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Glubus
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 13 novembre 2010 : 11:39:55
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benissimo chick80 il tuo modello regge se (e solo se) possiamo ignorare l'effetto piastra, altrimenti l'esperimento dovrà eserre riformulato. due considerazioni: la prima è se dobbiamo o no considerare l'interazione tempo*trattamento come la vera variabile di interesse. In questo caso forse no, perchè possiamo (ma dipende fortemente da ragioni biologiche) ritenere che già a 24 ore sussistesse una differenza nella crescita cellulare e che questa differenza sia rimasta circa dello stesso ordine negli altri tempi. Sarebbe diverso se avessimo effettuato una misurazione al tempo 0: a quel punto ci saremmo dovuti aspettare che le rette (spezzate) di regressione divergessero. guarda poi plot(resid(counts.aov)~counts$Tempo) (allegato) se utilizzassi la trasformazione logaritmica: prova require(MASS) boxcox(counts.aov) anche il modello avrebbe un altra interpretazione per quel che riguarda la additività (non interazione)
Poi:hanno tutte un senso queste comparazioni? (non credo, lo sapevamo giù che le cellule crescevano e quindi comparazioni tipo "CTRL:48h-CTRL:24h" non hanno senso e non dovresti considerarle pena la perdita di potenza statistica).
La terza cosa (più importante): è un effetto biologicamente rilevante quello che osserviamo? Alla fine è quello che ci interessa!
Citazione: Messaggio inserito da chick80
Ti rispondo io TMax, è il primo caso. Praticamente si prende una piccola aliquota di cellule e si conta quell'aliquota usando una cameretta per conte. Dopodichè quelle cellule si buttano via (ovviamente il numero di cellule che prendi è trascurabile rispetto al totale).
Comunque, se ci scordiamo un attimo della piastra, ecco quello che si può fare in R. kristanko, se non sai usare R (che puoi scaricare gratuitamente da www.r-project.org ) il codice ti sembrerà abbastanza incomprensibile. Ho cercato di commentarlo il più possibile.
Allego il file csv con i dati riorganizzati (c'è dentro anche la piastra ma non la uso nei calcoli qui sotto).
# Leggiamo il file csv
counts <- read.table("conte.csv", header=TRUE, sep=",")
# Riordiniamo i livelli della colonna gruppo e marchiamo la piastra come fattore
counts$Gruppo <- factor(counts$Gruppo, levels=c("CTRL", "C1", "C5"))
# Ora possiamo chiamare la funzione aov che effettua un'analisi della varianza su di un modello lineare.
#Questo è equivalente a generare un modello lineare con la funzione lm e poi lanciare la funzione anova sul risultato.
# La formula Cellule ~ Gruppo * Tempo sta ad indicare che vogliamo vedere la variazione
# di cellule in relazione al Gruppo ed al tempo. Usiamo il '*' tra i due fattori perchè
# ci interessa l'interazione fra i due; in caso contrario avremmo usato +.
counts.aov <- aov(Cellule ~ Gruppo * Tempo, data = counts)
# Scriviamo il risultato
print(summary(counts.aov))
Otteniamo come risultato
Df Sum Sq Mean Sq F value Pr(>F)
Gruppo 2 2.1517e+10 1.0758e+10 9.3834 0.0008053 ***
Tempo 2 3.1434e+11 1.5717e+11 137.0824 7.237e-15 ***
Gruppo:Tempo 4 4.3083e+09 1.0771e+09 0.9394 0.4562086
Residuals 27 3.0956e+10 1.1465e+09
---
Signif. codes: 0 ‘***’ 0.001 ‘**’ 0.01 ‘*’ 0.05 ‘.’ 0.1 ‘ ’ 1
La tabella ci dà diverse informazioni come i gradi di libertà (Df), la somma dei quadrati dei residui (Sum Sq) la statistica F e il tanto desiderato p-value!
