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Blanes
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13 Messaggi |
Inserito il - 12 luglio 2007 : 18:37:37
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Ciao a tutti, sono nuovo di questo forum e spero di non creare una discussione già affrontata.
Vi scrivo perchè ho appena finito il primo anno della triennale in bioinformatica, ma nessuno è stato in grado di dirmi cosa fa "fisicamente" un bioinformatico.
Alcuni dicono che staremo sempre di fronte ad un computer senza mai vedere un laboratorio, altri invece mi dicono che avremo accesso anche ai laboratori.
Come disciplina mi piace parecchio, ma prima che inizi il secondo anno vorrei capire bene alla fine quali sono le mansioni e le prospettive di lavoro.
C'è qualcuno che può aiutarmi a chiarirmi le idee?
Grazie.
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Mara 1980
Nuovo Arrivato
Prov.: Sassari
Città: Sassari
2 Messaggi |
Inserito il - 12 luglio 2007 : 18:59:07
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Ciao, anche io sono nuova di questo sito, sono una biologa dottoranda in biochimica e ti posso dire che i bioinformatici sono mooolto richiesti! passano molto tempo davanti ad un computer, è vero, ma tra stare davanti ad un computer e stare chiuso in un laboratorio 8 ore (minimo) al giorno vedi qualche differenza? e poi non è detto che se le tue competenze te lo permettono (non so esattamente il vostro programma di studio) tu non possa anche campionare i dati oltre che elaborarli! conta che la biologia molecolare ha bisogno di molti software per aiutarli a capire come vanno le cose....
Citazione: Messaggio inserito da Blanes
Ciao a tutti, sono nuovo di questo forum e spero di non creare una discussione già affrontata.
Vi scrivo perchè ho appena finito il primo anno della triennale in bioinformatica, ma nessuno è stato in grado di dirmi cosa fa "fisicamente" un bioinformatico.
Alcuni dicono che staremo sempre di fronte ad un computer senza mai vedere un laboratorio, altri invece mi dicono che avremo accesso anche ai laboratori.
Come disciplina mi piace parecchio, ma prima che inizi il secondo anno vorrei capire bene alla fine quali sono le mansioni e le prospettive di lavoro.
C'è qualcuno che può aiutarmi a chiarirmi le idee?
Grazie.
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Mara Sannai |
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 12 luglio 2007 : 19:21:01
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Una triennale di bioinformatica? E' molto interessante, ne avevo sentito parlare...
Per il lavoro, ricordati che come qualsiasi ricercatore non sei ancora pronto per lavorare una volta uscito dalla triennale. Devi completare almeno una specialistica (facendo conto sulle borse di studio), dopodiche' puoi scegliere se lavorare in una impresa privata oppure con un dottorato (guadagnando sempre 1000-1200 euro al mese con borsa di studio).
Ti consiglio di dare un'occhiata al mio blog, a quello di fuliggans o a quello su molecularlab di bioinformatica, oppure a quelli in inglese su nodalpoint e negli altri network per capire in cosa consiste il lavoro di un bioinformatico nella vita di tutti i giorni. |
Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-) |
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Blanes
Nuovo Arrivato
13 Messaggi |
Inserito il - 12 luglio 2007 : 19:22:27
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Ciao Mara, grazie per la risposta. Visto che sei così disponibile ti indico il mio programma di studi, se hai voglia di leggerlo magari riesci a darmi un'indicazione più mirata (e te ne sarei davvero grato!) Eventualmente, se il mio piano di studi non lo permettesse, sarebbe possibile fare una specialistica ad esempio in biotecnologie e poi accedere ai laboratori? Grazie
----------------------------------------------------------- PRIMO ANNO Algebra lineare (MAT/02) Analisi matematica I (MAT/05) Metodi informazionali (INF/01) Programmazione per bioinformatica (INF/01) Fisica (FIS/01) Elementi di architettura degli elaboratori (ING-INF/05) Elementi di chimica generale (CHIM/03) Chimica organica e delle macromolecole biologiche (CHIM/06) Biologia generale (BIO/13) Lingua inglese (-)
