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soulhudson
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4 Messaggi

Inserito il - 20 giugno 2014 : 18:06:27  Mostra Profilo Invia a soulhudson un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao!
Sono uno studente laureato alla triennale di biotecnologie e sto facendo il primo anno della magistrale di bioinformatica e mi stavo chiedendo......cosa faccio dopo? cosa è consigliato che io faccia dopo la magistrale?un dottorato?un master?corsi aggiuntivi di programmazione(purtroppo nel mio corso di laurea facciamo solo C, Ruby ed SQL)?
Ho parecchia confusione in testa dal momento che non so nemmeno quali sono gli argomenti di ricerca che vanno forte in questo momento, nel senso: è più richisto un programmatore, un grafico molecolare, uno che si occupa di databases?

BLAST
Nuovo Arrivato



7 Messaggi

Inserito il - 15 luglio 2014 : 14:40:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di BLAST Invia a BLAST un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La bioinformatica è un settore che già da qualche anno ha iniziato a specializzarsi: genomica, proteomica, trascrittomica, dinamica molecolare, machine learning, sono alcuni dei settori che vedono numerose richieste sul mercato per bioinformatici specializzati. Da un punto di vista lavorativo offre ottime opportunità, rispetto ad altri ambiti scientifici, perchè si tratta di una competenza relativamente difficile da reperire (per ora). Per questo si trovano anche contratti per posizioni a tempo indeterminato già a partire da una esperienza di alcuni anni.
La cosa migliore è comunque fare quello che piace di più e in cui si riesce meglio, perchè è la maniera migliore per avere successo. Ogni investimento in termini di studio è un buon investimento. Comunque con la bioinformatica puoi lavorare anche in realtà private, come industrie farmaceutiche, o società attive nella chimica o nella biologia talvolta anche con lauree di primo livello. Nel prossimo futuro si può intravedere anche uno sviluppo legato alla profilazione genetica, alla consulenza medico-sanitaria in questo senso. Diversi ospedali, soprattutto in Europa (ma anche in Italia, come al San Raffaele) hanno delle unità in cui si fa bioinformatica, tipicamente delle patologie genetiche.
Restando sulla ricerca, che è al momento il settore dove la bioinformatica è più attiva, è meglio intraprendere un dottorato. Meglio se in una università e un gruppo prestigiosi (H-index del supervisor e posizione dell'Università in valutazioni internazionali possono essere d'aiuto nella scelta). Poi cercare un post-doc in cui chiarire la propria competenza e mirare ad una posizione più definita come group leader o senior. A livello internazionale l'Istituto Europeo di Bioinformatica (EBI) e il NCBI in USA sono due istituzioni che offrono interessanti opportunità per un bioinformatico, ma ci sono moltissime occasioni.
Per avere un'idea ci si può iscrivere a vari feed o mailing list come quella su bioinformatics.org, la sezione carriere l'International Society of Computational Biology ( http://www.iscb.org/iscb-careers ), o ancora presso uno dei numerosi siti specializzati in offerte di lavoro in ambito accademico/scientifico, come questo: http://www.eurosciencejobs.com/job_search/category/bioinformatics/ Anche la sezione "job" della BIT (bioinformatics italian society) spesso elenca offerte interessanti tra le (purtroppo non molte) opportunità italiane, soprattutto per dottorati.
Occorre comunque capire che la professione di bioinformatico è altamente specializzante e spesso la mansione di programmatore (soprattutto in ambito web/interfacce) o tecnico dei database, viene svolta da tecnici informatici che si occupano delle infrastrutture o del trattamento dei dati con efficienza e senza la necessità di comprendere troppo il senso scientifico del dato. Quindi la scelta tra informatica e bioinformatica è piuttosto netta, soprattutto dopo alcuni anni di esperienza. Dunque si può dire che il dottorato sia il punto limite in cui decidere tra la professione più tecnica, meno stimolante ma professionalmente più garantita dell'informatico e la professione più scientifica, avvincente, ma relativamente meno sicura del bioinformatico.
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kORdA
Utente Attivo

newkORdA

Prov.: Milano
Città: Monza


1303 Messaggi

Inserito il - 15 luglio 2014 : 15:37:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kORdA  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di kORdA Invia a kORdA un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Fiuuuuu... e io che credevo di dover rimanere precario a vita :-D

http://www.linkedin.com/in/dariocorrada
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Verde
Nuovo Arrivato



7 Messaggi

Inserito il - 02 febbraio 2015 : 12:47:53  Mostra Profilo Invia a Verde un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
salve a tutti ragazzi.

Da un pò di giorni sto cercando di reperire informazioni utili sulla bioinformatica, sulle prospettive e su quello che è in concreto il lavoro di bioinformatico.
Questo perchè sto vivendo una situazione un pò particolare. Io sono laureato in biotecnologie e devo chiudere ora la mia laurea magistrale in biotecnologie genomiche industriali e ambientali con un periodo di tirocinio.

Il mio interesse è rivolto principalmente verso due rami, uno è l'utlizzo di tecniche NGS e l'altro è la produzione di proteine ricombinanti.

Tempo fa mi è stata fatta una proposta da un'azienda che lavora con NGS, la quale mi ha lasciato intendere chiaramente di aver bisogno di un bioinformatico e che sarebbe disposta a formarmi nei 18mesi di tirocinio in quella direzione affidandomi un lavoro di studio di espressione genica (mRNA, smallRNA, microRNA, non coding RNA)tramite uso del NGS e relativa andalisi dei dati.

Un amico che lavora per una grossa azienda mi ha suggerito di valutare bene questa proposta in quanto la figura del bioinformatico è molto richiesta, anche in Italia, poichè di fatto esistono ancora poche risosrse specializzate in questo campo che quindi risulta molto scoperto.
Il suo consiglio è stato quello di informarmi per bene su quello che significa fare il bioinformatico. Ho capito che si tratta di prendere una strada completamente diversa da quella per cui ho studiato (ovvero lavorare in un laboratorio) e temo che una volta fatta questa scelta sarà difficile poi tornare indietro, perciò devo accertarmi di fare la giusta scelta.

Io credo di poter appassionarmi ad un tipo di lavoro del genere, il problema è che le mie conoscenze di bioinformatica rasentano lo zero. Nel mio percorso di studi figura un solo esame di bioinformatica , tra l'altro molto blando, la mia formazione infatti è soprattutto di tipo biologico e non ho alcuna conoscenza di algoritmi o programmazione. La mia paura principale è che il lavoro che andrò a fare sarà basato sopratutto su questi ultimi aspetti di cui io sono totalmente digiuno. Sarei disposto a prendere questa strada ma vorrei essere sicuro che conteranno più le competenze acquisite fin qui in ambito bio piuttosto che conoscenze di informatica pura. Non mi spaventa il lavoro davanti un pc ma vorrei capire per un biotec quale potrebbe essere il ramo della bioinformatica più consono. Nello specifico, (studio dell 'espressione genica e analisi dei dati) quali sarebbero le mie mansioni?

grazie per le eventuali risposte. forse non sono stato molto chiaro ma devo dire di essere ancora piuttosto confuso e in caso proverò a spiegare meglio le mie perplessità

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