Forse è più difficile da spiegare che da capire, in poche parole ereditarietà continua: il carattere ereditato è una via di mezzo tra quello dei genitori ereditarietà discontinua: il carattere ereditato è una classe ben definita, discontinuo nel senso che non è un mix dei caratteri dei due genitori ma una classe a sé stante che può essere uguale a uno dei due genitori o diverso da entrambi... si forse detto così non è molto chiaro! Facendo degli esempi un carattere discontinuo è il colore dei piselli di Mendel, o è giallo o è verde non ci sono colori intermedi, questi vengono ereditati in modo discontinuo. Un carattere continuo è ad esempio l'altezza.
In senso più generale si parla anche di ereditarietà discontinua come quella scoperta appunto da Mendel e di eredità continua quella che fino ad allora si pensava fosse l'unica possibile, cioè che i caratteri ereditati fossero un mix tra quelli dei genitori (per ogni singolo carattere)
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Bè per l'eredità discontinua puoi ricondurti al cosiddetto modello a soglia di Falconer. L'esempio è il labbro leporino. Esso si manifesta o non si manifesta, come i caratteri monofattoriali, ma non ha eredità riconducibile alla Mendeliana. E'invece determinato da più geni. Se l'equilibrio è sbilanciato verso geni che ne favoriscono l'espressione oltre un certo valore soglia il carattere si manifesta altrimenti no. Per l'eredità continua o quantitativa necessiti della teoria poligenica dei caratteri quantitativi di Fisher che dice che il carattere è sempre espresso (pressione arteriosa), ma con penetranza ed espressività variabili a seconda dell'azione mediata di tutti i geni che ne concorrono al'espressione.