SECONDO ANNO Analisi matematica II (MAT/05) Probabilità e statistica (MAT/06) Algoritmi e strutture dati (INF/01) Elementi di sistemi operativi (ING-INF/05) Laboratorio di calcolo numerico (MAT/08) Basi di dati (INF/01) Elementi di chimica fisica (CHIM/02) Elementi di biochimica (BIO/10) Elementi di genetica (BIO/18) Laboratorio di bioinformatica I (BIO/10)
TERZO ANNO Riconoscimento e classificazione per la bioinformatica (INF/01) Recupero dell'informazione (INF/01) Biologia molecolare (BIO/11) Elementi di fisiologia generale (BIO/09) chimica organica e delle macromolecole biologiche (CHIM/06) ATTIVITA' A SCELTA PER IL TERZO ANNO Architetture hardware di laboratorio (ING-INF/05) Elaborazione delle immagini (INF/01) Fondamenti dell'informatica per bioinformatica (INF/01) Grafica per bioinformatica (INF/01) Ingegneria del software (INF/01) Intelligenza artificiale (INF/01) Modelli biologici discreti (INF/01) Sistemi e segnali per bioinformatica (ING-INF/05) Insegnamenti disponibili Biochimica e fisiologia vegetale (BIO/04) Biofisica (BIO/10) Biologia strutturale (BIO/11) Bioreattori per bioinformatica (BIO/19) Elementi di enzimologia (BIO/10) Elementi di immunologia (MED/04) Genetica delle popolazioni (BIO/18) Laboratorio di biologia molecolare (BIO/11) Laboratorio di modellistica molecolare (CHIM/06) Metodi biochimici (BIO/10) Sistemi microbici elementari (BIO/19) |
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Blanes
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Inserito il - 12 luglio 2007 : 19:26:19
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Ciao Dallolio, grazie anche a te per la risposta (non ho replicato nel mio messaggio precedente perchè mi hai risposto mentre lo stavo scrivendo).
Si, la mia è proprio una triennale e devo dire che mi piace parecchio, ma per sapere se è realmente adatta a me dovrei sapere se effettivamente potrò trovare lavoro perchè, come dicevo, chiedendo in università ho ricevuto risposte diametralmente opposte.
Sul fatto della specialistica avevo già messo in conto di farla, quindi non è un problema (tanto sono già "in là" con l'età e non mi cambia nulla prolungare).
Darò un'occhiata ai blog che mi hai indicato e cercherò di farmi un'idea! |
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 12 luglio 2007 : 19:30:43
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Ottimo! :) Sul serio, era parecchio tempo che speravo che qualcuno di una triennale di bioinfo si affacciasse su questo sito, giusto per sapere come e' il corso.
Scusa se ti ho postato un sito personale ma credo che ti possa essere utile per farti un'idea.. ho gia' svolto alcuni tirocini in istituti di bioinformatica e lo stesso vale per gli autori degli altri blog simili.
p.s. benvenuti a tutti e due! :) |
Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-) |
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Blanes
Nuovo Arrivato
13 Messaggi |
Inserito il - 12 luglio 2007 : 19:38:49
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Sono contento che la mia presenza sia gradita
Mi avete un po' tirato su di morale. Non che non sia contento di quello che sto facendo, ma sai.. quando mi sono iscritto a questo corso di laurea ce l'hanno spacciato per il primo in Europa. Navigando poi su internet ho scoperto che ciò non era vero e che di lauree in Bioinformatica, seppur specialistiche, ce n'erano molte. Vista la "presa in giro" ero quasi tentato di orientarmi su qualcosa di "sicuro", ma la mia passione è questa!! |
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 12 luglio 2007 : 22:32:59
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Ma dov'é questa triennale, a Padova? Non mi ricordo :(
In effetti se é una laurea triennale, é tra le prime in Europa. Purtroppo non so come sia stata organizzata e in realtà non mi sono interessato più di tanto.
A volte i laboratori accettano i bioinformatici per dei periodi prova al bancone, affinché possano prendere contatto con il mondo della ricerca classica, così come avviene il contrario.
