antvwala
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Inserito il - 04 settembre 2012 : 09:39:57
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Mi pare di capire che nel genoma umano ci sia tra un 4 ed un 8% di geni neandertaliani, i quali non si distribuiscono omogeneamente sull'intera famiglia dell'homo sapiens sapiens, ma coincidono con alcune aree geografiche specifiche (Eurasia), mentre in altre sono assenti (Africa). A questo proposito ho una serie di domande:
a) è corretta l'affermazione anteriore oppure ho fatto miei scoop giornalistici che non ho compreso pienamente?
b) il fatto che nell'Eurasia la partecipazione genetica neandertaliana sia del 4-8%, significa che in determinati gruppi può essere 0 ed in altri, invece, nettamente superiore? Se è così, in quali gruppi etnici sono stati rilevati i valori più elevati?
c) esiste abbinamento tra la presenza di geni neandertaliani e la sopravvivenza ad un clima freddo? Ovvero, la presenza di questi geni può aver aiutato a sopravvivere quelle etnie che popolavano aree particolarmente di clima rigido, per esempio artico-siberiane, per cui si sono accumulate nei loro discendenti, mentre gli individui dello stesso gruppo etnico provi di tali elementi genetici avevano meno probabilità di trasmettere il proprio patrimonio genetico?
d) la presenza in alcuni gruppi etnici di un arco sopraorbitario particolarmente pronunciato, così come di una sorta di "cresta" cefalica antero-posteriore che ha inizio nella gabella, un suo massimo nel bregma, per decrescere rapidamente verso l'occipite, potrebbe essere una caratteristica correlata alla presenza di geni neandertaliani?
e) quali sono i gruppi etnici dove è presente l'arco sopraorbitario prominente e la cresta cefalica? Coincidono con i climi rigidi (come nel caso dei fuegini)? Queste caratteristiche possono semplicemente costituire un'evoluzione adattativa al clima rigido senza che abbia nulla a che vedere il patrimonio genetico neandertaliano?
Molte grazie.
Antvwala
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