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Nuovi membri del Gruppo europeo sull'etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie
Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha nominato i 15 membri del Gruppo europeo sull'etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie (GEE) con mandato fino al 2009.
Sei
Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha nominato i 15 membri del Gruppo europeo sull'etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie (GEE) con mandato fino al 2009.
Sei dei nuovi membri sono stati riconfermati nelle loro funzioni e nove sono di prima nomina.
Il gruppo PPE-DE del Parlamento europeo ha accolto positivamente le nomine dichiarando che la composizione risulta adesso molto più equilibrata. "Fino ad ora, la formazione del GEE era alquanto eterogenea. La maggior parte dei membri era a favore di una libertà di ricerca relativamente illimitata. Tale posizione è risultata particolarmente evidente nella dichiarazione sulla brevettabilità delle cellule staminali dell'embrione umano", si legge in una dichiarazione degli europarlamentari Miroslav Mikoslásik e Peter Liese.
Questa combinazione di opinioni liberali e più conservative è gradita ai deputati del Parlamento europeo: "È da ritenere che quando queste personalità molto diverse fra loro si accorderanno in futuro su una proposta comune, tale proposta sarà difendibile. Ciò, purtroppo, non si è verificato negli anni passati".
Il GEE è un organismo indipendente, pluralista e pluridisciplinare, incaricato di fornire alla Commissione europea consulenza su questioni di carattere etico relative alle scienze e alle nuove tecnologie nell'ambito dell'elaborazione e dell'attuazione della legislazione o delle politiche comunitarie.
I 15 membri sono nominati in ragione della loro competenza e delle qualità personali. Originari di diversi paesi, sono esperti di alto livello in discipline quali la biologia e la genetica, l'informatica, il diritto, la filosofia o la teologia.
Il GEE è stato istituito dalla Commissione europea nel dicembre 1997 quale successore del Gruppo di consulenti per l'etica della biotecnologia. Nel corso del suo primo mandato, il GEE ha formulato pareri su questioni diverse, quali le banche dei tessuti umani, la ricerca sull'embrione umano, i dati sulla salute personale nella società dell'informazione, il doping nello sport e la ricerca sulle cellule staminali umane. Su specifica richiesta dell'allora Presidente della Commissione, Romano Prodi, il gruppo ha anche redatto la relazione sulla Carta dei diritti fondamentali legati all'innovazione tecnologica.
Durante il secondo mandato (2001-2004), il gruppo ha ampliato l'ambito dell'analisi etica, esprimendo pareri sulla brevettabilità delle invenzioni concernenti le cellule staminali umane, la ricerca clinica nei paesi in via di sviluppo, la sperimentazione genetica sul luogo di lavoro, le banche del sangue del cordone ombelicale e gli impianti TIC nel corpo umano.
Il precedente mandato del GEE è scaduto nel marzo 2005 e la Commissione europea ha approfittato dell'occasione per riesaminarlo e modificarlo. Il nuovo mandato conferma la missione essenziale del GEE, che consiste nella formulazione di pareri per la Commissione sugli aspetti etici delle scienze e delle nuove tecnologie. Tuttavia, il mandato è stato cambiato per consentire un aumento dei membri da 12 a 15. Grazie a questo ampliamento, il nuovo GEE dispone di una più vasta gamma di competenze e la sua composizione riflette l'Unione europea allargata.
Due argomenti che probabilmente figureranno nel primo programma di lavoro del nuovo GEE sono la nanomedicina e le cellule staminali.
Per ulteriori informazioni consultare il sito del GEE:
http://europa.eu.int/comm/european_group_ethics/index_en.htm
Fonte: (27/10/2005)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
Tag:
Europa,
etica
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