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Alta incidenza sclerosi laterale amiotrofica in calciatori anche dilettanti


E' necessario stabilire se esiste veramente una relazione tra calcio e SLA e quali siano le cause

Dalla Gran Bretagna arriva la notizia di 3 casi del morbo di Lou Gehrig in 3 membri della stessa squadra di calcio di dilettanti. Da molto tempo numerosi scienziati sostengono che esista un legame tra il gioco del calcio e l'insorgenza della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) o morbo di Lou Gehrig.
Solitamenti l'incidenza della SLA nella popolazione è di 1 persona su 50.000 ogni anno, quindi 3 casi registrati nella stessa squadra di calcio devono destare attenzione.
Secondo uno studio condotto in Italia questa malattia ha osservato una maggiore incidenza tra i calciatori professionisti ripetto alla popolazione generale. Finora però nel settore dei dilettanti non erano state registate anomalie e forse anche per questo le ipotesi sulle cause di questa incidenza anomala della SLA tra i calciatori professionisti riguardano l'uso di doping o un uso anomalo di farmaci, in generale.

L'altro nome con il quale si conosce la SLA è morbo di Lou Gehrig, dal nome del campione del baseball americano morto per questa patologia e fu da questo primo decesso che iniziarono alcuni studi epidemiologici che fecero osservare una relazione tra la malattia, i traumi ripetuti (caratteristici dell'attività agonistica) e l'attività fisica.
Secondo alcuni esperti l'insorgenza della SLA in calciatori può essere spiegata con i ripetuti traumi al capo subìti nel colpire il pallone con la testa, in individui geneticamente predisposti.
Secondo altri epidemiologi invece si devono escludere dalle possibili ipotesi i microtraumi e il metabolismo "accelerato" che è tipico dei calciatori. Secondo questi i fattori di rischio sono l'uso eccessivo di antiinfiammatori, l'utilizzo di sostanze tossiche illegali, integratori (come la creatina o gli aminoacidi ramificati) e il contatto con i diserbanti presenti nei campi di calcio.
Secondo Ammar Al-Chalabi, neurologo del King’s College di Londra "Quello che è davvero inusuale nei pazienti inglesi affetti da SLA è che si tratta di 3 amici che hanno sviluppato la malattia nello stesso periodo, eventualità statisticamente incredibile. Le cose in comune tra i 3 sono che tutti in passato sono stati colpiti da scosse elettriche e giocano da molti anni a calcio tre volte a settimana."
Ora il prossimo passo è quello di fare uno studio epidemiologico vero e proprio per capire se l'incidenza della SLA varia davvero nella popolazione dei calciatori, professionisti o dilettanti che siano, e soprattutto è necessario eventualmente capire perchè.
Il caso dei tre calciatori britannici è stato divulgato dalla rivista specializzata Amyotrophic Lateral Sclerosis.

Redazione MolecularLab.it (05/04/2007)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: sla, sclerosi laterale, Gehrig
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