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Materia organica e pianeti abitabili

Una sonda analizza atmosfera di un pianeta


L'esplorazione spaziale mostra nuovi risultati su Mercurio, Marte ed un nuovo pianeta potenzialmente abitabile

La NASA ha confermato una soprendente scoperta. Grazie ai dati ottenuti dal satellite Messenger, si è scoperto che Mercurio, il pianeta più vicino al sole ha acqua. Una quantità di ghiaccio sufficiente a coprire Washington D.C. Ma non solo, è presente anche materiale organico.
Ci sono zone di Mercurio protette dalla radiazione solare in cui il ghiaccio si è potuto mantenere insieme a "un mix complesso di materiali organici" simili a quelli che hanno dato origine alla vita sulla Terra.

A soli 42 anni luce da noi esiste un pianeta chiamato HD 40307g che ha una posizione, rispetto alla stella intorno al quale orbita, che è particolarmente interessante: si trova nella zona abitabile: potrebbe avere un giorno ed una notte e sarebbe favorevole alla presenza di acqua allo stato liquido ed allo sviluppo della vita.

Su Marte sono state trovate tracce di materiale organico, anzi no: ci sono stati molto rumor dopo le dichiarazioni di Charles Elachi, direttore del Jet Propulsion Laboratory della NASA, qualche giorno fa durante una conferenza all'Università Sapienza di Roma ma i dati preliminari diffusi oggi sembrano smentire queste anticipazioni.
I dati del rover Curiosity provengono in particolare dallo strumento Sam che permette di analizzare campioni di suolo e l'aria stessa.
La verità all'incontro del 3 dicembre che si terrà a San Francisco all'interno del congresso dell' American Geophysical Union.
in cui gli scienziati NASA dovrebbero annunciare il verdetto ufficiale delle analisi di Curiosity.

Redazione MolecularLab.it (30/11/2012)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
Tag: Marte, Mercurio, spazio, Curiosity, vita
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