Potocnik chiede più scambi tra industria e università
L'Europa deve diventare l'economia basata sulla conoscenza più dinamica del mondo
Al fine di offrire ai cittadini dell'Unione europea prosperità, un ambiente sano e una società equa, l'Europa deve diventare l'economia basata sulla conoscenza più dinamica del mondo, ha dichiarato il 14 gennaio Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca, rivolgendosi ai partecipanti alla prima conferenza del programma «Industry-Academia Partnerships and Pathways» (IAPP), un'iniziativa relativa a partenariati e percorsi industria-università nell'ambito dell'azione Marie Curie.
Per raggiungere l'obiettivo di una crescita economica sostenibile a fronte di una crescente globalizzazione e concorrenza, il commissario ha sottolineato l'importanza del rapporto tra università e settore privato per la creazione e l'applicazione della nuova conoscenza.
«L'innovazione per lo sviluppo sostenibile sarà possibile unicamente attraverso la creazione e l'applicazione della nuova conoscenza, di cui le nostre università e organizzazioni pubbliche di ricerca sono una fonte primaria», ha dichiarato Potocnik.
«Attraverso il rafforzamento del rapporto tra università e settore privato, possiamo accelerare lo sviluppo di nuovi e migliori prodotti, processi e servizi. È quindi essenziale realizzare tutto questo al fine di garantire la nostra continua crescita economica», ha affermato.
Secondo il commissario, collaborando a stretto contatto con le università e gli istituti pubblici di ricerca, il settore industriale può ottenere molto grazie all'accesso alle loro risorse intellettuali e materiali, come la possibilità di affrontare le questioni scientifiche da nuove prospettive.
«Inoltre, il settore accademico può fornire le capacità fondamentali per la ricerca e lo sviluppo a favore di programmi, prototipi o concetti che conducano alla realizzazione di prodotti e profitti.
A loro volta, le università e gli istituti possono beneficiare delle idee e del sostegno materiale alle loro ricerche, mentre accrescono la loro esperienza e capacità nelle pratiche di gestione», ha dichiarato il commissario.
Tale approccio vantaggioso per entrambe le parti è il concetto alla base dei partenariati e percorsi industria-università dell'azione Marie Curie, nell'ambito del Settimo programma quadro (7°PQ). Da oggi al 2013 verranno erogati 400 Mio EUR al fine di rafforzare i partenariati tra organizzazioni di ricerca pubbliche e private, basati su un progetto di ricerca comune, e che promuovano lo scambio di capacità e conoscenza sostenendo la mobilità del personale tra i settori pubblico e privato.
Il programma è solo una delle numerose attività in collaborazione tra industria e università nell'ambito del 7°PQ. Dalle 30 piattaforme tecnologiche europee (PTE) a base industriale alle iniziative tecnologiche congiunte (ITC) pubblico-privato paneuropee, la Commissione ha incoraggiato e sostenuto i partenariati di questo tipo, ritenendoli un modo di promuovere l'eccellenza scientifica a livello mondiale nonché di migliorare la competitività europea e la qualità della vita.
Infine, Janez Potocnik ha fatto riferimento ad altre iniziative della Commissione come l'Istituto europeo di tecnologia e innovazione (IET). Questa nuova struttura sarà composta da una rete di aziende private, università e organizzazioni di ricerca intesa a promuovere le comunità di conoscenza e innovazione e ad adottare una strategia innovativa che affronti vari aspetti, tra cui aiuti di Stato a favore di ricerca e sviluppo (R&S), il capitale di rischio, le agevolazioni fiscali, i brevetti europei e i mercati di punta.
«La Commissione tenta di incoraggiare in tutti questi modi i rapporti tra attività di ricerca pubbliche e private di cui l'Europa necessita per avere successo», ha concluso Janez Potocnik.
Redazione (24/01/2008)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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