Io personalmente lavoro al computer e passo la maggior parte a programmare / progettare analisi e a organizzare i dati (a me piace molto leggere la letteratura scientifica). Le altre due branche dove si trova maggior lavoro sono: - la chemioinformatica e tutto quello che ha a che fare con la biochimica strutturale / modellistica etc.. (spero che kORdA mi perdoni il linguaggio), ossia progettare farmaci e studiare strutture di proteina al computer. - la systems biology, che essenzialmente vuol dire creare dei modelli matematici / informatici per simulare sistemi biologici (es. scrivi un'equazione per prevedere cosa succede quando inietti un determinato farmaco in un organismo, più o meno, oppure per descrivere come si muove un batterio). |
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Blanes
Nuovo Arrivato
13 Messaggi |
Inserito il - 13 luglio 2007 : 02:54:03
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No, è a Verona.
Tra le due scelte indicate quella che mi ispira di più è la chemioinformatica..
Ma una volta laureato in Bioinformatica posso, per esempio, iscrivermi alla specialistica in Biotecnologie Mediche (oppure in qualcosa che implichi l'utilizzo di un laboratorio) o vengo considerato come un "teorico"? |
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fpotpot
Utente
Città: middleofnowhere
1056 Messaggi |
Inserito il - 13 luglio 2007 : 09:33:21
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PARENTESI-non rispondo alla tua domanda perchè nn so,aspetta risposta di GM o qualcun altro,solo mi permetto di dire che fuori dall'università se hai preso laurea 3 più 2 o quinquennale vecchio ordinamento..uno nn è altro che un teorico,in qualsiasi materia sia,quindi per l'aspetto dell'inesperienza nn ti preoccupare,qualsiasi facoltà di porterebbe solo a una conoscenza teorica..ok,chiusa parentesi e lascio spazio alle risposte alla tua domanda- |
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Blanes
Nuovo Arrivato
13 Messaggi |
Inserito il - 16 luglio 2007 : 20:31:20
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Quando ho detto "teorico" mi riferivo al fatto che alcuni miei compagni di corso mi hanno detto che il bioinformatico è "teorico" nel senso che non gli sarà mai e poi mai permesso di avvicinarsi ad un laboratorio, ma avrà il computer come unico strumento di lavoro.
Volevo capire un attimino se c'era possibilità di spaziare.. |
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Cangrande
Utente Junior
Prov.: Verona
280 Messaggi |
Inserito il - 19 luglio 2007 : 15:04:37
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Avevo già parlato sul forum quasi un anno fa della nuova laurea triennale in bioinformatica a Verona... e quando finisco biotecnologie vedrò se iscrivermi a part-time. Questo corso di laurea nasce da una delle prime collaborazioni in Italia (non in Europa!) tra informatici puri, matematici e docenti di biotech (microbiologi,immunologi,chimici, agronomi, medici, etc). Le basi ci sono adesso dovranno sistemare bene l'insieme. Io sono molto affascianto da questa triennale! |
Magnifico atque victoriosissimo Domino, Domino Kani Grandi de la Scala. |
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Blanes
Nuovo Arrivato
13 Messaggi |
Inserito il - 19 luglio 2007 : 15:11:58
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Eh eh.. quindi siamo "colleghi" e magari ci vediamo tutti i giorni senza saperlo :-)
Anche a me piace moltissimo la mia facoltà! |
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elena0308
Utente Junior
Prov.: Pistoia
Città: pescia
207 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2007 : 13:09:19
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Citazione: Messaggio inserito da dallolio_gm
Una triennale di bioinformatica? E' molto interessante, ne avevo sentito parlare...
Per il lavoro, ricordati che come qualsiasi ricercatore non sei ancora pronto per lavorare una volta uscito dalla triennale. Devi completare almeno una specialistica (facendo conto sulle borse di studio), dopodiche' puoi scegliere se lavorare in una impresa privata oppure con un dottorato (guadagnando sempre 1000-1200 euro al mese con borsa di studio).
Ti consiglio di dare un'occhiata al mio blog, a quello di fuliggans o a quello su molecularlab di bioinformatica, oppure a quelli in inglese su nodalpoint e negli altri network per capire in cosa consiste il lavoro di un bioinformatico nella vita di tutti i giorni.
