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Al via un rivoluzionario studio globale sull'ictus

Vaso sanguigno ostruito


Precedenti studi pilota hanno scoperto che quando il cervello delle vittime di ictus viene raffreddato entro sei ore dall'incidente, è possibile ridurre i danni cerebrali

Un team internazionale di ricercatori ha ottenuto una sovvenzione da quasi 11 milioni di euro nell'ambito del tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE per sviluppare un nuovo trattamento per l'ictus. La fase 3 di questo innovativo studio clinico sta esaminando 1.500 volontari che hanno subito un ictus con una leggera ipotermia. Precedenti studi pilota hanno scoperto che quando il cervello delle vittime di ictus viene raffreddato entro sei ore dall'incidente, è possibile ridurre i danni cerebrali. I partner del progetto EUROHYP-1 ("European multicentre, randomised, phase 3 clinical trial of hypothermia plus best medical treatment versus best medical treatment alone for acute ischaemic stroke") affermano che questa procedura potrebbe aiutare migliaia di cittadini europei ogni anno.

Guidato dalla Universitätsklinikum Erlangen in Germania, il consorzio EUROHYP-1 è composto da ricercatori provenienti da 36 università e ospedali sparsi in 25 paesi diversi.

"Un progetto di queste dimensioni non sarebbe possibile senza un approccio pan-europeo; nonostante vi sia un riconoscimento diffuso che questa è una terapia importante e promettente, nessun paese o gruppo più piccolo di Stati membri è ancora riuscito a organizzare uno studio clinico sul raffreddamento terapeutico per l'ictus," spiega il dott.
Malcolm Macleod, professore e direttore di neuroscienze sperimentali nel Centre for Clinical Brain Sciences all'Università di Edimburgo nel Regno Unito.

Il raffreddamento terapeutico, o ipotermia, come funziona? Esso riduce i danni mettendo il cervello in una specie di ibernazione. Ciò aiuta a ridurre il bisogno di ossigeno ed evita che si verifichino ulteriori danni.

Il team EUROHYP sta aiutando a guidare la ricerca sull'ictus. "L'ictus è una delle principali cause di decesso," dice il dott. Macleod. "Ogni giorno 1.000 europei muoiono a causa di un ictus, ovvero 1 ogni 90 secondi, e un numero quasi doppio di persone sopravvive ma rimane invalido. Le nostre stime ci dicono che l'ipotermia potrebbe migliorare gli esiti per oltre 40.000 europei ogni anno."

"La sfida ora è quella di reclutare in un tempo abbastanza breve 1.500 pazienti che hanno subito un attacco ischemico acuto, con un'attenzione particolare a quelli che attualmente non hanno accesso a un trattamento veramente efficace o che mostrano una risposta limitata agli attuali interventi standard," dice il professor Stefan Schwab del Dipartimento di Neurologia presso la Friedrich-Alexander-University Erlangen-Nürnberg in Germania, che è stato in prima linea durante alcuni esperimenti pilota su ipotermia e ictus effettuati in passato, e ora guida il consorzio EUROHYP-1. "In base alle prove attuali, i test si ripagherebbero da soli in meno di un anno grazie ai benefici personali ed economici derivanti dal riuscire ad evitare la morte e la disabilità conseguenti all'ictus. Mentre la popolazione invecchia, un beneficio del raffreddamento dimostrato in questo studio preparerà la strada a studi futuri con l'ipotermia, aumentando l'idoneità di questo trattamento a un numero ancora più alto di pazienti."

EUROHYP-1 userà i dati sul raffreddamento ottenuti dalla fase 2 degli studi clinici. Il team ritiene inoltre che in futuro questo innovativo trattamento potrà essere introdotto in paesi sottosviluppati che hanno scarso o nessun accesso a strumenti per la diagnostica per immagini del cervello per la cura dell'ictus.

Gli esperti stimano che i casi di ictus saranno 1,4 milioni entro il 2016. Se questa tecnica di raffreddamento darà frutti, ogni anno potranno essere aiutati circa 350.000 pazienti. Ciò potrebbe portare a 14.700 morti in meno e a 25.000 pazienti in più senza disabilità in seguito a ictus.

Il consorzio EUROHYP-1 è formato da esperti provenienti da Australia, Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito.

Fonte: Cordis (17/04/2012)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: ictus
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