I neuroni e la strategia di Pollicino
L'importanza dello studio sulle connessioni neuronali nelle patologie neurodegenerative, nella rigenerazione nervosa e nel cancro
Incredibilmente l'Italia continua ad attirare i ricercatori stranieri, grazie a centri innovativi come il CIBIO (Centro di Biologia Integrativa dell'Università Trento) e al sostegno di istituzioni lungimiranti, come la Fondazione Giovanni Armenise-Harvard, che hanno permesso l'arrivo della francese Marie-Laure Baudet, finanziata con il milione di dollari del programma Armenise-Harvard Career Development Award. Marie-Laure continuerà la sua ricerca sullo sviluppo delle connessioni neuronali del cervello, iniziata presso l'Università di Cambridge (UK) al CIBIO, accanto al laboratorio di Sheref Mansy assegnatario nel 2009 del finanziamento Armenise-Harvard.
Le connessioni neuronali si formano durante lo sviluppo del sistema nervoso e, in breve, assicurano la formazione di complessi circuiti delle cellule comunicanti fra loro, chiamate appunto neuroni. Questo processo è essenziale durante lo sviluppo poiché questi circuiti, una volta che si sono formati, costituiscono la base di ogni attività cerebrale, dai processi di base delle informazioni sensoriali alle più alte funzioni cognitive, come l'attività decisionale.
Ma come si stabiliscono questi collegamenti? Durante lo sviluppo il neurone estende delle piccole protrusioni, che includono gli assoni, che navigano in un ambiente complesso per raggiungere e connettersi con le sue cellule-bersaglio. Come nella favola di Perrault, incredibilmente gli assoni trovano la loro strada grazie a molecole che agiscono come segnaposti (i sassolini o le briciole di Pollicino) per guidarli con estrema precisione verso la loro destinazione finale.
Un errore di collegamento può avere conseguenze devastanti. Per evitare qualunque errore di routine degli assoni, scende in campo un vasto e complesso schieramento di meccanismi regolatori. In particolare si sospetta che i microRNAs, molecole chiave regolatorie in tutte le cellule eucariote virtuali dalle piante all'uomo, possano avere ruoli importanti nella costituzione del circuito neuronale. Infatti gli studi di Marie Laure e dei suoi collaboratori hanno recentemente dimostrato che i microRNAs contribuiscono a una corretta guida degli assoni. Ma le loro funzioni fisiologiche in questo processo sono ancora largamente sconosciute e Marie-Laure si concentra sul chiarimento dei meccanismi impiegati dai microRNAs per formare le connessioni neuronali del cervello. L'acquisizione di queste conoscenze di base è essenziale per lo sviluppo di terapie cliniche. Poiché il processo di migrazione/metastasi e quello della guida degli assoni coinvolgono alcune molecole simili, una migliore conoscenza dei neuroni microRNAs può avere conseguenze terapeutiche nella lotta contro il cancro, per esempio nella prevenzione delle metastasi, oltre che nella cura e nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, nella rigenerazione e ricrescita terapeutica dei nervi e nel ricollegamento del sistema nervoso centrale a seguito di lesioni.
Redazione (18/04/2012)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag:
microRna,
smRna,
CIBIO,
Armenise-Harvard,
sistema nervoso
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