1000-1200???? il dottorato sono 810 euro, se arrivi a 1000 o 1200 con un assegno è gia grassissima!! |
Rock hard ride free all your life |
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2007 : 13:23:22
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Citazione: Messaggio inserito da elena0308
1000-1200???? il dottorato sono 810 euro, se arrivi a 1000 o 1200 con un assegno è gia grassissima!!
Hai ragione scusa: é che io sto studiando in Spagna, dove i dottorati sono pagati leggermente meglio.
Citazione: Quando ho detto "teorico" mi riferivo al fatto che alcuni miei compagni di corso mi hanno detto che il bioinformatico è "teorico" nel senso che non gli sarà mai e poi mai permesso di avvicinarsi ad un laboratorio, ma avrà il computer come unico strumento di lavoro.
Volevo capire un attimino se c'era possibilità di spaziare..
Lasciami dire due stupidaggini.
Per motivi fisici non si dovrebbe usare il computer per più di 5-6 ore al giorno.. quindi considera che la vita del bioinformatico non é stare tutto il giorno davanti al computer.
Ci sono almeno 2-3 ore al giorno da passare leggendo articoli o progettando su carta quello che devi programmare.. assistendo a seminari, riunioni, etc..
Quando hai bisogno di verificare qualcosa, lo fai al computer invece che in laboratorio.. questa é l'unica differenza, e ci sono vantaggi e svantaggi.
Considera che é la stessa cosa per i ricercatori classici... la ricerca vera e propria consiste nello studiare e nel verificare teorie, e il modo in cui tu lo faccia non ti rende più o meno un 'teorico'. |
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n/a
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488 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2007 : 13:46:26
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Venivano attivati anche master in bioinformatica (e credo lo siano tuttora, es. http://www.masterin.it/post-laurea/unibo6-master-in-bioinformatica.htm). Vi è il solito problema di fondo: uno sviluppo scientifico che diventa sempre più interdisciplinare (vale anche per gli ingegneri biomedici) a fronte di una legislazione ordinistica (che limita tragicamente le competenze professionali). L'unico ambiente in cui non vi sono vincoli è la ricerca ma il numero di laureati che diventano stabilmente ricercatori (e non mi riferisco ad un posto fisso ma a persone che possano svolgere tale attività per la maggior parte della loro vita lavorativa) è trascurabile in Italia. Insomma attenti alle fregature (e secondo me, la laurea in bioinformatica è una fregatura).
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dallolio_gm
Moderatore
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Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 23 luglio 2007 : 15:22:45
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Pero' a te non va bene qualsiasi cosa che sia anche vagamente intradisciplinare!! Se dalle Universita' uscissero solo biologi e medici e informatici con la stessa identica preparazione, sarebbe ancora piu' difficile trovare lavoro, non credi?
Si cerca di creare una figura che abbia delle competenze intermedie tra un biologo ed un informatico: ti puo' sembrare strano ma persone con competenze del genere servono.
Provo a farti un esempio: in un altro post tu hai descritto alcune tue esperienze in laboratorio, e hai detto che ti sono andate male perche' nessuno ti ha spiegato la tecnica per tagliare dei tessuti. Cosa sarebbe successo se tu avessi conosciuto questo forum prima? O se avessi trovato risorse come openwetware, jove, myexperiment, o protocolsonline? Sono tutti servizi messi a punto da bioinformatici.
Io questo intendo quando dico che i biologi tradizionali non sanno utilizzare il computer: non sono capaci di andare su Internet per trovare protocolli standard, utilizzano programmi scientifici come Blast e entrez senza leggerne le istruzioni, non hanno un linguaggio di modellazione comune per descrivere i propri esperimenti...
Per questo e' necessaria una figura preparata appositamente. Non va bene ne' un informatico che dopo la laurea specialistica entra in laboratorio senza sapere niente di biologia, ne' un biologo che durante il phd si avvicina alla programmazione e alle scienze di Internet da autodidatta e senza essere in grado di discernere da solo i propri errori. |
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n/a
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488 Messaggi |
Inserito il - 23 luglio 2007 : 16:00:06
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[quote]Messaggio inserito da dallolio_gm
Pero' a te non va bene qualsiasi cosa che sia anche vagamente intradisciplinare!! Se dalle Universita' uscissero solo biologi e medici e informatici con la stessa identica preparazione, sarebbe ancora piu' difficile trovare lavoro, non credi?