Come vedi c'è sia un effetto del tempo che del trattamento ma non un effetto "incrociato" dei due fattori.
Volendo però vedere quali tempi e quali gruppi sono diversi fra di loro, dobbiamo fare un test post-hoc, in cui confrontiamo tutte le misurazioni fra loro.
Lanciamo
# Scriviamo l'output del test di Tukey
print(TukeyHSD(counts.aov))
Che ci dà
Tukey multiple comparisons of means
95% family-wise confidence level
Fit: aov(formula = Cellule ~ Gruppo * Tempo, data = counts)
$Gruppo
diff lwr upr p adj
C1-CTRL -55833.333 -90107.46 -21559.21 0.0011264
C5-CTRL -46666.667 -80940.79 -12392.54 0.0061491
C5-C1 9166.667 -25107.46 43440.79 0.7865850
$Tempo
diff lwr upr p adj
48h-24h 107500 73225.88 141774.1 1e-07
72h-24h 228750 194475.88 263024.1 0e+00
72h-48h 121250 86975.88 155524.1 0e+00
$`Gruppo:Tempo`
diff lwr upr p adj
C1:24h-CTRL:24h -32500 -113060.708 48060.7078 0.9038497
C5:24h-CTRL:24h -30000 -110560.708 50560.7078 0.9363135
CTRL:48h-CTRL:24h 116250 35689.292 196810.7078 0.0012823
C1:48h-CTRL:24h 57500 -23060.708 138060.7078 0.3227981
[output tagliato]
Come vedi sia C1 che C5 sono diversi (p<0.05) dai controlli, ma non fra di loro. I tre tempi sono tutti diversi fra loro (non una grande sorpresa qui).
Ho tagliato l'output dei confronti incrociati perchè non dava informazioni ulteriori (avevamo già visto dalla chiamata ad AOV che non c'erano interazioni significative). Se guardi giusto l'inizio, infatti, sono diversi fra loro solo i casi in cui uno dei fattori è fisso e l'altro varia, ma non situazioni in cui i 2 fattori sono diversi in entrambi i termini.
======
E se volessimo considerare le piastre? R ci permette di fare un modello ad effetti misti. Il problema qui è che credo ci sia un artefatto dovuto al fatto che il fattore Piastre è uguale al fattore Gruppo e quindi anova non riesce a calcolarmi un p-value per il fattore Gruppo. Se bariamo e facciamo finta che i 4 replicati vengano da 2 piastre diverse allora il tutto funziona ed otteniamo un output simile a quello di cui sopra (se qualcuno fosse interessato posso postare il codice).
OVVIAMENTE QUESTO LO FACCIO SOLO PER SCOPO DIMOSTRATIVO. SE VUOI CONSIDERARE L'EFFETTO DELLA PIASTRA DEVI RIFARE L'ESPERIMENTO CON ALTRE PIASTRE, COME HA DETTO TMax.
GRUPPI
Estimate Std. Error z value Pr(>|z|)
C1 - CTRL == 0 -55833 18742 -2.979 0.00812 **
C5 - CTRL == 0 -46667 18742 -2.490 0.03416 *
C5 - C1 == 0 9167 18742 0.489 0.87650
TEMPI
Linear Hypotheses:
Estimate Std. Error z value Pr(>|z|)
48h - 24h == 0 107500 13125 8.190 <1e-10 ***
72h - 24h == 0 228750 13125 17.428 <1e-10 ***
72h - 48h == 0 121250 13125 9.238 <1e-10 ***
Allegato: conte.csv.zip 1,16 KB
Immagine:
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 13 novembre 2010 : 11:52:11
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Citazione: La terza cosa (più importante): è un effetto biologicamente rilevante quello che osserviamo? Alla fine è quello che ci interessa!
Chiaro, quella è la prima cosa da guardare ovviamente!!! Mi ero scordato di scriverlo, ma ricorda sempre che anche l'analisi (bio)statistica più corretta del mondo non ha alcun senso se non ha un significato biologico.
