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I viticoltori italiani aderiscono al progetto del genome della vite

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Il progetto si occuperà della ricerca di nuove specie resistenti a malattie senza l'utilizzo di Ogm

Il mondo della viticoltura del Fvg è ufficialmente entrato a far parte del progetto del genoma della vite, il primo progetto di genomica a livello internazionale a cui partecipa l'Italia. In questo modo ha dimostrato di voler investire nel futuro e si è posto all'avanguardia nella ricerca di nuove specie di vite resistenti alle malattie, senza l'utilizzo di organismi modificati geneticamente.
La notizia è stata data ad Udine da Michele Morgante e Raffaele Testolin che, insieme ad Alberto Policriti e Gabriele Di Gaspero sono i responsabili del progetto al quale attualmente collaborano una dozzina di ricercatori.
La convenzione è stata sottoscritta dal presidente dei Vivai di Rauscedo Gianfranco D’Andrea e da Roberto Battel, direttore amministrativo, e dai produttori Ornella Venica della Venica & Venica, Pierluigi Zamò de Le Vigne di Zamò, Marco Felluga della Marco Felluga, Andrea Felluga della Livio Felluga.
Della cordata fa parte anche FederDoc. La convenzione dà ai sottoscrittori che partecipano al finanziamento un accesso preferenziale alle tecnologie e alle nuove varietà. "A questo primo nucleo di produttori coraggiosi - hanno evidenziato Testolin e Morgante - ci auguriamo se ne aggiungano altri". E fanno sapere che chi aderirà entro gennaio, potrà godere degli stessi vantaggi.
Fra i presenti alla firma del progetto e alla visita dei laboratori dell’Istituto di genomica applicata (Iga), che sono già attivi e che termineranno il lavoro di sequenziamento a fine giugno (in netto anticipo), anche Italo Del Negro il presidente della Federazione delle Bcc, il direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio, il preside della facoltà di Agraria Angelo Vianello e la professoressa Cristiana Compagno che ha messo a punto un innovativo meccanismo di finanziamento che fa sì che per il 46%, il progetto, sia sostenuto da fondi privati, fatto che in Italia è molto raro.

Redazione MolecularLab.it (27/12/2006)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
Tag: viticultura, uva, vite
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