Si cerca di creare una figura che abbia delle competenze intermedie tra un biologo ed un informatico: ti puo' sembrare strano ma persone con competenze del genere servono.
Provo a farti un esempio: in un altro post tu hai descritto alcune tue esperienze in laboratorio, e hai detto che ti sono andate male perche' nessuno ti ha spiegato la tecnica per tagliare dei tessuti. Cosa sarebbe successo se tu avessi conosciuto questo forum prima? O se avessi trovato risorse come openwetware, jove, myexperiment, o protocolsonline?
No veramente non mi sono andate male, visto che ho pubblicato, ho acquisito l'abilitazione e mi sono anche specializzato con lode in una specializzazione laboratoristica. Ho scritto che ci furono le solite piccole nefandezze tra "colleghi".
Sono tutti servizi messi a punto da bioinformatici. Io questo intendo quando dico che i biologi tradizionali non sanno utilizzare il computer: non sono capaci di andare su Internet per trovare protocolli standard,
Guarda che io sono entrato alla scuola di specializzazione proprio perchè ho saputo mettere a punto metodiche (il concorso è una buffonata) e sono un biologo. Le attività che citi sono sempre state svolte ancbe prima che venisse attivata la laurea in biotecnologie.
Ti assicuro che vi era un medico specialista in mircrobiologia che allestiva le metodiche PCR per l'epatite C. Sulla base della mia esperienza in laboratorio non ho mai rilevato la necessità di laureati così specializzati. La mia qualifica di microbiologo è di livello europeo, ho lavorato in laboratori accreditati SINAL (qualifica di livello europeo, acquisendo abilitazioni in tale settore) e ho svolto due incarichi di ricerca con gli stati uniti. Il fatto che abbia deciso di non continuare l'attività di microbiologo è dipesa da due fattori: - uno personale (che non è opportuno scrivere su forum pubblici); - l'altro è non voler fare il tecnico (perchè il lavoro si riduceva a questo). Non ho rimpianti per aver mollato tale attività perchè l'ho mollata dopo aver fatto cose, proprio per questo il quadro che descrivete voi non collima per niente con quello che ho visto e "fatto" io. Ribadisco: attività di ricerca ESCLUSA (in tale settore concordo in pieno con quanto avete scritto). Io penso al bioinformatico che lavora nel settore ricerca fino ai 35 anni (come succede alla maggior parte dei laureati delle nostre discipline) e poi si ritrova con la la laurea in bioinformatica da SOLO? Cosa fa? Per questo sarebbe utile sentire un bioinformatico che lavora stabilmente come tale. A me pare che l'università stia creando manodopera specializzata a basso costo per le aziende, che assumono tali schiavi per periodi di tempo limitati e poi li rimpiazzano con schiavi nuovi. All'università come tutti i biologi mi occupavo di tutto dalla messa a punto della metodica alla sterilizzazione della vetreria passando anche per refertazione e scelta della strumentazione. I tecnici delle aziende che ci fornivano i cromatografi HPLC, di aziende di livello internazionale, molte con sede a Milano e Verona, venivano formati dall'azienda. Sembra che tale formazione aziendale sia stata demandata all'università (addirittura con la creazione di CORSI DI LAUREA SPECIFICI una vera oscenità).
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dallolio_gm
Moderatore
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2445 Messaggi |
Inserito il - 23 luglio 2007 : 17:58:08
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boh non intendevo criticare la tua carriera in laboratorio, solo farti capire che con una persona specializzata in bioinformatica in laboratorio si possono ridurre di molto i tempi di lavoro e si puo' migliorare l'efficenza sotto diversi aspetti.
Probabilmente tu non ritieni che sia necessario un ruolo del genere perche' come molti ricercatori, sei abituato a farne a meno.. pero' considera che noi bioinformatici abbiamo appena iniziato, la specialistica piu' antica risale a 4-5 anni fa :).