Citazione: la prima è se dobbiamo o no considerare l'interazione tempo*trattamento come la vera variabile di interesse. In questo caso forse no, perchè possiamo (ma dipende fortemente da ragioni biologiche) ritenere che già a 24 ore sussistesse una differenza nella crescita cellulare e che questa differenza sia rimasta circa dello stesso ordine negli altri tempi. Sarebbe diverso se avessimo effettuato una misurazione al tempo 0: a quel punto ci saremmo dovuti aspettare che le rette (spezzate) di regressione divergessero.
Me lo sono chiesto anche io. In effetti i confronti multipli incrociati personalmente io eviterei proprio di farli, non danno informazioni ulteriori. Modificando la formula con + invece che * otteniamo comunque lo stesso (o molto simile) risultato.
Citazione: guarda poi plot(resid(counts.aov)~counts$Tempo) (allegato) se utilizzassi la trasformazione logaritmica: prova require(MASS) boxcox(counts.aov) anche il modello avrebbe un altra interpretazione per quel che riguarda la additività (non interazione)
Sono un po' di fretta ora, ci provo stasera!
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TMax
Utente Junior
Prov.: BG
Città: Capriate
270 Messaggi |
Inserito il - 13 novembre 2010 : 11:56:10
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Ciao... mi spiace ma non sono proprio convinto che si possa decidere o meno di considerare l'effetto piastra. E' chiaro che l'effetto piastra non è un effetto sperimentale d'interesse ma un effetto subsperimentale e quindi non interessa al ricercatore come tale, ma perchè aggiunge rumore che va isolato.
L'effetto piastra inoltre è anche un effetto 'proxy' delle manualità che fa il ricercatore e quindi difatti si porta dietro variabilità che hanno diverse fonti.
Ignorando l'effetto piastra e adottando un modello fattoriale come quello presentato, resta alla fine il dubbio irrisolvibile che le differenze nelle conte osservate tra i trattamenti sia davvero dovuto all'effetto esercitato dal trattamento oppure c'è anche una variabilità delle conte da imputare all'effetto piastra.
Se fossi un referee a cui sottopongono un lavoro con questo disegno non avrei nessun esitazione a chiedere come pensano di spiegare le differenze solo in termini di effetto del trattamento.
Il disegno sperimentale va concepito prima dell'esecuzione degli esperimenti e va concepito in modo da cogliere oltre all'effetto del fattore sperimentale d'interesse anche tutti quei fattori subsperimentali che introducono 'rumore' di fondo. Fallire nella fase di progettazione espone poi il ricercatore a sistuazioni come queste dove i risultati non sono utilizzabili.
Siccome fare esperimenti costa sarebbe un peccato buttare via questi dati, solo perchè in fase di progettazione ( c'è mai stata una fase di progettazione) non si è sufficientemente pensato al modello di analisi dei dati.
Ecco perchè in fase di disegno ragionare in termini di modello lineare aiuta a costruire il disegno corretto!
In questo caso specifico solo in assenza di significatività tra i vari trattamenti , al di là di considerazioni della sample size, si poteva ottenere un risultato spendibile, perchè anche in questo caso pur non potendo distinguere tra l'effetto piastra e l'effetto trattamento le conte risultano non differenti.!
In conclusione per me i dati non si possono analizzare, perchè il disegno è sbagliato per essere pragmatici si può fare gli gnorri usare il modello di analisi proposto da chick , cioè quello fattoriale e poi sperare che nessun referee con attitudine per i desegni sperimentali e l'analisi dei dati legga il lavoro!
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 13 novembre 2010 : 17:29:43
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E non essere sempre così drastico TMax! :)
E' ovvio che l'esperimento va rifatto, su questo sono d'accordissimo con te, tuttavia non penso che la cosa sia così disastrosa! Si può rifare lo stesso esperimento un'altra volta (o più) e unire i dati a quelli già ottenuti. Al massimo si potrà inserire il giorno come altro effetto confondente, ma giammai mi sognerei di buttare via questi dati!
