Professionalità del dr. skrapp
Sono stato operato per l'asportazione di un angioma cavernoso del bulbo, dopo un paio di contatti col dr. Krapp, che ci è sembrato molto disponibile e professionale, oltre che "modesto", non ostentava manie di protagonismo o altro..... Lunga lista di attesa, circa 6 mesi, operazione di routine secondo il chirurgo, il mio problema era convivere con il Tegretol 200 per fare fronte ad una emiparesi di lingua e corda vocale. Dopo 10 anni di quel farmaco, chiesi consiglio a lui, che mi consigliò subito l'intervento, definendolo, ripeto, di normale routine! Con il farmaco facevo una vita normale, tra l'altro sempre a contatto con staff amministrativi di Aziende di medie dimensioni, con la necessità di fare lunge riunioni e istruzione del personale all'uso dei programmi informatici. Nessun problema, a parte l'uso del tegretol, farmaco abbastanza "pesante", e il rischio sempre presente di un saguinamento dell'angioma. Mi sono operato nel novembre del 2008. Adesso sono un INVALIDO, con seri problemi ad una corda vocale (mi sono già operato una prima volta per l'inserimento di una protesi di Montgomery), ho ancora seri problemi di equilibrio, e una diplopia verticale molto accentuata. Conclusione: non posso lavorare, ma anche la mia vita di relazione normale e seriamente compromessa. Da una operazione di routine, che prevedeva due/tre settimane di convalescenza, sono, ripeto, un invalido, impossibilitato a lavorare da 18 mesi: è il futuro non è roseo! Devo operarmi di nuovo alla corda vocale, e le mie richieste di aiuto verso il reparto di neurochirurgia di Udine si fermano a settempre del 2009, mese nel quale dovevano fissarmi una serie di accertamenti per valutare la mia condizione: SILENZIO. Perciò occhio a fidarvi del parere dei chirurghi, specialmente di QUEL chirurgo: il loro lavoro è operare, operare, operare, senza guardare alla qualità della vita del paziente dopo l'operazione! Naturalmente quando si asporta un tumore cerebrale, il risultato viene molto mascherato dall'impossibilità di sapere quale sarebbe stata la condizione del paziente senza intervento, ma nel mio caso, potevano almeno avvertirmi dei possibili rischi? Presto inizierò una battaglia legale per vedermi riconoscere l'"errore chirurgico" e/o la "mancata informazione", ma nel frattempo, state attenti grandebars
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