Inoltre le risorse scientifiche disponibili su Internet (sequenze, database, annotazioni, strutture proteiche, profili di motivi di regolazione, etc..) sono aumentate vertiginosamente negli ultimi anni e sono destinate ad aumentare in futuro. Ci troviamo in un periodo di esplosione di dati di interesse biologico resi pubblici, e qualsiasi azienda o centro che si occupi di ricerca si puo' permettere di lavorare su una mole incredibile di dati, ovvero quelli resi disponibili nei database pubblici oltre a quelli in suo possesso.
A me sembra difficile pensare che la ricerca in Italia possa credere di andare avanti nel futuro se non si creano persone specializzate nel trattamento di questi dati, e senza tutte le risorse che vengono prodotte da un corso di laurea dedicato (professori, materiale didattico, iniziative degli studenti, borse di studio, progetti di ricerca, tesine).
In una azienda inoltre le competenze di un bioinformatico formato correttamente possono portare a dei risparmi nelle spese e in vantaggi rispetto alla concorrenza considerevoli. Potresti pensare ai costi che vengono eliminati grazie al docking al computer dei farmaci (ovvero, cercare di prevedere in silico quali sono i punti di interazione di una molecola-farmaco in una proteina target), o ai modelli che possono essere creati da un biologo dei sistemi. Inoltre, un bioinfo in gamba e' anche capace di rintracciare e utilizzare dati che non sono ancora stati rilasciati ufficialmente sotto il dominio pubblico, perche' ancora all'interno di processi di revisione e annotazione, e di lavorarci tenendone in conto i rischi associati, e questo puo' costituire un buon vantaggio per una azienda di prodotti biotecnologici che deve superare nel tempo la concorrenza.
Se pensi che per queste competenze sia sufficente far seguire un corso di poche ore ad un biologo o un biotecnologo con la passione del computer, o ad un informatico con quella della biologia, ti sbagli di grosso... Io studio in questo campo da piu' di 2 anni e ti posso assicurare che ho ancora delle lacune in diversi campi.
Un biologo che esce da un corso di laurea a volte puo' avere delle conoscenze di programmazione, ma molto probabilmente non avra' mai sentito parlare di unita' di test, non sara' in grado di documentare il suo codice, e non avra' conoscenze di algoritmi e strutture dati.. se una persona del genere si improvvisa programmatore e lavora sotto la responsabilita' di un altro biologo che di computer ne intende ancora meno, si corre il serio rischio di lavorare su dati non corretti senza essere in grado di accorgersene.
Per il resto provero' a contattare altri bioinformatici con piu' esperienza di me e a farli partecipare alla discussione.. io purtroppo sono ancora alla specialistica, che dovrei concludere entro poco.
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n/a
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488 Messaggi |
Inserito il - 23 luglio 2007 : 18:30:51
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Sulla questione del risparmio di tempo hai ragione ma ciò che io ho visto (ma, ripeto, sono fuori dall'università da molti anni) è che le università non hanno nè problemi di soldi nè di tempo, in quanto hanno un sacco di persone che lavorano a costo zero: interni, tirocinanti i "volontari". Se un professore universitario incarica un tesista di svolgere una tesi nel settore bioinformatico egli nel giro di due anni (a costo zero) gli svolgerà comunque il lavoro (un bioinformatico glielo avrebbe svolto in tre mesi, ma che importa? Non mi risulta abbiano fretta all'università). Secondo me quella in bioinformatica non doveva essere una laurea ma un master (e infatti ci sono anche i master), idem per le biotecnologie (anche tenendo conto dei continui progressi nel settore). Ripeto: la mia esperienza universitaria è datata. Le ricerche in banche dati le svolgo e le ho svolte anche fuori dall'università: come consulente HACCP nei siti della FDA, dei CDC, della WHO per le indicazioni in campo alimentare e come nutrizionista (medline, sito mayo clinic, CDC ecc.) per ricerca di cross- reattività tra gli alimenti, indicazioni comportamentali (self - care)ecc. Da una parte avete ragione quando dite che una persona debba fare ciò che gli piace dall'altra vi è una normativa italiana (nel "mondo reale", cioè fuori dall'università) che strangola. E' chiaro che la creazione