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Nuove speranze per tumore al polmone


Il farmaco erlotinib migliorano sopravvivenza, sintomi e qualità di vita dei pazienti

Il carcinoma del polmone è una delle tipologie di tumore più diffuse, soprattutto nella sua variante chiamata non a piccole cellule (NSCLC: non-small cell lung cancer), che è poi la forma più comune, con un milione di nuovi casi in tutto il mondo ogni anno.

La situazione attuale è preoccupante, in quanto le possibilità di cura sono limitate e il tasso di mortalità è molto elevato. Ma nuove speranze arrivano da uno studio, condotto dal National Cancer Institute of Canada Clinical Trials Group presso la Queen’s University (studio che ha coinvolto 86 istituti di 17 paesi in tutto il mondo) e pubblicato di recente sul New England Journal of Medicine.

I dati risultanti da questa ricerca dimostrano che il trattamento con il farmaco antitumorale erlotinib produce un prolungamento delle prospettive di vita degli individui affetti da tumore polmonare NSCLC rispetto ai soggetti trattati con placebo (6,7 mesi contro 4,7), nonché un miglioramento nella stabilità e nel controllo dei sintomi correlati al carcinoma polmonare, nella qualità della vita e nelle funzioni fisiche.

Inoltre, per il 31% dei pazienti trattati con erlotinib si è registrata la sopravvivenza a un anno contro il 22% dei pazienti del braccio placebo.

«Questo studio rappresenta un importante passo in avanti nella cura dei casi di tumore del polmone in fase avanzata», spiega la responsabile dello studio, Frances A. Shepherd, oncologo presso il Princess Margaret Hospital e professore di medicina all’Università di Toronto. «Dato che le attuali possibilità di cura sono limitate e gli effetti collaterali possono essere debilitanti, è importante rilevare come questo farmaco non solo prolunghi la vita dei pazienti, ma infonda anche nuove speranze per il miglioramento dei sintomi e della qualità di vita».

La terapia con erlotinib prevede l'assunzione per via orale, una volta al giorno, di un medicinale che appartiene a una nuova classe di farmaci antitumorali detti inibitori EGFR (inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico).
Erlotinib è una piccola molecola che colpisce la via di trasmissione del segnale del recettore del fattore di crescita epiteliale umano di tipo 1 (HER1), responsabile della formazione e della crescita di numerosi tipi di tumore. Erlotinib blocca la crescita delle cellule tumorali inibendo l’attività della tirosin-chinasi dell'HER1 all’interno della cellula.

Sulla base dei test effettuati, erlotinib ha ottenuto l’approvazione della Food and Drug Administration nel novembre 2004, per il trattamento di pazienti affetti da NSCLC localmente avanzato o metastatico dopo il fallimento di almeno un regime di chemioterapia.
di Cami§sasca Ro.berta


Fonte: Sanihelp (29/07/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: erlotinib, HER1, EGFR, polmone
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