborarlo credo sia "innato" e c'è un poco da fare... Scritto da uno che deve capire quest'anno di che categoria fa davvero parte. |
So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today. A Universe From Nothing, Lawrence Krauss
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 13 febbraio 2012 : 18:27:56
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ma si, forse sn io ke sn troppo pesante... ognuno è fatto cm è ed infondo è una brava persona che ha altri pregi! spero ke migliori col tempo:) |
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Marghy83
Utente Junior
Città: Palermo
129 Messaggi |
Inserito il - 21 febbraio 2012 : 12:21:53
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Citazione: Messaggio inserito da Martin.diagnostica
Le persone non tagliate per lavorare in laboratorio sono quelle che non trovano piacere a farlo. Se colorare vetrini, sliplittare i dischi di cellule e preparare gel risulta noioso allora non è la strada giusta. Altrimenti invece vale la pena continuare ed impegnarsi indipendentemente dal numero di pasticci! I novizi non devono scoraggiarsi dei pasticci iniziali, devono invece farne tesoro, riflettere su quale è stata la causa cosi da aggiustare il tiro!!!!
sono perfettamente d'accordo. Io mi sono resa conto che non mi piaceva proprio stare in laboratorio fin da subito. Disinteressata al massimo a tutte le pratiche di laboratorio, il tempo non mi passava mai, nessuna passione per quello che stavo facendo e che purtroppo dovevo fare per forza se no la tesi non potevo scriverla. Non vedevo l'ora di finire ogni volta, speravo che quelle ore passassero più in fretta possibile. Quindi io penso che se manca la passione per l'attività di ricerca e di laboratorio è già il caso di lasciar perdere come ho fatto io. Per la dimestichezza invece col tempo si impara, ho imparato io che ero totalmente annoiata da quello che facevo figurarsi chi ha passione! Ognuno ha i suoi tempi basta solo insistere ;) |
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