Levi Montalcini, la ricerca e' necessaria per lo sviluppo
La scienza e necessaria perche senza scienza non ce futuro e oggi piu che mai e necessaria per far fronte alle enormi difficolta e alle tragedie che potrebbero portare alla distruzion
La scienza ''e' necessaria'' perche' ''senza scienza non c'e' futuro'' e ''oggi piu' che mai e' necessaria per far fronte alle enormi difficolta' e alle tragedie che potrebbero portare alla distruzione del genere umano'': quella fatta oggi nell'universita' Cattolica di Roma e' stata una difesa appassionata della ricerca scientifica e del suo ruolo sociale. Incontrando studenti e medici del Policlinico Gemelli e dell'universita' Cattolica, il Nobel ha condannato ''ogni movimento antiscientista originato da chi della scienza non ha alcuna idea''. Esiste, ha detto, chi condanna la scienza senza conoscerla ma basandosi soltanto su pochi eventi-limite, come il caso della bomba atomica o la minaccia di uomini fotocopia. Paure, queste, che non si basano sulla conoscenza. Ad esempio, ha osservato, non c'e' nessun rischio che dalla ricerca sugli embrioni possano venire un giorno dei ''bebe' alla carta'', mentre e' positiva l'apertura alla ricerca sugli embrioni condotta a scopi terapeutici, cosi' come ha fatto la Gran Bretagna.
''Credo - ha rilevato - che la scienza sia stata sul banco degli imputati non per sue colpe, ma per ignoranza''. Secondo il Nobel ''controllare la scienza e' giusto, non proibirla. Non si puo' mettere il lucchetto al cervello''. La proibizione, ha aggiunto, ''non puo' avvenire in Paesi democratici, come i nostri, ma soltanto in quelli che hanno regimi totalitari''. E all'insegna della scienza e' stata improntata l'intera vita di Rita Levi Montalcini. Tanto che il ricordo piu' bello della sua vita risale all'epoca in cui scopri' il meccanismo di rilascio del fattore di crescita delle cellule nervose (NGF), una scoperta che nel 1986 la porto' al Nobel. ''La mia ricerca, mi rendevo conto gia' allora, andava contro i dogmi del tempo, ma che ho voluto proseguirla e che a distanza di 30 anni e' stata riconosciuta dalla comunita' scientifica''. Il segreto che le ha permesso di raggiungere tanti risultati straordinari e' ''sempre, in qualsiasi momento, non avere paura''. Cosi', ha aggiunto ''ho sempre affrontato i momenti difficili''. E con la stessa grinta proprio adesso, a 95 anni, sta realizzando un vecchio sogno di ragazza, quando desiderava lavorare come medico in Africa. Poi le leggi razziali la costrinsero a prendere una strada diversa, quella che per 30 anni l'ha portata a vivere e a lavorare negli Stati Uniti, nell'universita' di Washington a St Louis, e a realizzare la ricerca che l'ha portata al Nobel. E' stato un periodo difficile, ''ma il desiderio di studiare era tale da compensare ogni difficolta'''. Adesso ha deciso di portare avanti il suo vecchio sogno, attraverso la Fondazione che porta il suo nome. Potra' cosi' finalmente impegnarsi a favore dello sviluppo dell'Africa e promuovere progetti a sostegno delle donne africane.
Fonte: (13/01/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
Montalcini,
ricerca,
sviluppo
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