Il fatto è che con i dati che lui ha al momento l'unica cosa che ha senso fare è un modello ad effetti fissi (il modello ad effetti misti R non me lo calcola nemmeno con una sola piastra).
A dirla tutta, come referee, io troverei la mancanza della conta al tempo 0 molto più problematica del fatto che ci sia solo una piastra (che comunque non è bellissima come cosa).
Personalmente, se dovessi fare questo tipo di esperimento io farei:
tempo 0 -> piastro le cellule e ne metto circa la stessa quantità nelle piastre. dopo 24 ore -> conto le cellule e applico il trattamento ogni 24 ore -> conto le cellule
In questo modo hai un tempo 0 in cui sai esattamente quante sono le cellule e normalizzi rispetto a quel valore. Potresti usare la conta che fai prima di piastrare le cellule, ma non sei mai sicuro che lo stesso numero di cellule vadano ad aderire alla piastra.
In sostanza comunque credo che sia una buona pista da seguire se l'inibizione della crescita è quello che ti interessa, quindi vale la pena di ripetere l'esperimento e poi analizzarlo come sopra (con il modello a effetti misti).
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TMax
Utente Junior
Prov.: BG
Città: Capriate
270 Messaggi |
Inserito il - 13 novembre 2010 : 21:29:29
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Citazione: Messaggio inserito da chick80
In sostanza comunque credo che sia una buona pista da seguire se l'inibizione della crescita è quello che ti interessa, quindi vale la pena di ripetere l'esperimento e poi analizzarlo come sopra (con il modello a effetti misti).
alla fine sei drastico anche tu !!! |
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kristanko
Utente Junior
Città: Bologna
123 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2010 : 10:05:51
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INNANZITUTTO grazie a tutti per aver perso tempo sui miei dati..
Chick e Tmax, non sarò stato chiaro io, però :
tempo 0 -> piastro le cellule e ne metto circa la stessa quantità nelle piastre. dopo 24 ore -> conto le cellule e applico il trattamento ogni 24 ore -> conto le cellule
è ESATTAMENTE quello che ho fatto.
"Fattore Piastra" tanto discusso. Come ho già spiegato sono DIECI fiasche diverse. Non la stessa che entrava e usciva dall'incubatore. La fiasca su cui venivano fatte le conte dopo veniva buttata. Parto dal presupposto che le fiasche presenti nell'incubatore siano tutte uguali tra di loro e indipendenti. No? Certo ci possono essere problemi di "posizione nell'incubatore" o non so cos'altro. Ma avendo posto le fiasche tutte nello stesso incubatore, nello stesso tempo, nello stesso ripiano dell'incubatore posso presupporre che un eventuale errore presente nel fattore "fiasca/piastra" sia distribuito egualmente in tutte le fiasche di cellule trattate e non? E che quindi se ho una differenza fra trattato e non trattato questa dipenda per lo più al trattamento medesimo?
Ditemi voi come avreste improntato il disegno sperimentale per non cadere nel problema delle piastre a questo punto.
CREDO, ma vado per supposizione, che ciò che mi interessasse maggiormente è che "la differenza fra CNTR e trattati NON SIA imputabile al caso". Se questa DIFFERENZA è significativa non vedo altri errori.
Ho dieci fiasche uguali e indipendenti dentro cui le cellule crescono partendo da un numero iniziale che è stato prima "calcolato" e poi verificato tramite conte dopo 24 ore dalla piastratura. A questo punto ho trattato le cellule e ne ho lasciate crescere altre senza trattamento MA TUTTE NELLE STESSE IDENTICHE CONDIZIONI. A time point ben precisi di 24 ore le ho contate. Una fiasca per ogni trattamento e una per il controllo. Le fiasche venivano quindi non più considerate. Le cellule che intanto crescevano nelle altre fiasche non si muovevano dall'incubatore per nessun motivo! Sempre cellule di CNTR rispetto a cellule TRATTATE. Alla fine, raccogliendo i dati ho 3 curve "n' di cellule/ tempo". Una curva per il CNTR e una per ogni trattato.
