Forse vuoi ignorare come L'italiano non appartenga nè alla scienza e tanto meno alla filosofia, è solo uno strumento di comunicazione. CASUALE ha un solo significato: non consciuto, non ancora definito, inspiegabile, oppure semplicemente non ce ne frega nulla. Se parliamo del gioco al lotto o alla roulette questa spiegazione è accettabile, se parliamo della natura umana un po' di meno, soprattutto se vogliamo farlo passare come SCIENZA, ovvero la materia che dovrebbe dare certezze.
Sulla dicotomia filosofia/scienza infine ti domando: come chiameresti l'inventore della ricerca scientifica ammesso che esista?
Mmm...Hai letto per caso "perchè io credo in colui che ha fatto il mondo" di Zichichi?!?!Perchè riporta le stesse tesi tale e quale, secondo cui non si può affermare qualcosa se non c'è una dimostrazione (Zichichi diceva che non si può dimostrare che Dio non esiste). Ora mettiamo da parte per un attimo la filosofia (perchè questa è filosofia applicata alla scienza...uno dei più grandi errori dell'umanità, vedi Chiesa e Galileo Galilei ) e parliamo di scienza e dati. Quello che diceva Dionysos è che (conoscendo i dati attuali) la tua previsione è probabile come...come se 3 persone in una famiglia comprano 3 biglietti della lotteria e vincono 1,2 e 3Premio. (solo che lui ha usato l'esempio di Lourds)
se vogliamo anche in questo camnpo ragionare in termini prettamente scientifici, stabilendo statistiche sulla natura umana implicitamente affermni di conoscere o presumere di conoscerne il suo 100%. Altrimenti le tue statistiche andrebbero modellate sulla percentuale che pensi di conoscere. A quanto mi pare di capire invece siamo ben lungi dal conoscere la percentuale di conoscenza della nostra natura, ogni statistica quindi risulta alquanto improbabile.
Vabbè...Cosa vuoi che ti diciamo?! Ti diamo la nostra opinione ma tu continui a dire che hai ragione tu. Secondo me ti manca proprio l'idea di come può funzionare una cellula... Ti consiglo un libro: http://www.ltu.pisa.it/schede/80807891.htm CIAO!
E va bene. Tanto per chiarire CHI non sa l'italiano:
Dal De Mauro:
Citazione:ca|su|à|le agg., s.m. e f. 1 agg. AU che avviene o viene fatto per caso, fortuito: circostanze del tutto casuali; un incontro c. 2 agg. TS stat., di fenomeno: che non può essere descritto in modo determinato ma solo in termini probabilistici: errore c. | scelto a caso: campione c. 3 s.m. e f. TS dir., al pl., diritti casuali 4 s.f. TS econ., in bilancio, somma stanziata per spese impreviste
La statistica E' scienza. Non è una scienza esatta, ma è scienza. Perché? Perché si basa sul metodo scientifico. Su questa pagina di Wikipedia (se non ti da troppo fastidio cliccare su un link) puoi leggere qualcosa riguardo a cosa sia il metodo scientifico e la sua storia.
Poi, se vuoi, per me puoi anche continuare a parlare di casualità come di qualcosa che non si conosce, di cellule staminali che ci trasformano tutti in Wolverine senza nessun intervento esterno, e dell'esistenza dagli spiritelli maligni nei camini delle vecchie case, ma non ci sto quando dici che facciamo parte di una setta.
Abbi più rispetto per quelli che sanno di cosa parlano, per favore.
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Uhm ... ho l'impressione che il nostro amico mylord sia un grande fun della nuova serie televisiva "heroes" Attenzione a non confondere la finzione con la realta' ,pero'
Scherzi a parte,vorrei dire la mia.. 1) filosofia e scienza sono due aspetti completamente diversi del SAPERE umano,e francamente io le vedo completamente ineguagliabili tra loro! La filosofia poggia sul solo PENSIERO, ci porta a guardare ed interpretare la realta'per "semplici" PUNTI DI VISTA! Ok ,poi qualche filosofo si e' pure avvicinato CON LA SUA FANTASIA alla REALTA' (si pensi a Democrito e alla sua teoria atomica...che poi e' stata FISICAMENTE,alias SCIENTIFICAMENTE, dimostrata moltissimo tempo dopo di lui) La scienza invece puo' anche partire da dati empirici ( = dai dati che noi ricaviamo in base agli eventi,cosi' come ci si presentano in natura),ma poi ha dietro tutta una serie di RAGIONAMENTI e soprattutto DIMOSTRAZIONI pratiche e concrete,con dati analizzabili e riproducibili.
Voglio dire..e' stato toccato il problema della religione...quanti filosofi nn hanno scritto trattati interi sulla questione "esistenza o meno di dio?"..e appunto questo puo' essere un argomento meramente FILOSOFICO...ma siccome l'esistenza di dio,almeno,FINORA,non si puo' dimostrare SCIENTIFICAMENTE,allora nn puo' essere un argomento scientifico! 2)"Noi" scienziati non scindiamo CEREBRALMENTE la scienza dalla filosofia: studio biotecnologie,so cosa e' il dna in tutti i suoi dettagli..ovviamente SCIENTIFICAMENTE...ma se vuoi,mylord,posso anche filosofeggiare quanto mi pare sul dna,su chi o cosa lo abbia creato o inventato,sul perche' della sua esistenza..ma pur facendolo,non ci ricaverei nulla allo scopo del mio lavoro,cioe' quello di capire i meccanismi di funzionamento del dna da un punto di vista prettamente chimico e biologico! 3)La statistica e' SCIENZA,come ha giustamente detto Giuliano,scienza matematica,come anche la probabilita'..e sono norme statistiche e probabilistiche che vengono applicate,per esempio,sul tuo campione di sangue quando fai un prelievo per poi poter stabilire le tue buone(spero) o meno buone condizioni di salute, piuttosto che svenarti ed analizzare goccia per goccia i piu' di 4,5 litri di sangue che ti porti appresso!
