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Ogm, la Commissione Ue frena sulle sementi


Bruxelles ammette, perplessi cittadini e imprese


"I principali distributori e le industrie agroalimentari - scrive la Commissione in un documento di riflessione sugli Ogm - esitano a commercializzare sulle proprie marche degli alimenti etichettati geneticamente modificati". Sono in attesa 13 procedure di autorizzazione che riguardano l'importazione, la trasformazione ma non la coltivazione di Ogm.
Sul fronte degli Ogm la Commissione europea appare decisa a giocare a carte scoperte di fronte ad una situazione che rischia di sfuggirle di mano. Il consiglio dei ministri Ue, infatti, da mesi non riesce a pronunciarsi su nuove autorizzazioni lasciando alla Commissione la responsabilita' di decidere sulle proprie proposte, e in mancanza di una normativa per assicurare la coesistenza tra le produzione Ogm e Ogm free, la Commissione e' costretta a frenare sul via libera alle sementi Ogm.

Bruxelles ha cosi' deciso di correre ai ripari dando vita a un ampio dibattito politico dove per la prima volta ammette ''le perplessita''' che suscita ancora tra i consumatori europei la normativa sugli Ogm e le biotecnologie agricole. ''I principali distributori e le industrie agroalimentari - scrive la Commissione in un documento di riflessione sugli Ogm - esitano a commercializzare sulle proprie marche degli alimenti etichettati geneticamente modificati''. Diversa la situazione in Europa nel settore dei mangimi dove gli Ogm sono piu' largamente accettati nonostante - non esita a criticare Bruxelles - ''la pressione attualmente esercitata dai gruppi di interesse sulle industrie lattiere e della carne bovina per obbligarle a commercializzare solo prodotti di origine animale esenti da Ogm''.

Di fatto, gli Ogm sono ''generalmente ben accettati nelle applicazioni farmaceutiche, ambientali e industriali''.
La Commissione ammette anche di ricevere ''in continuazione un abbondante documentazione dalla regioni o dai comuni che si dichiarano esenti da Ogm'', e riconosce che la ''rete delle regioni Ogm free'', creata su iniziativa della Toscana e dell'Alta Austria che comprende attualmente 20 regioni, sta conquistando popolarita' e vede il numero aumentare''.

Nonostante questa situazione Bruxelles mette in guardia: ''La legislazione europea - ha indicato oggi la portavoce dell'Esecutivo Ue - e' tra le piu' rigorose del mondo'' e la Commissione europea intende applicarla. In attesa ci sono 13 procedure di autorizzazione che riguardano l'importazione, la trasformazione ma non la coltivazione di Ogm.

Le prime decisioni sono attese tra alcune settimane: verra' dato l'imprimatur definitivo alla vendita della colza Ogm Gt73 in Europa, e presentate al Consiglio Ue le richieste per commercializzare il mais Ogm Mon863 e per sopprimere otto misure di salvaguardia nazionali, tra cui due italiane. Bruxelles, anche se non lo esprime apertamente, sembra decisa a frenare sul via libera alla commercializzazione di sementi Ogm per la coltura, in assenza di una situazione piu' chiara e accettata, sia sulla coesistenza tra produzioni convenzionali o biologiche e produzione transgeniche, sia sulla fissazione di soglie di etichettatura delle sementi.

Per l'autunno la Commissione dovrebbe disporre delle informazioni relative alla coesistenza a livello nazionale, e dei pareri scientifici del Centro di ricerca di Ispra e dell'Agenzia per la sicurezza alimentare sulle sementi. Questo l'approccio suggerito dalla Commissione europea.

Più coordinamento sul problema della coesistenza
La Commissione punta a rafforzare il suo ruolo di coordinamento sui problemi della coesistenza e accelerare gli scambi di informazione tra gli stati membri. Inoltre Bruxelles ''sta pensando ad eventuali altre misure supplementari sulla base di un rapporto che sara' finalizzato a fine anno e relativo all'applicazione delle misure di coesistenza da parte degli stati membri''.

Soglia Ogm nelle sementi
La Commissione continua a esaminare la questione sulla fissazione di soglie di etichettatura relative alla presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di Ogm autorizzati in sementi convenzionali o biologiche.

Una rete di roganismi scientifici
Per risolvere le divergenze sui pareri scientifici tra gli stati membri la Commissione suggerisce di creare una rete di organismi scientifici nazionali che lavorerebbe in stretto contatto con l'Efsa.


Fonte: Rai.it (28/03/2005)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
Tag: ogm, UE
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