TMax, non so se questi dati meritino di essere pubblicati o no, certo non sono Soldi Buttati o esprimono "esperimenti fatti senza disegno sperimentale". Sinceramente non vedo altro modo per svolgere questo tipo di sperimentazione dovendosi basare su delle conte cellulari. Anzi!! Io per primo esprimo seri dubbi sulla VALIDITA' delle conte svolte in questo modo con una cameretta di Burker e così via... La risposta che mi è stata data non è mai stata "SI questo metodo funziona" .. M A I!! Mi è sempre stato detto "Si questo metodo è ACCETTATO nelle pubblicazioni" che a mio avviso è una cosa molto molto differente. In altre parole tutto il mondo è paese.
Accetto consigli su come sarebbe più corretto impostare l'esperimento! La notizia migliore è che inizio a capire quello che scrivete! ;)
Grazie a tutti. |
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Glubus
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2010 : 10:36:53
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insomma 10 o 20 fiasche? guarda che l'altro giorno dicevi
Citazione: Ho piastrato le mie cellule. Le ho piastrate in 20 Fiasche Piccole ad una concentrazione molto inferiore a quella che di confluenza per queste cellule, nel caso specifico circa 50000 cellule per fiasca.
e adesso
[quote]Messaggio inserito da kristanko
INNANZITUTTO grazie a tutti per aver perso tempo sui miei dati..
Chick e Tmax, non sar� stato chiaro io, per� :
tempo 0 -> piastro le cellule e ne metto circa la stessa quantit� nelle piastre. dopo 24 ore -> conto le cellule e applico il trattamento ogni 24 ore -> conto le cellule
� ESATTAMENTE quello che ho fatto.
"Fattore Piastra" tanto discusso. Come ho gi� spiegato sono DIECI fiasche diverse. Non la stessa che entrava e usciva dall'incubatore. La fiasca su cui venivano fatte le conte dopo veniva buttata. Parto dal presupposto che le fiasche presenti nell'incubatore siano tutte uguali tra di loro e indipendenti. No? Certo ci possono essere problemi di "posizione nell'incubatore" o non so cos'altro. Ma avendo posto le fiasche tutte nello stesso incubatore, nello stesso tempo, nello stesso ripiano dell'incubatore posso presupporre che un eventuale errore presente nel fattore "fiasca/piastra" sia distribuito egualmente in tutte le fiasche di cellule trattate e non? E che quindi se ho una differenza fra trattato e non trattato questa dipenda per lo pi� al trattamento medesimo?
Ditemi voi come avreste improntato il disegno sperimentale per non cadere nel problema delle piastre a questo punto.
CREDO, ma vado per supposizione, che ci� che mi interessasse maggiormente � che "la differenza fra CNTR e trattati NON SIA imputabile al caso". Se questa DIFFERENZA � significativa non vedo altri errori.
Ho dieci fiasche uguali e indipendenti dentro cui le cellule crescono partendo da un numero iniziale che � stato prima "calcolato" e poi verificato tramite conte dopo 24 ore dalla piastratura. A questo punto ho trattato le cellule e ne ho lasciate crescere altre senza trattamento MA TUTTE NELLE STESSE IDENTICHE CONDIZIONI. A time point ben precisi di 24 ore le ho contate. Una fiasca per ogni trattamento e una per il controllo. Le fiasche venivano quindi non pi� considerate. Le cellule che intanto crescevano nelle altre fiasche non si muovevano dall'incubatore per nessun motivo! Sempre cellule di CNTR rispetto a cellule TRATTATE. Alla fine, raccogliendo i dati ho 3 curve "n' di cellule/ tempo". Una curva per il CNTR e una per ogni trattato.
