Spesa farmaceutica troppo alta
I governi corrono ai ripari
La maggior parte dei Paesi europei ha finanziato con soldi pubblici i sistemi sanitari e la spesa farmaceutica assorbe un’alta percentuale del PIL, soprattutto in Italia, ma anche in Portogallo, Francia, Spagna e Grecia. Inoltre, quasi tutti i Paesi europei, fatta eccezione per Belgio, Irlanda e Lussemburgo, stanno assistendo a un aumento della spesa farmaceutica nella spesa totale per l’assistenza sanitaria al punto tale da spingere i governi ad adottare urgenti misure di contenimento dei costi attraverso norme piu’ restrittive nelle loro politiche farmaceutiche. Uno degli obiettivi principali delle politiche di prezzo e rimborso della spesa farmaceutica e’ il contenimento dei costi, attraverso cui i governi cercano di snellire e di gestire il sistema sanitario. Il contenimento dei costi e’ ottenuto attraverso misure normative come per esempio il controllo di domanda e offerta dei mercati e una serie di controlli e incentivi sono stati adottati in diversi Paesi europei per migliorare la gestione della spesa dei farmaci.
“Prezzi di riferimento, ritardi amministrativi, procedure rigorose, restrizioni nel dispensare e prescrivere farmaci e nei sistemi di rimborso sono alcuni dei metodi largamente impiegati dai governi nel loro sforzo di controllo dei costi farmaceutici – rileva l’analista della Sanita’ di Frost & Sullivan Himanshu Parmar –. Alcuni Paesi europei adottano queste politiche in ambienti non proprio trasparenti e alcuni governi negoziano con i produttori i prezzi dei farmaci prima di stabilire il loro eventuale prezzo di mercato”. Il sistema del rimborso opera in modo diverso in Europa e ogni Paese ha differenti normative che sono implementate attraverso strumenti quali un sistema interno ed esterno di prezzi di riferimento, gruppi di rimborso, contributo del paziente e limite del budget delle prescrizioni.
Mentre il prezzo di riferimento e’ diventato piu’ trasparente, da quando e’ stato introdotto l’euro ed e’ stata create l’Agenzia europea per la valutazione dei prodotti medicinali (EMEA – European Agency for the Evaluation of Medicinal Products), nel Regno Unito e in Spagna si pratica il congelamento dei prezzi. Con il congelamento dei prezzi, viene stabilito il prezzo nominale del prodotto che non viene influenzato da fattori esterni come i tassi di cambio ed e’ fissato per un determinato periodo. Inoltre, diversi paesi europei, fra cui anche l’Italia, hanno stilato liste positive e negative di farmaci concedibili dai servizi sanitari pubblici. In generale, le liste positive hanno un metodo di controllo dei prezzi piu’ significativo. Quei farmaci che hanno migliori alternative di mercato sono inclusi nella lista negative e Germania, Regno Unito e Spagna sono fra i pochi Paesi che adottano le liste negative. A causa del rigore sui prezzi e dei controlli sui rimborsi e della discrepanza fra le diverse normative in Europa, le compagnie farmaceutiche sono costrette a fare i conti con persistenti problemi nell’avere accesso ai mercati di vari Paesi europei. Per di piu’, questi controlli stanno limitando l’accesso a farmaci innovativi e intralciando ricerca e sviluppo in Europa. Al tempo stesso, incoraggiano intermediari ad acquistare prodotti medici da un Paese a un prezzo piu’ basso per rivenderli in Paesi i cui livelli di prezzo sono piu’ elevati. Un esempio dell’effetto restrittivo dei controlli di prezzi e di rimborsi e’ il Belgio in cui ricerca e sviluppo sono sfavoriti dalle tasse, dalle normative sui prezzi e dai problemi di accesso del paziente. Al tempo stesso, in Polonia i prezzi bassi e un sistema di rimborsi restrittivo rappresentano una delle maggiori preoccupazioni per l’industria farmaceutica europea. Dinanzi a queste sfide, l’identificazione e lo sviluppo di prezzi adeguati e delle strategie di rimborso saranno cruciali nel determinare il successo di una compagnia produttrice. “Nel processo di sviluppo di un farmaco, di solito le industrie farmaceutiche si concentrano sulla terza e la quarta fase delle strategie di prezzo e rimborso – spiega il ricercatore di Frost & Sullivan Parmar-. Ad ogni modo, un crescente numero di aziende sta cominciando a porre l’attenzione su precedenti fasi di sviluppo. A questo si aggiunga un maggiore sforzo nella gestione manageriale e l’industria sara’ in grado di ottenere il prezzo ottimale di un prodotto”.
Redazione (24/09/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
spesa,
farmaci,
PIL
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