Cedo volentieri all'insistenza di un amico che ci tiene a rimarcare il fatto di come il "moderno pensiero scientifico" sia da ascriversi ad un filosofo ... prete !
L'unica cosa che detesto è essere scambiato per uno che suggerirebbe ad un malato di cancro di guarire con la SPERANZA DELLE MIE PALLE. Posto in questi termini è solo una truffa, magari proprio da quei cialtroni che professano la PNL. Ve ne allego uno che considera la depressione una pippa mentale per poveri babbei.
Citazione:GRANDE SUCCESSO PER LA REPLICA A MILANO!
Dopo il grande successo dello "Smettila di Incasinarti Tour" che ha toccato 10 città italiane coinvolgendo quasi 8.000 persone, a Giugno grande successo per la nuova tappa del tour a Milano.
Oltre 800 persone hanno assistito alle due ore di formazione spettacolo Lunedì 11 Giugno a Milano, in cui Roberto ha guidato il pubblico fra le strategie di incasinamento più comuni e le migliori strategie per eliminarle dalla propria vita.
IL LIBRO
E' sorprendente come gli esseri umani abbiano sviluppato la straordinaria abilità di rendersi la vita difficile. Il mondo è pieno di persone arrabbiate, stressate, frustrate, insoddisfatte della loro vita, quando avrebbero invece tutte le possibilità di essere felici!
Perchè tanta gente è insoddisfatta, nonostante all'apparenza abbia tutto ciò che potrebbe desiderare? Come mai sentiamo sempre più parlare sui giornali e in tv di depressione, attacchi di panico, disturbi da stress, tutte patologie ormai diventate parte integrante della società moderna? Nel suo secondo libro "Smettila di incasinarti!", Roberto Re accompagna il lettore nel capire quali sono i processi mentali più utilizzati dalle persone per complicarsi e “incasinarsi” la vita, ingigantendo gli aspetti negativi delle situazioni e sviluppando convinzioni limitanti ed emozioni negative.
Roberto guida così il lettore, in maniera pratica e divertente, ad acquisire la consapevolezza di questi processi mentali e a mettere in pratica tutti gli antidoti necessari a contrastarli, migliorando così il proprio rapporto con sè stessi e con gli altri.
Questo è un cialtrone, se me lo appoggiate possiamo cominciare a ragionare. Poi vi spiego SCIENTIFICAMENTE perchè lui e quella puttanata della PNL sono robaccia da gettare alle ortiche.
Citazione:In altri termini, non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice. All'interno di un ragionamento o di una dimostrazione vanno invece ricercate la semplicità e la sinteticità. Tra le varie spiegazioni possibili di un evento, è quella più semplice che ha maggiori possibilità di essere vera (anche in base a un altro principio, elementare, di economia di pensiero: se si può spiegare un dato fenomeno senza supporre l'esistenza di qualche ente, è corretto il farlo, in quanto è ragionevole scegliere, tra varie soluzioni, la più semplice e plausibile).
Immodestamente è quello che faccio ad ogni parola che scrivo in questo forum. Siete voi a complicarvi la vita prendendo in esame termini che non sonom utili alla discussione: chissenefotte se è scienza o filosofia, se si toccano, se si scopano o via discorrendo.
Parliamo di un argomento? STICK TO THE POINT è il mio motto. Don't hang about. Non divagare. Cosa me ne frega se si chiama scienza o giuseppe, scienza o cristina. Parliamo in termini logici senza filtrare nulla attraverso logiche precostituite. Siete voi a complicare il discorso mica io. io lo semplifico al massimo.
Citazione:che non può essere descritto in modo determinato ma solo in termini probabilistici: errore c. | scelto a caso: campione c.
abbello, se vogliamo spaccare il capello fino a che si può rompere accomodati pure. La definizione è chiaramente CHE NON PUO' ESSERE DETERMINATO MA SOLO IN TERMINI PROBABILISTICI. Quindi SCONOSCIUTO.
questo è un thread sul forum di una scuola di formazione, leggete bene la differenza tra un cialtrone che considera la depressione come una bazzeccola e chi invece sostiene di prenderla in seria considerazione.
Ammesso che si possa snobbarla, ci vuole un livello di coscienza sconosciuto alla stragrande maggioranza degli abitanti del mondo. Esula da qualunque materia conosciuta.
Purtroppo per risolvere problemi sconosicuti, bisogna addentrarsi nell'ignoto.
Mylord, ti pregherei tanto per cominciare di moderare il linguaggio. Certi termini non sono bene apprezzati qui, e comunque tutto quello che hai detto lo potevi dire senza usare quelle parole. Nessuno ti ha detto che tu suggerisci ai malati di guarire con le speranze, per cui non capisco perchè di questi post a riguardo. Ne tanto meno capisco da dove salta fuori la depressione, lo stress e gli attacchi di panico. Giuliano e Luci cercavano soltanto di farti capire che la statistica non è caos, ma una scienza...Poi continuala a credere come vuoi. Credo che la tua domanda iniziale sia stata risolta, visto che è da metà pagina precedente che non si parla più di cellule staminali.