TMax, non so se questi dati meritino di essere pubblicati o no, certo non sono Soldi Buttati o esprimono "esperimenti fatti senza disegno sperimentale". Sinceramente non vedo altro modo per svolgere questo tipo di sperimentazione dovendosi basare su delle conte cellulari. Anzi!! Io per primo esprimo seri dubbi sulla VALIDITA' delle conte svolte in questo modo con una cameretta di Burker e cos� via... La risposta che mi � stata data non � mai stata "SI questo metodo funziona" .. M A I!! Mi � sempre stato detto "Si questo metodo � ACCETTATO nelle pubblicazioni" che a mio avviso � una cosa molto molto differente. In altre parole tutto il mondo � paese.
Accetto consigli su come sarebbe pi� corretto impostare l'esperimento! La notizia migliore � che inizio a capire quello che scrivete! ;)
Grazie a tutti.
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kristanko
Utente Junior
Città: Bologna
123 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2010 : 10:42:20
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ops! Sono DIECI (lo scrivo a lettere così non ci sbaglia).
Considera che per i time point (24, 48, 72) c'è un controllo e due trattati. TRE time point per TRE fiasche da contare = NOVE fiasche da piastrare in partenza. La DECIMA è quella che conto al time point (zero) come verifica della piastratura di cellule.
Spero di essere stato chiaro adesso... |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2010 : 13:33:35
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Citazione: Chick e Tmax, non sarò stato chiaro io, però :
tempo 0 -> piastro le cellule e ne metto circa la stessa quantità nelle piastre. dopo 24 ore -> conto le cellule e applico il trattamento ogni 24 ore -> conto le cellule
Ok, scusa, probabilmente ho capito male io. In questo caso non capisco però... nei tuoi dati il punto 24ore è il punto 24 ore dal trattamento o 24 ore dal "piastramento" (si dirà così)? Perchè se è il secondo caso non capisco perchè le conte sono già diverse.
Citazione: "Fattore Piastra" tanto discusso. Come ho già spiegato sono DIECI fiasche diverse. Non la stessa che entrava e usciva dall'incubatore. La fiasca su cui venivano fatte le conte dopo veniva buttata. Parto dal presupposto che le fiasche presenti nell'incubatore siano tutte uguali tra di loro e indipendenti. No? Certo ci possono essere problemi di "posizione nell'incubatore" o non so cos'altro. Ma avendo posto le fiasche tutte nello stesso incubatore, nello stesso tempo, nello stesso ripiano dell'incubatore posso presupporre che un eventuale errore presente nel fattore "fiasca/piastra" sia distribuito egualmente in tutte le fiasche di cellule trattate e non? E che quindi se ho una differenza fra trattato e non trattato questa dipenda per lo più al trattamento medesimo?
E' esattamente questo il punto dei "fattori casuali" di cui sopra. Si inseriscono nel modello per dire al software "questa condizione (cioè la piastra) cambiava fra i vari punti sperimentali, ma a me non interessa particolarmente, è solo un fattore di disturbo". Ad ogni modo l'analisi è la stessa che ho scritto sopra, bisognerà solo cambiare il file .csv per tenere conto delle 10 piastre. Anzi, se scarichi il file .csv che ho allegato nell'altra risposta e lo modifichi mettendo il numero corretto delle piastre posso rilanciare l'analisi.
Citazione: Ditemi voi come avreste improntato il disegno sperimentale per non cadere nel problema delle piastre a questo punto.
Non è un problema. Stiamo solo dicendo che bisogna tenerne conto (e che se avessi fatto tutto su di una piastra avresti dovuto rifare l'esperimento un'altra volta, ma sembra non essere il caso).
Citazione: La risposta che mi è stata data non è mai stata "SI questo metodo funziona" .. M A I!! Mi è sempre stato detto "Si questo metodo è ACCETTATO nelle pubblicazioni" che a mio avviso è una cosa molto molto differente. In altre parole tutto il mondo è paese.
