Quanto è utile/interessante questa discussione:
Autore |
Discussione |
|
Genaux1989
Utente
715 Messaggi |
Inserito il - 22 febbraio 2012 : 23:06:23
|
Ho provato a leggere qualcosa sulla formazione dei radicali liberi, ma in sostanza non ho ben capito come fanno a reagire con il DNA e altre molecole nucleofile presenti all'interno della cellula. Inoltre: se sono composti elettrofilici derivanti dalla radiolisi dell'acqua, com'è possibile che risultino ATOMI NEUTRI (1) e che abbiano, allo stesso tempo, un elettrone spaiato sull'orbitale esterno (2)? Insomma, non ho capito bene cosa sono e come interagiscono con le molecole bersaglio.
Qualcuno me lo spiega? Grazie.
|
|
|
Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 23 febbraio 2012 : 09:58:16
|
Io sapevo che i radicali liberi si originano costantemente come sottoprodotti del metabolismo aerobio (respirazione cellulare) e attività del citocromo-P450 nel metabolismo degli xenobiotici ad esempio. La radiolisi dell'acqua è un caso un po' particolare non credi? Voglio dire che si tratta pur sempre di radiazioni ionizzanti, che non sono proprio ovunque.
Citazione: Inoltre: se sono composti elettrofilici derivanti dalla radiolisi dell'acqua, com'è possibile che risultino ATOMI NEUTRI (1) e che abbiano, allo stesso tempo, un elettrone spaiato sull'orbitale esterno (2)?
Per capirlo in modo semplice, forse semplicistico (credo si spieghino in senso compiuto con la teoria dell'orbitale molecolare), ma efficace ti basta scriverti le formule di Lewis di qualche radicale libero: -prendi il radicale libero più reattivo, ovvero il radicale idrossilico: .OH Si tratta di una specie globalmente neutra, e ti basta fare il conto degli elettroni posseduti dall'ossigeno e confrontarli col suo numero atomico (sono 8 protoni contro 2 elettroni del primo livello energetico + 6 del secondo, di cui 4 sotto forma di doppietti, 1 impegnato nel legame con l'H, 1 spaiato); o ancora più intuitivamente non è altro che uno ione ossidrilico OH- con 1 elettrone in meno, quindi neutro, ma altamente instabile e reattivo. Tra l'altro proprio il radicale idrossilico è talmente reattivo che l'unico suo limite è rappresentato dalla velocità con cui diffonde in soluzione.
Poi per quanto riguarda i modi con cui reagiscono col DNA, credo siano molteplici: -senz'altro radicali come .OH possono reagire direttamente col DNA modificandone le basi e forse anche causando la rottura di un filamento. -io sapevo anche che la reazione tra i radicali liberi e i lipidi di membrana poliinsaturi può portare ad una perossidazione lipidica che si traduce nella liberazione di malondialdeide, un elettrofilo relativamente potente. La MDA può quindi reagire con i nucleosidi deossiadenosina e deossiguanina, dando origine a un composto eterociclico (di cui al momento non ricordo il nome) con proprietà mutageniche e carcinogeniche. |
|
|
|
cidsmoke
Utente Junior
534 Messaggi |
Inserito il - 23 febbraio 2012 : 10:00:39
|
Non è detto che un radicale non possa avere carica:l'anione superossido O2-' ne è una dimostrazione!
|
|
|
Genaux1989
Utente
715 Messaggi |
Inserito il - 23 febbraio 2012 : 12:59:44
|
Grazie per la spiegazione.
Citazione: Messaggio inserito da Geeko La radiolisi dell'acqua è un caso un po' particolare non credi? Voglio dire che si tratta pur sempre di radiazioni ionizzanti, che non sono proprio ovunque.
Io sto studiando proprio le radiazioni ionizzanti. |
|
|
Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 23 febbraio 2012 : 13:22:47
|
Ah beh, allora si spiega tutto |
|
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Quanto è utile/interessante questa discussione:
MolecularLab.it |
© 2003-18 MolecularLab.it |
|
|
|