Notizie di cognitivo
Nuovo fattore di diagnosi per l'Alzheimer
La presenza di un marcatore infiammatorio in microvescicole è stato riscontrato in pazienti con Mild Cognitive Impairment che nei tre anni successivi hanno sviluppato Alzheimer
Un'équipe di medici e ricercatori dell'Istituto di Neurologia Sperimentale diretto dal prof. Giancarlo Comi presso l'IRCCS Ospedale San Raffaele, parte del Gruppo Ospedaliero San Donato, ha individuato u... »»
Le apnee notturne causano danni al cervello
I deficit neurocognitivi associati a modificazioni strutturali del cervello in pazienti con apnee ostruttive sono reversibili dopo un anno di trattamento delle apnee
Uno studio condotto dai ricercatori dell'IRCCS Ospedale San Raffaele dimostra come i deficit neuro cognitivi associati a modificazioni strutturali del cervello nei pazienti con sindrome delle apnee ostruttive nel son... »»
Scoperto nuovo tassello alla base della dislessia
Evidenziate specifiche modifiche di fasci di sostanza bianca cerebrale nei soggetti portatori di una mutazione del gene DCDC2, causando, potenzialmente, disturbi come la dislessia evolutiva
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica CORTEX dai ricercatori dell'IRCCS Ospedale San Raffaele e dell'Università Vita-Salute San Raffaele ha dimostrato l'associazione tra la mutazione di un gene... »»
Premiate le nanoparticelle per la terapia dell'Alzheimer
Premiato il progetto NAD della Università di Milano-Bicocca con cui nanoliposomi riescono a rimuovere il peptide beta-amiloide dell'Alzheimer inducendo il recupero delle funzioni cognitive
Il progetto NAD (Nanoparticles for therapy and diagnosis of Alzheimer Disease) dell'Università di Milano-Bicocca ha ricevuto ad Atene il Best Project Award nella categoria progetti completati e si è classif... »»
Diagnosticare l'Alzheimer con 3 anni di anticipo
Uno studio su Nature ha individuato 10 lipidi nel sangue come marker precoci per lo sviluppo del declino cognitivo progressivo tipico dell'Alzheimer
Con un esame del sangue sarà possibile identificare se una persona corre il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer o un deterioramento anche lieve nei processi cognitivi nei 3 anni successivi.
Gli scienziat... »»
Scoperto l'interruttore della creatività
Attraverso una stimolazione transcranica sulla corteccia prefrontale del cervello, sede del controllo cognitivo, è possibile aumentare l'immaginazione e la creatività
Uno studio della Pennsylvania ha dimostrato che è possibile rimuovere un filtro neurale che impedisce a percezioni, ricordi e pensieri irrilevanti di interferire con compiti concreti da eseguire.
Rimuovendo questo... »»
Il meccanismo degli antidepressivi
I farmaci alterano il rilascio di GABA da un circuito inibitorio specifico dell'ippocampo responsabile di numerose funzioni cognitive
Da più di vent'anni sono utilizzati nella cura della depressione, talvolta apprezzati e soprannominati "le pillole della felicità", talvolta contestati: sono i farmaci antidepressivi, che nei paesi occident... »»
Testare l'Alzheimer con il movimento degli occhi
Sviluppato un approccio alternativo ai test diagnostici per l'Alzheimer: esaminando le abilità cognitive sfruttando il controllo del movimento degli occhi da parte del cervello
Con il costante aumento dell'aspettativa di vita della popolazione europea, i ricercatori stimano che il numero di persone affette da malattie legate all'età, come il morbo di Alzheimer, aumenterà sensi... »»
Il ruolo dello stress nell'Alzheimer
Scienziati britannici avviano una ricerca sul ruolo dello stress cronico per i soggetti affetti da deterioramento cognitivo lieve o dal morbo di Alzheimer
Si sa che una serie di malattie si sviluppano prima o sono aggravate a causa dello stress cronico, come le malattie cardiache, il diabete, il cancro e la sclerosi multipla. La ricerca sul ruolo dello stress cronico per i... »»
Un target proteico contro la disabilità intellettiva
Ricercatori di Telethon e del Consiglio nazionale delle ricerche propongono un bersaglio farmacologico, la proteina TSPAN7, per ripristinare le funzioni cognitive
Chiarito per la prima volta il meccanismo molecolare alla base del deficit di apprendimento e memoria riscontrato nei pazienti affetti da una forma genetica di disabilità intellettiva, quella legata al cromosoma X: ... »»
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