Penso che nessuno abbia da ridire sul metodo di conta utilizzato. Semplicemente il disegno sperimentale non ci era troppo chiaro. |
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kristanko
Utente Junior
Città: Bologna
123 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2010 : 13:48:26
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nei miei dati è 24, 48 72 ore DAL trattamento! Per il resto mi sa che ci ritroviamo finally no? :)
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kristanko
Utente Junior
Città: Bologna
123 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2010 : 14:03:15
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ah.. e torno a dire che il fatto di NON considerare il tempo t0 come normalizzatore di tutti gli altri dati, è dovuto alla semplice costatazione che ho piastrato lo stesso numero di cellule IN TUTTE E DIECI LE FIASCHE. Al tempo t0 le tre curve passerebbero tutte e tre dallo stesso punto. In altri termini dovrei normalizzare tutti i dati rispetto ad uno stesso e unico dato. Dividere tutti i numeri per lo stesso numero, non cambierebbe le differenze fra i dati.
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2010 : 14:19:09
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Citazione: Per il resto mi sa che ci ritroviamo finally no? :)
Sì, almeno io infine mi ci ritrovo.
Citazione: ah.. e torno a dire che il fatto di NON considerare il tempo t0 come normalizzatore di tutti gli altri dati, è dovuto alla semplice costatazione che ho piastrato lo stesso numero di cellule IN TUTTE E DIECI LE FIASCHE. Al tempo t0 le tre curve passerebbero tutte e tre dallo stesso punto. In altri termini dovrei normalizzare tutti i dati rispetto ad uno stesso e unico dato. Dividere tutti i numeri per lo stesso numero, non cambierebbe le differenze fra i dati.
A parte che non saranno mai esattamente lo stesso numero (anche se concordo che la differenza sarà trascurabile), io includerei comunque il punto 0 quando presenti i dati, perchè così eviti che la gente si ponga tutte le questioni che ci stiamo ponendo noi. Conta che il "lettore casuale" di un articolo guarda le figure, non ha voglia di andare a spulciare nei materiali e metodi per capire come è stato fatto l'esperimento. Se io vedo le curve che non iniziano dallo stesso punto mi pongo immediatamente dei dubbi sulla procedura sperimentale (come infatti è successo). Chiaro, poi la cosa viene spiegata nei "materiali e metodi", però è meglio che sia chiara già dall'inizio. |
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TMax
Utente Junior
Prov.: BG
Città: Capriate
270 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2010 : 16:00:18
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...devi avere pazienza è facile non intendersi usando questi mezzi di comunicazione... quindi mi pare di capire che l'esperimento possa essere considerato un disegno fattoriale. Prenderei in considerazione le perplessità di Glubus circa la stabilità della varianza prima di usare i risultati. Trattandosi di conteggi risultano sovradispersi. qualche suggerimento: eviterei di dire "la differenza fra CNTR e trattati NON SIA imputabile al caso" non fosse altro che il caso per quanto si sforzi difficilmente CAUSA qualcosa!
è sufficiente scrivere che le differenze osservate sono risultate statisticamente significative, magari senza la solita enfasi che ci mettono i ricercatori che ambiscono unicamente a questo traguardo.
concentrati maggiormente sull'entità di queste differenze e sulla loro significatività biologica, significatività che solo tu puoi definire se importante o meno.
L'effetto trattamento lo puoi descrivere meglio misurando la differenza tra i gruppi e presentandola con i suoi intervalli di confidenza.
la questione della significatività statistica è un pò una bufala sotto certi aspetti o meglio diciamo che i ricercatori ci mettono del loro per farla diventare uan bufala ma questo è un altro discorso!!!
sull'opportunità o meno di pubblicare è chiaro che mi riferivo ai dati immaginando un disegno diverso da quello che in realtà hai fatto...
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
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