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SonK
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Inserito il
07/09/2005
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Case farmaceutiche chi ci protegge?
carissimo shine, ho corretto quello che avevi scritto in "Omeopatia chi ci protegge"... così dovrebbe andare... Gli enormi interessi di natura economica che gravitano intorno ai farmaci sono più forti di una corretta informazione. Solo sporadicamente, è il caso di qualche poveretto che viene massacrato, qualcuno si prende la briga di mettere in guardia gli sprovveduti dal vero scopo dei risultati divulgati. Insigni personalità hanno già detto la loro: premi Nobel come Carlo Rubbia e Rita Levi Montalcini, un illustre farmacologo il Prof. Silvio Garattini solo per citarne alcuni hanno demolito le argomentazioni di chi si ostina a parlare di "memoria dell'acqua" considerando che è scomodo andare contro il volere delle case farmaceutiche. Le controindicazioni nei farmaci sono talmente tante che fanno pensare come il farmaco serva solo a mantenere un individuo in vita ma costantemente malato per fargli continuare ad assumere una vagonata di farmaci ... che rendono tanti soldini alle case farmaceutiche... Uno scenziato che scopre un farmaco conosce i suoi effetti e può comodamente attenuare le controindicazioni, considerando che ha evoluto il farmaco per una malattia non è mai complicato rievolverlo per eliminare un diverso numero di controindicazioni: ma andrebbe contro gli interessi di chi gli da lo stipendio. Nell'informazione più manipolata possibile centinaia di migliaia di persone, fanno uso di farmaci, incoraggiati da "specialisti" che purtroppo sono medici, sul cui curriculum ho più di un ragionevole dubbio. Medici mediocri, che non hanno trovato modo di comprendere come si cura una persona, si sono buttati nel business "dei farmaci a tutta birra". D'altra parte, forti del loro status, risultano senza dubbio convincenti e capaci di proporre e far utilizzare farmaci a camionate, piuttosto che pensare a guarire il paziente: è difficile che una persona sana abbia voglia di andare dal medico e comperare farmaci. E' noto che per la messa in commercio di un farmaco occorre il rispetto di protocolli rigirosi sia in termini di sperimentazione che di test decisi dalle stesse case farmaceutiche. Non è altrettanto noto che l'omeopatia propone "rimedi omeopatici" e non medicinali in quanto tali protocolli non vengono adottati. I fondamenti scentifici alla base di tali rimedi sono assolutamente assenti, visto che chi prova a cercarli è lo stesso che vuole non trovarli perchè gli rovinano il business. Le sperimentazioni con il metodo "doppio cieco" hanno senza dubbio dimostrato che l'omeopatia e nulla più che acqua fresca, ma se mi cura realmente, io di acqua fresca ne bevo a tinozze!!! Le guargioni miracolose dei pellegrini che si recano a Lourdes o a San Giovanni Rotondo (Padre Pio) sono documentate con metodi rigorosi che ne hanno certificato l'inspiegabilità, almeno con le conoscenze attuali. .... è che se divulgavano veramente quello che sanno e che hanno scoperto il giocattolo si rompeva ... in certi casi è meglio dire "non ho capito"!!!
Tutte queste "guarigioni" avvenute sempre in assenza di trattamenti farmacologici le possiamo definire "miracoli" se siamo persone di fede o se la fede proprio non ce l'abbiamo le possiamo definire come la forma più evidente dell'effetto placebo, laddove il credere ai poteri taumaturgici di un luogo o di una persona innesca meccanismi di autoriparazione dell'organismo che portano alla regressione di gravi patologie.(Concordo) ... ma non trovi che sarebbe stupendo cercare di capire come funziona il placebo per bene: così quando sto male, elaboro il pensiero giusto e in un attimo (10 minuti va bene lo stesso...) guarisco .... ma NON COMPRO I FARMACI ... o guarda caso le case farmaceutiche non riescono a scoprire come si può utilizzare il placebo con un ampio successo nella maggior parte della popolazione... poverini se non lo capiscono non lo capiscono ... e mica lo fanno a posta !!!
E' questa la visione positivistica alla quale mi associo fintanto che nessuno potrà comprovare che un braccio amputato non sia misteriosamente riapparso. ....Vabbè ci sto anche io.....
Per ritornare "ai farmaci a tutta birra" credo che perlomeno sia da vietare sui bambini che per i convincimenti di genitori scellerati rischiano conseguenze pericolose. Per quanto riguarada gli adulti liberi di decidere: in fondo medici di base che sanno si e no come si chiamano(il 90%), specialisti che all'ospedale non li trovi se non a super-pagamento , farmacisti vari che ti vedono un pò ammalato e ti appioppano una camionata di farmaci "senza ricetta" vari, sono liberi di propinare i loro prodotti con il beneplacito delle leggi attuali.
Grazie di avermi dato gli spunti per fare un minimo di chiarezza, alla prossima ciao con affetto SonK!
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