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L'Europa procede da sola sulla fusione nucleare?


L’UE potrebbe fare a meno della collaborazione con il Giappone

I ministri dell’Unione Europea sarebbero pronti a costruire il reattore a fusione nucleare sperimentale ITER (che costerà circa cinque miliardi di euro) senza alcuni dei partner internazionali previsti, se questo dovesse essere necessario per assicurarsi che il progetto sorgerà su suolo francese.
L'International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER) intende dimostrare il principio della creazione di energia di fusione dal riscaldamento del plasma intrappolato in un campo magnetico. Ma la discussione fra i sei partner della collaborazione a proposito della scelta del sito che ospiterà il reattore sta bloccando il progetto da più di un anno.
La Cina e la Russia appoggiano la proposta dell’Unione Europea (Cadarache, in Francia), mentre gli Stati Uniti e la Corea preferiscono la scelta del Giappone (Rokkasho). L’ultima assemblea internazionale, tenuta a Vienna lo scorso 9 novembre, è terminata nuovamente senza una decisione.
Il 26 novembre, il Consiglio per la Competitività dell’EU ha chiesto alla Commissione Europea, il braccio esecutivo dell’unione, di cominciare il progetto senza alcuni dei partner, se non fosse possibile raggiungere un accordo con il Giappone. Ha inoltre raccomandato alla commissione di completare entro giugno le questioni legali necessarie per la costruzione dell’ITER, il che significa raggiungere un eventuale accordo prima della fine dell’anno.
Informato dello sviluppo degli eventi, Satoru Ohtake del ministero della scienza giapponese ritiene che la mossa dell’EU sia mirata esclusivamente a mettere pressione al Giappone, ma non intende cedere. “Se l’Europa fosse intenzionata a seguire questa strada, - ha dichiarato Ohtake alla rivista “Nature” - danneggerebbe un’importante collaborazione scientifica internazionale. Anziché rompere i negoziati per perseguire i propri desideri, i partner dovrebbero restare uniti alla ricerca di un compromesso, anche se richiedesse più tempo”.

Fonte: Le Scienze (01/12/2004)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
Tag: nucleare, ue
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