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skunk

Utente non registrato
Inserito il 23/05/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Fesserie

se tutto cio che è scritto in quest'articolo fosse vero ora il 50 per cento della popolazione mondiale che almeno una volta nella vita rischierebbe l'estinzione...sono fesserie,anche mio nonno,per sua stessa ammissione, in gioventù ha fumato erba, e facendo i debiti scongiuri è in ottima forma...ma attenzione nn ha mai fumato sigarette ed è quasi astemio, queste sono le 'droghe cosiddette leggere che fanno male', le marlboro e i liquori, interessi economici fortissimi fanno si che loschi personaggi facciano migliaia di miliardi vendendo veleno..mentre se UN MARESCIALLO DEI CARABINIERI mi sgama a fumare erba mi spedisce in carcere magari considerandomi feccia della societa...

Barbudos

Utente non registrato
Inserito il 17/05/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Cos'è la cannabis?

Vorrei rispondere a queste accuse che si fanno nel precedente commento nei confronti della cannabis o marijuana.

Ha inizio circa nel 6000 a.C. la coltivazione e l'utilizzo della Cannabis. Utilizzata per moltissimi secoli da moltissime popolazioni. Nel 3000 a.C. venne eletta in Cina "Erba superiore".
La Cannabis era una droga molto utilizzata sino al 1941, quando venne tolta dalla farmacopea americana. Questo avvenne dopo il passaggio della prima delle draconiane leggi statunitensi anti-marijuana nel 1937, la Marijuana Tax Act.
Alcuni anni fa fu scoperto dal Dott. Solomon Snyder che ci sono oppiodi endogeni; sarebbe a dire, sostanze come l'oppio che noi produciamo nei nostri organismi. In seguito sono stati scoperti tali recettori nei nostri cervelli. Se il cervello produce le proprie sostanze di tipo cannabinoide, non ha molto senso che produca una sostanza che andrebbe a danneggiarlo.
Il FBN (Federal Bureau of Narcotics) venne organizzato nel 1930 da un uomo di nome Anslinger. Questi intraprese quella che chiamò una "grande campagna educativa", che in realtà risultò essere una grande campagna di disinformazione. La Partnership for a Drug Free America ha un budget di circa un 1.000.000 $ al giorno. Un sacco di quel denaro giunge da compagnie farmaceutiche e distillerie. Queste infatti hanno qualcosa da perdere per ovvi ragioni. Immaginate un paziente che richiede chemioterapia contro un tumore. Ora può assumere il migliore dei farmaci anti-nausea, che sarebbe l'ondansetron. Pagherebbe circa 35/40 $ per ogni pillola da 8mmg. O può fumare metà di una sigaretta alla marijuana e ricavare sollievo dalla nausea.
Tuttora la disinformazione dei dottori è molto elevata, questo perché i medici acquisiscono la loro educazione sulle droghe dalle compagnie farmaceutiche o dai rappresentanti delle stesse che vanno in giro presso gli ambulatori dei medici, come pure da articoli di giornali, pubblicità e campagne promozionali di queste compagnie. Non c'è compagnia farmaceutica interessata alla Cannabis.
Sebbene la Marijuana non sia inoffensiva, è talmente meno dannosa dell'alcool o del tabacco che il solo modo ragionevole di gestirla è renderla legalmente disponibile in un sistema controllato. Il tabacco per esempio costa agli Stati Uniti circa 425.000 vittime ogni anno; l'alcool, forse da 100.000 a 150.000 vite, per non parlare di tutti gli altri problemi causati dal suo utilizzo. Con la Cannabis non c'è mai stato un singolo caso di morte documentata dovuta al suo utilizzo.

Proprietà terapeutiche:
- Antinausea e vomito.
- Abbassa la pressione arteriosa.
- Spasmi muscolari.
- Dolori cronici: usata da moltissimo tempo.
- Mal di testa ed emicrania:
- Rinforza il sistema immunitario:
- Dilata i bronchi polmonari: (asma)
- Epilessia: (disturbo trattato per secoli)
- Glaucoma.

Insabbiato rapporto favorevole sulla Cannabis:
Ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) a Ginevra hanno soppresso la pubblicazione di un rapporto politicamente delicato che conferma quello che gli hippy americani attempati sapevano da decenni: la cannabis è più sicura dell'alcool o del tabacco.
Secondo un rapporto che è trapelato alla rivista New Scientist, le analisi concludono non solo che la quantità di cannabis fumata in tutto il mondo faccia meno danni alla salute pubblica di alcool e sigarette, ma che questo rimarrebbe vero anche se la gente ne consumasse nella stessa quantità di sostanze legali. Il rapporto sarebbe stato il primo della WHO sulla cannabis in 15 anni ed era molto atteso dai dottori e dagli specialisti in abuso di stupefacenti. Comunque, venne affossato all'ultimo minuto in seguito ad una lunga e intensa disputa tra ufficiali della WHO, gli esperti della cannabis che hanno redatto il rapporto, ed un gruppo di consiglieri esterni ritenuti essere dell'Istituto Nazionale statunitense sull'Abuso di Droga e del Programma Internazionale di Controllo della Droga delle Nazioni Unite.
Secondo un membro del gruppo di esperti che lo hanno redatto, i consiglieri temevano che il rapporto sarebbe stato utilizzato dai gruppi a favore della legalizzazione della marijuana.
Lo studio di un gruppo medico spagnolo, rilasciato a Madrid nel febbraio 2000, ha dimostrato che il tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo della marijuana, distrugge i tumori nei topi di laboratorio. La ricerca fu condotta da un team medico, guidato dal dr. Manuel Guzman dell'Università di Complutence, a Madrid.
Queste scoperte, tuttavia, non sono nuove per il governo statunitense. Nel 1974, uno studio in Virginia produsse risultati simili, ma venne soppresso dalla Drug Enforcement Administration (DEA). LO studio del 1974 -pubblicato in un articolo. "Attività Antineoplastica dei Cannabinoidi" - non fa menzione di cancri al seno. Questi furono presentati nell'unico articolo di giornale mai apparso sullo studio del 1974. L'articolo del Washington Post (18 agosto 1974) recita in parte: "L'agente chimico attivo nella marijuana contiene la crescita di tre tipi di cancro nei topi e potrebbe anche sopprimere la reazione immunitaria che provoca il rigetto nei trapianti di organi... I ricercatori hanno scoperto che il THC rallentava la crescita del cancro ai polmoni, del cancro al seno e di una leucemia indotta da virus nei topi di laboratorio, e ne prolungava la vita del 36 per cento".
Nel 1976, il Presidente Ford mise fine a tutte le ricerche pubbliche sulla cannabis, e condusse i diritti di esclusiva sulla ricerca a importanti compagnie farmaceutiche.
Nel 1983, l'amministrazione Reagan/Bush cercò di convincere le università e i ricercatori statunitensi a distruggere tutti i lavori di ricerca sulla cannabis, fatti tra il 1966 e il 1976, come pure i sommari nelle biblioteche.
“Sarebbe di interesse universale nella storia dell’umanità scoprire che è stata la coltivazione della canapa a inventare l’agricoltura e di conseguenza la civiltà”. [1] Non sono le speranze di un hippy un po’ attempato in vena di rivincite ma le parole di Carl Sagan, l’astrofisico consulente della NASA, padre del progetto S.E.T.I. (Serch for ExtraTerrestrial Intelligence) e fondatore della Planetary Society.

Ci vuole una cultura in tutto altrimenti non si può giudicare.. ciao ciao
Barbudos

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