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Giuseppe
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Inserito il
27/03/2006 01:23:57
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Non facciamo di tutta l'erba un fascio
sicuramente deve destare allarme la sempre più crescente diffusione di comportamenti autolesionistici da parte delle giovani generazioni: dipende da un insieme di fattori, familiari, sociali, psicologici, economici, ecc. è un tema molto delicato che andrebbe affrontato, senza pregiudizi e senza implicazioni ideologiche. il problema delle DROGHE, uso il plurale apposta, è complesso e sfaccettato, appunto per questo penso che sia quanto meno semplicistico e sbagliato, se non assurdo, mettere insieme sotto lo stesso tetto normativo, cose così diverse come la marjuana, i funghi, le droghe sintetiche, extacy, acidi, cocaina, eroina, ecc...ognuna di queste "sostanze" ha una sua specificità fisiologica ma soprattutto sociale: per esempio, il disagio psicologico e sociale di un consumatore di eroina, non può essere paragonato minimamente a quello di un cocainomane. sono due droghe diverse perchè hanno effetti diversi? sì, ma non tanto quanto sono diversi i loro consumatori. Altro esempio, l'alcool e lo spinello, possono somigliarsi quanto a effetto fino ad un certo punto, dopo il quale chi continua a bere non ha più gli stessi "sintomi" di chi continua a fumare, ma piuttosto di chi ha preso una leggera dose di eroina (in sequenza: leggerezza, ipersensibilità, calore, perdita di controllo, nausea, vomito, catalessi... con l'aiuto si un manuale delle droghe si potrebbero fare decine di altri esempi di somiglianza e differenza fra sostanze a seconda della pesantezza di consumo. parlare di droga al singolare e basta, mi sembra controproducente per chi vuole capire e combattere il fenomeno. e ripeto: ogni sostanza ha uno SPECIFICO fisiologico ma soprattutto SOCIALE. la continuità del mercato illegale provoca l'ingresso in ambienti e situazioni ben oltre il margine della sicurezza e della legalità (cosa accadrebbe se per farsi un bicchiere di vino bisognasse andare che ne so, al brancaccio di palermo o a bari vecchia o a scampìa? si parlerebbe ancora di innocente bicchierino? il proibizionismo americano insegna...). di più, dichiarare illegali alcune sostanze piuttosto che altre(alcool e tabacco, con le quali lo stato e le multinazionali fanno miliardi di cassa annui), si spiega solo con la pericolosità personale o sociale dell'atto? assulutamente no! quanto costano allo Stato ed alla società l'alcolismo ed il tabagismo? quanto è pericoloso e antisociale uno spinello? sicuramente non più di una bottiglia di amaro averna! che poi si possa fare un uso da tossicodipendenza dei cannabinoidi, sì può avvenire, ed è semmai lì che bisogna intervenire. quanto agli spacciatori, quasi tutti sono senza nessuno scrupolo che non sia il guadagno: il proibizionismo gli consente di alzare i prezzi come in regime di monopolio, e di vendere merda!!!quelle canne fanno male! la maggiorparte del "fumo" ha solo una minima parte di hascish! e fa più male della diossina! ci vuole una legge che diminuisca i fattori di rischio, colpisca le narcomafie che avvelenano i giovani, ma senza produrre nuovi piccoli delinquenti. L'autoproduzione potrebbe essere una buona soluzione degli ultimi due problemi! proibizionismo selvaggio? no! autoproduzione e controllo! con l'autoproduzione si può togliere il monopolio dalle mani delle narcomafie(forse è questo che si vuole evitare?): se mi posso coltivare la mia piantina ad uso personale, non ho bisogno di andare in posti come Scampìa per comprare del fumo di merda fatto con la plastica pirelli, in un ambiente di merda dove magari lo spacciatore tossico(in uno stato che non gli da l'assistenza che merita un malato, ma lo vuole mettere in galera) per guadagnare di più mi consiglia un'altra droga più pesante e devastante... non ho bisogno di versare milioni nelle tasche delle narcomafie sapendo poi che uso ne fanno (armi per il racket delle estorsioni, faide, terrorismo ecc.)... non ho bisogno di sentirmi un fuorilegge, cosa che magari mi porta a decisioni sbagliate in una concatenazione mostruosa di eventi... se poi con la mia piantina ci fumo talmente tanto da diventare socialmente pericoloso, tipo guidando troppo veloce, la polizia mi ferma, mi fa un semplice controllo di rilevazione e mi ritira la patente: semplice... cmq, dubito che questo possa accadere, o diventare la regola: chi si fa la sua piantina, la coltiva e la cura per mesi, la vede crescere con pazienza, non se la sputtana tutta in una sera... quanto agli spacciatori che mi vorranno vendere a caro prezzo, impasti di dubbia fattura, o psicofarmaci sminuzzati e mescolati ad aspirina, potranno marcire con loro: se chi vuole potrà avere la sua piantina!!!
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