AIMs, un progetto integrato per ridurre il costo dei farmaci biotecnologici
La Commissione europea ha lanciato un nuovo PI (progetto integrato) da 11,5 milioni di euro per ridurre i costi dei nuovi farmaci biotecnologici migliorandone i processi di produzione.
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La Commissione europea ha lanciato un nuovo PI (progetto integrato) da 11,5 milioni di euro per ridurre i costi dei nuovi farmaci biotecnologici migliorandone i processi di produzione.
L'iniziativa AIMs (advanced interactive materials by design) - che riunisce 24 partner dei settori industriale e accademico e operativo di 12 paesi europei, coordinati da Andrzej Górak dell'università di Dortmund - rientra nell'ambito della priorità 'Nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali basati sulla conoscenza e nuovi processi e dispositivi di produzione' (NMP) del Sesto programma quadro (6PQ). Il Notiziario CORDIS ha intervistato il portavoce del progetto Barbara Zeidler, dell'università di Dortmund, e le ha chiesto a quali risultati spera di giungere il consorzio nei quattro anni di collaborazione.
Il progetto AIMs, ha spiegato Zeidler, si occupa di trovare metodi migliori per la produzione di MAbs (monoclonal antibodies, anticorpi monoclonali), biomolecole prodotte in laboratorio e simili agli anticorpi umani, ma con la particolarità, rispetto ad altri farmaci, di legarsi a un singolo tipo di molecola. I MAbs vengono attualmente usati soprattutto per fini diagnostici, e l'esempio più noto in questo senso è il test di gravidanza da banco.
Visto il loro alto grado di selettività, i ricercatori stanno adesso tentando di usare i MAbs nel trattamento delle malattie umane (ad esempio tumori, diabete e HIV). 'In massima parte i farmaci attuali non prendono di mira solo le cellule malate ma anche quelle sane, e producono così effetti collaterali indesiderati', ha spiegato Zeidler. 'Le nuove biomolecole hanno un comportamento molto più simile a quello delle proteine del nostro corpo e sono molto più mirate, provocando quindi effetti collaterali limitati'.
All'incirca 120 MAbs vengono attualmente sviluppati o provati, e non vi è quindi pericolo che manchino in prospettiva nuovi trattamenti.
Il costo delle biomolecole è tuttavia ancora estremamente elevato e, vista la diffusione di queste malattie tra la popolazione, la loro produzione è largamente insufficiente.
Il PI AIMs vuole risolvere il problema concentrandosi su quelle parti del processo di produzione nelle quali i partner vedono le migliori possibilità di ridurre i costi. I MAbs vengono prodotti in due fasi: processo a monte e processo a valle. 'Nel processo a monte vengono prodotti gli anticorpi, e vi ritrovate con una specie di 'brodo' contenente le biomolecole target e altre impurità. Gli anticorpi devono poi essere purificati e selezionati con un processo a valle, ed è su questa fase che ci stiamo concentrando', ha precisato Zeidler.
Al brodo di biomolecole possono essere applicate varie tecniche di purificazione (incluse membrane, cromatografia e estrazione). La purificazione di MAbs più efficace si ottiene in genere usando molecole target note come leganti. 'Al consorzio partecipano sia produttori di leganti che ingegneri chimici specializzati nella procedura di purificazione; per la prima volta il progetto AIMs li riunisce assieme per un approccio integrato', ha detto Zeidler al Notiziario CORDIS.
Per rendere più agevole il loro lavoro, i partner hanno creato all'interno del progetto globale sei sottoprogetti. 'In certi casi i ricercatori di differenti organizzazioni partner lavoreranno assieme in laboratorio, in altri verranno formati nelle aree di specializzazione dei colleghi. Ogni organizzazione partecipa tuttavia a diversi sottoprogetti, e questo incoraggia lo scambio d'informazioni', ritiene Zeidler.
Verranno anche condotti studi socioeconomici per valutare l'impatto dei nuovi trattamenti MAbs sulla qualità di vita dei pazienti, e per studiare i criteri economici alla base dell'intero processo di produzione. Anche se l'iniziativa è stata avviata solo il 1° aprile, Zeidler ha rivelato: 'Abbiamo già ottenuto qualche incoraggiante risultato, ma non posso fornire dettagli perché sono in ballo problemi di proprietà intellettuale - per fortuna!'.
Dopo le recenti critiche ai progetti integrati, in particolare nel recente rapporto Marimon sui nuovi strumenti del 6PQ, il Notiziario CORDIS ha chiesto a Zeidler se dar vita a una grande struttura consortile ha creato problemi particolari. 'Nel caso di questo tema specifico di ricerca, il PI è esattamente lo strumento che ci vuole, perché l'integrazione è il segreto per conseguire i nostri obiettivi', ha replicato. 'I sei sottoprogetti sono simili a STREP [specific targeted research projects, progetti specifici mirati nel campo della ricerca], ma senza il quadro di riferimento globale dei PI non si avrebbe il necessario scambio d'informazioni tra gli STREP'.
'Gestire un progetto così imponente ha posto qualche sfida', ha ammesso, 'ma fino ad oggi siamo riusciti a trovare un buon metodo di lavoro'. Zeidler sottolinea il vantaggio, quando si lavora con 24 partner di tanti differenti paesi, di avere una sola fonte di finanziamento e una sola gestione amministrativa, la Commissione.
Per adesso, ritiene Zeidler, è troppo presto per dire se verranno ottenuti abbastanza risultati da permettere di ampliare l'iniziativa al di là dell'attuale termine di quattro anni, ma vista la rapidità con cui il consorzio ha ottenuto i primi risultati è ottimista sul fatto che il progetto AIMs svolgerà un ruolo vitale nel garantire che le terapie nascenti possano essere usate per curare il più elevato numero possibile di malati che le necessitano.
Per ulteriori dettagli: http://www.aims-eu.de
Fonte: (15/11/2004)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
farmaci
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