Dormire poco può far male...Vi sarà sicuramente capitato di passare una notte insonne. E, il giorno dopo, concentrarsi e riuscire a portare a termine le attività quotidiane è davvero molto difficile. Il sonno è necessario,anzi, fondamentale ma resta tutt’ora un illustre sconosciuto. Perchè si dorme? Cosa accade nel cervello durante questo stato di incoscienza? E cosa succede se, al contrario, non dormiamo abbastanza?Negli scorsi post vi ho accennato a come il sonno sia coinvolto con il consolidamento della memoria. Che dire se poi si scopre che questo meccanismo ha un ruolo addirittura nello svilupparsi di “false memorie”?
Un gruppo di ricercatori tedeschi, capitanati da Susanne Dickelmann ha cercato di svelare se esiste una connessione tra mancanza di sonno e false memorie.
Innanzitutto, vediamo cosa sono le false memorie.
Nello studio in questione, pubblicato nei mesi scorsi su Science, i ricercatori hanno sottoposto a un gruppo di persone una lista di nomi, chiedendo loro di impararli a memoria.
Alcuni di loro, hanno successivamente goduto di un’intera notte di sonno indisturbato. Altri, invece, sono stati costretti a restare svegli tutta la notte.
Il giorno dopo, a tutti è stato chiesto di riferire se i nomi proposti dai ricercatori facessero parte della lista imparata a memoria il giorno precedente.
Chi aveva alle spalle una notte insonne, ha commesso più errori di chi invece ha potuto riposare. Non solo, gli insonni parevano assolutamente certi che le parole estranee facessero parte della lista originale: sembravano addirittura più sicuri di quelle, rispetto alle parole che realmente facevano parte di quella lista.
Ecco quindi cos’è una falsa memoria: ricordare un fatto, un nome, un oggetto che non è presente nella realtà del fatto avvenuto. Ricordare un’azione che non si è mai compiuta, o essere certi di aver letto una cosa mai vista.
Un bel problema per chi è chiamato a testimoniare in un processo! La ricerca in questione potrebbe infatti sollevare dubbi sull’attendibilità degli interrogatori svolti in condizioni di stress eccessive per l’interrogato. Vi ricordo che nell’esercito americano la privazione di sonno rappresenta una delle maggiori modalità di “dissuasione” degli accusati.
Qual’è il meccanismo nascosto dietro al sonno e alla memoria?
Dettagli ancora da scoprire ma si fanno avanti alcune ipotesi. Secondo i ricercatori tedeschi, il sonno sarebbe coinvolto nella fase di recupero di un fatto/oggetto ricordato, e non nella fase di consolidamento della memoria.
Infatti, i soggetti insonni che avevano false memorie sono stati testati di nuovo sulla stessa lista originale. Ma stavolta è stato concesso loro di dormire. Il risultato è stato che i falsi ricordi sono quasi del tutto spariti.
Se non avete dormito bene, cosa farete per “tirarvi su”? Certamente un bel caffè!
Ecco che Dickelmann e colleghi hanno provato a indagare gli effetti della caffeina sulla memoria, dopo una notte priva di sonno. Risultato? Chi ha assunto caffeina produce un numero di falsi ricordi inferiore del 10% rispetto a chi ha avuto un placebo.
Il limite di questo studio è che, oltre alle false memorie, possono essere altri i disturbi collegati al processo del ricordo. Ad esempio, ricordare una parola corretta, ma nel “posto” sbagliato della lista.
Sarebbe quindi interessante capire quanti e quali siano le modificazioni che avvengono dopo una notte in bianco.
E ancora non è chiaro se sia importante la qualità del sonno: dormire “male” è equivalente a dormire “poco”?
Per ora, non posso rispondervi.
Non mi resta altro da fare che sperare di non avervi dato troppi pensieri per stasera…Mi raccomando, fatevi una bella dormita, e domani vi ricorderete senza errori tutto quello che vi ho appena raccontato!
Ti rispondo già io senza bisogno di tante ricerche: dormire male può anche essere equivalente a dormire poco, almeno nel mio caso. Sono uno che se dorme poco vede scomparire la propria memoria a breve termine e faccio errori grossolani anche nelle cose più semplici, quindi penso che il sonno sia legato in modo diretto alla memoria, senza ombra di dubbio.
Ciao Mauro! grazie del commento! ValentinaT
Concordo pienamente: anch’io ho serie difficoltà nelle operazioni più semplici, quando dormo poco…in ogni caso, l’argomento “sonno e memoria” mi interessa molto. aspettiamo sviluppi!
Tempo fa leggevo un articolo su come la mancanza di sonno influenzi la danza attraverso cui le api comunicano tra loro: vi farò sapere di più!
Salve ragazzi! Anche io penso che dormire poco e male siano la stessa cosa ma soprattutto credo che bisogna dormire di notte. Purtroppo io non riesco nemmeno a passare una notte insonne per studiare,ho la necessità di dormire di notte!Ma voi cosa pensate che il riposino dopo pranzo sia utile a memorizzare o sia negativo?
Ciao Ciccy!
qui il dicorso da affrontare sarebbe lungo….
più che dormire di notte, penso che sia fondamentale dormire senza interruzione per almeno 8 ore: che sia di giorno o di notte, non dovrebbe fare molta differenza.
Però, è anche vero che se dormiamo di giorno, si verifica uno sconvolgimento dei ritmi circadiani (ovvero il ciclo sonno veglia, appunto): questo porta a diversi disturbi… circa un anno fa è uscito uno studio in cui si affermava addirittura che le donne che dormono di giorno (magari perchè sono costrette a lavorare di notte) sono più suscettibili allo sviluppo di un tumore al seno. :O
Ti suggerisco di dare un’occhiata al post che ho appena pubblicato, se ti interessano gli effetti collaterali dell’insonnia!
Ciao Valentina!Scusa per l’enorme ritardo con cui ti rispondo.e’ vero è un problema dormire poco,almeno 8 ore bisogna dormire. Comunque si il discorso è lungo perchè capita che magari dormi tanto a volte ma ti svegli con la voglia di dormire ancora…mistero!Vedrò il tuo post!Grazie ancora!
non sono d’acordo io dormo 4 ore a notte ed ho na memoria d’acciaio
Sicuramente tutto è personale..come quando a volte più dormi e più hai sonno..i misteri della vita
asd, immaginavo di trovare un commento di Martin o 0barra1
Io dormo poco e male e infatti sono stordito e ho la memoria molto corta e faccio grossi sforzi per concentrarmi. Effettivamente i collegamenti tra apprendimento, memoria e sonno sono conosciuti da molto tempo. Avevo letto su un giornale che bisogna dormire almeno 4 ore di seguito per permettere al cervello di andare in fase REM se non sbaglio. E’ un qualcosa che mi riesce difficile purtroppo poichè i miei ritmi sonno-veglia sono completamente sballati e la sera mi “sveglio” e divento attivo nonostante magari siano anche 17 ore che non dormo :O
Penso che il tempo necessario però varii abbastanza da individuo a individuo; ho notato che se non dormo almeno 9 ore sono completamente senza energie.