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Lula firma la legge per la ricerca con le staminali embrionali


Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha firmato la legge sulla biosicurezza lo scorso 24 marzo 2005 per regolamentare la produzione di Ogm e autorizzare la ricerca scientifica con le cellule stamin

Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha firmato la legge sulla biosicurezza lo scorso 24 marzo 2005 per regolamentare la produzione di Ogm e autorizzare la ricerca scientifica con le cellule staminali derivate da embrioni, eccedenti dalle tecniche di fecondazione in vitro e stoccati da piu' di tre anni. Sara' necessario il consenso dei genitori. Nel testo, approvato in ultima lettura il 2 marzo alla Camera dei Deputati, e’ vietata la clonazione umana.
La legge dovra' ora essere pubblicata sul Diario Oficial per entrare in vigore.
"Le malattie che andremo ad affrontare (con le staminali, ndr) sono quelle denerative e la possibilita' di rigenerare tessuti umani e' meravigliosa. Sappiamo che le cellule embrionali hanno questa capacita'", ecco perche' secondo il dottor Drauzio Varella e' "legittimo che le persone facciano pressioni" a favore della legge che autorizza l'uso delle staminali embrionali.
"Non ha senso che alcune persone, in nome dei principi religiosi, impongano proibizioni per chi non la pensa come loro. Questo principio ritiene che quando lo spermatozoo entra nell'ovulo dentro la provetta, a partire da quel momento comincia una vita. Allora la masturbazione maschile sarebbe un genocidio".
Negli stessi giorni il ministero della Salute ha lanciato la Politica nazionale di diritti sessuali e diritti riproduttivi, che prevede tra le altre misure, l'aumento dell'offerta dei metodi anticoncezionali come pillola, diaframma e dispositivo intrauterino a carico dello Stato, inoltre si ampliano gli accessi alla sterilizzazione chirurgica. Questo programma comprende anche l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita e la regolamentazione dell'aborto. Obbiettivo: ridurre la mortalita' delle donne che fanno aborti clandestini. Secondo l'Oms ogni anno in Brasile sono 1,4 milioni gli aborti, quasi un terzo delle donne (il 31%) non porta a termine la gravidanza. Ogni anno il 3,7% delle donne -nella fascia di eta' tra i 15 e i 49 anni- abortisce, spontaneamente o illegalmente.
Insorge la Chiesa cattolica, che dopo la mobilitazione contro l'uso degli embrioni sovrannumerari si trova ad affrontare la nuova politica di pianificazione familiare: "disgregamento morale", "una politica di perversione", "una barbarie generale" sono solo alcune delle definizioni della conferenza dei vescovi brasiliani (Cnbb). La pillola del giorno dopo, ad esempio, sostengono essere abortiva visto che evitando l'attecchimento dell'ovulo fecondato produce "la morte di un essere umano".

Fonte: Aduc (12/04/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: Lula, Brasile, staminali embrionali
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