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Nameless_One
Nuovo Arrivato
Prov.: Milano
Città: Milano
2 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2004 : 23:29:52
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Ciao sono uno studente di Biotecnologie Ind.e Amb della statale di Milano, tra poco dovrò sostenere l'esame di Bio Molecolare e c'è una domanda che ricorre spesso in sede d'esame su cui vorrei un chiarimento se possibile,ed è la seguente:"un mutante rad del lievito Saccharomyces cerevisiae è sensibile al trattamento con raggi UV.Come si può identificare il gene selvatico che è alterato in quello specifico mutante? Qualcuno può aiutarmi? GRA-in anticipo-Zie!!!
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legolas
Utente
Prov.: Lecce
Città: Trepuzzi
723 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2004 : 12:42:53
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per selezionare i muntanti in genetica, in questo caso parliamo dei funghi, si selezionano i mutanti dai selvatici mettendoli in coltura con differenti tipi di amminoacidi. Hai mai sentito parlare degli esperimenti di Beadle e Tatum su Neurospora crassa? Il fattore è analogo. Per essere più precisi puoi consultare il testo GENETICA, PRINCIPI DI ANALISI FORMALE. il ceppo selvatico tende a sentetizzare per tutti i tipi di ammonoacidi, e come tale viene identificato come prototrofo, mettendo in coltura i presunti mutanti con differenti tipi di amminoacidi dovresti trovare il mutante reso tale con i raggi uv. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2004 : 14:54:20
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Scusa legolas, però facendo come dici tu si distinguono i lieviti mutati da quelli non mutati (ancora più semplicemente, si può fare una banale replica plating di una piastra, ed esporre agli UV il replicato). Se non ho capito male, però, la domanda è come identificare il gene che dà quella mutazione... nel qual caso la cosa è un po' più complicata. In generale se da letteratura o ipotesi varie puoi restringere la ricerca ad un certo numero di geni, ovviamente la cosa migliore è andare a ricercare mutazioni in questi (con una banale PCR puoi ad es. vedere se ci sono mutazioni/inserzioni, per i SNP è un po' più complesso ma con opportune modifiche della PCR ci si può riuscire).
Se invece non si ha idea di che geni possano essere coinvolti, le uniche cose che mi vengono in mente sono i gene chip o, al max, l'analisi del cariotipo, nel caso si tratti di mutazioni cromosomiche e non geniche.
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legolas
Utente
Prov.: Lecce
Città: Trepuzzi
723 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2004 : 17:33:29
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il mutante rad che tipo di mutazione produce? come si esprime? da questi dati bisogna partire. Per quanto riguarda la PCR hai ragione, non so se però oggi si può facilmente ricorrere al gene chip, prima di tutto perchè è una tecnica ancora allo stato sperimentale e non estesa allo studio di tutte le mutazioni che non si conoscono, secondo è troppo costosa. il mio messaggio si basava non solo nell'identificazione del mutante rad ma nel distinguere un mutante dal selvatico a priori, è naturale che se poi vogliamo analizzare un gene in particolare possiamo ricorrere ad analisi molecolari più appropriate come la PCR. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2004 : 19:16:55
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Sì, in generale l'uso dei gene-chip è frenato dai costi, ma essendo la domanda teorica disponiamo di tutti i $$$ che vogliamo!!! :P A parte gli scherzi, so che si stanno usando molto i chip per identificare geni coinvolti nella tumorigenesi: in quei casi è molto utile usarli in quanto non si parla di solito solo della mutazione di un gene, ma di una variazione molto più ampia anche nella trascrizione di altri geni.
Btw, i mutanti rad dovrebbero essere mutati in qualche proteina coinvolta nel riparo del DNA, soprattuto quelle che rompono i dimeri di timina, causati dagli UV.
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legolas
Utente
Prov.: Lecce
Città: Trepuzzi
723 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2004 : 19:21:49
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pienamente daccordo, il gene-chip sta avendo grande sviluppo nella diagnostica dei tumori al seno e al rene, nella prova della tossicità dei farmaci soltanto che i costi sono pazzeschi, per il momento speriamo! |
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me
Nuovo Arrivato
15 Messaggi |
Inserito il - 25 ottobre 2004 : 20:50:48
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I mutanti rad sono più sensibili rispetto al wild type a radiazioni di vario tipo (UV, X..) perchè difettivi in una delle vie di riparazione del DNA. è possibile isolare il gene wild type attraverso un semplice clonaggio per complementazione: trasformi il ceppo mutante con una libreria di cDNA costruita a partire da un ceppo di lievito wild type; esponi le cellule trasformate a irraggiamento per selezionare quelle che hanno accolto il plasmide con la copia wild type(sono le uniche a sopravvivere), recuperi il plasmide e lo sottoponi a sequenziamento: conoscendo la sequenza nucleortidica del plasmide è possibile discriminare la sequenza del gene. Puoi ripetere le stesse operazioni trasformando il ceppo mutante di lievito con una libreria di cDNA umano. Questo tipo di strategia si dice cross complementazione; si basa sul fatto che numerosi geni umani trovano la loro controparte in lievito. In questo caso, al termine della procedura, non isolerai il corrispondente gene wild type di lievito, ma quello umano. Sperodi averti aiutato. Stai facendo bio mol con Plevani, no? |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 26 ottobre 2004 : 17:37:00
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E' vero! Le banche di lievito!!! Non ci avevo proprio pensato... è che non usandole le avevo lasciate in un angolo recondito della memoria! In effetti (supponendo che uno possieda una banca di cDNA in lievito) quella è la soluzione + conveniente, anche se non in termini di tempo!
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Ra1D
Utente Junior
Prov.: Bergamo
Città: Treviglio
174 Messaggi |
Inserito il - 26 ottobre 2004 : 22:50:50
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In realtà i mutanti rad di S.Cerevisiae sono mutanti di checkpoint da danni al dna, i geni coinvolti (ad esempio rad9) riguardano cioè il controllo sulla corretta sintesi e/o riparazione del dna. I mutanti rad hanno un ciclo cellulare alterato proprio a causa del fatto che il controllo è mancante, e quindi risultano più sensibili a danni al dna (uv,idrossiurea,etc..), perchè il ciclo non viene rallentato per permettere agli enzimi di riparazione di aggiustare tutti gli errori. Cmq se il problema è solo quello di identificare quale sia il gene e non cosa faccia, allora è perfetto l'approccio con banche di cDNA di lievito. |
...e vicinissimo al mio sapere si accampa la tenebra della mia ignoranza... |
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