di tante nuove figure professionali (la maggior parte delle quali non resteranno nell'ambito universitario) dovrà portare a dei cambiamenti legislativi ma nel LUNGO periodo. Anche confidando molto nell'europa, perchè qui ci si dimentica che noi siamo europei tanto quanto gli olandesi, i danesi, ecc. per cui non dovrebbe essere necessario DOVER emigrare per lavorare. Inolre si sta sviluppando una sorta di mentalità astrusa per cui si inizia a ritenere NORMALE che chi si laurea in ambito scientifico debba vivere con 1000 euro/mese. Una mostruosità: solo i figli dei ricchi potranno fare gli scienziati perchè con 1000 euro al mese tra spese varie non vivi nè sopravvivi. Il guadagno deve essere proporzionale agli anni di studio, come accade ovunque e ciò si può ottenere solo implementando le competenze dei laureati (esempio: un dottore di ricerca in medicina molecolare DEVE poter applicare le conoscenze al malato), vietando il volontariato e vietando che alcume funzioni siano svolte da pernone che non ne hanno titolo (un tecnico di laboratorio non può mettere a punto metodiche ma deve limitarsi ad eseguirle praticamente, se vuole metterle a punto acquisisce la specialistica). L'Italia inoltre ha una arretratezza "culturale" e di "forma mentis": all'università vi erano un sacco di macchinari inutilizzati, perchè non lasciare che i neolaureati li utilizzassero per fornire servizi ad aziende (es. analisi di lavande vaginali per aziende cosmetiche? - fatta salva una percentuale per l'università-): perchè nessuno voleva farlo, essendoci a disposizione un sacco di schiavi a costo zero da impegnare nella ricerca (spesso inutile e finalizzata solo a produrre pubblicazioni che facessero far carriera ai docenti). Anche perchè i quadri delle università italiane sono tutti di sinistra per cui il lavoro per il guadagno è considerato capitalista. Il mio ex professore, durante l'internato, era un ex articolista del manifesto: meglio che gli interni non ricevano una lira (tanto a lui lo stipendio di professore rimaneva) piuttosto che lavorino per le "aziende capitaliste". Perchè la ricerca è una "missione" e guadagnare è "da americani".
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
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dallolio_gm
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Prov.: Bo!
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2445 Messaggi |
Inserito il - 05 settembre 2007 : 21:08:38
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UP:
Visto che si tratta di un argomento abbastanza gettonato, metto la discussione in rilievo e vi segnalo questo post su bioinformaticszen: - http://www.bioinformaticszen.com/2007/09/a-career-in-bioinformatics/ |
Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-) |
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aguffanti
Nuovo Arrivato
Città: milano
2 Messaggi |
Inserito il - 06 settembre 2007 : 17:08:28
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Salve lavoro come bioinformatico (in Italia ed all'estero) da circa 15 anni. sono biologo ed ho poi preso un MSc in Computer Science, ora sto passando all'analisi dei dati.
Sino a non molti anni fa era necessaria una preparazione molto solida in biologia PRIMA di passare alla bioinformatica.
Oggi ci sono tecnologie più 'avulse' dal problema biologico quindi é più importante una buona preparazione in matematica, statistica, informatica, biologia molecolare (nell'ordine di importanza...)
Si tratta sempre di una disciplina che si interfaccia con altre
Il curriculum mi sembra buono, l'unica critica che sollevo sempre in queste iniziative (ho anche insegnato diversi anni in bioinfo) é che non ci sono mai docenti che lavorino VERAMENTE in bioinformatica, cioé con un CV adeguato, ma solo prof che, magari validi nel loro campo, si INVENTANO la disciplina.
In ogni caso l'esperinza in un buon centro / laboratorio, lumiltà e la pazienza sono sempre insostituibili
Dopo diversi anni di stasi le prospettive occupazionali sono discrete, ma sempre nel tipo di collocazione scientifica (post doc etc)
Auguri !!
Alessandro G
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Alessandro Guffanti – Bioinformatics, Nanotechnologies Group Institute of Biomedical Technologies, CNR c/o CISI - Via Fantoli, 16/15 – 20138 Milano, Italy Ph.: +39-0250320918 Fax: +39-0250320919 Email: alessandro.guffanti@itb.cnr.it http://www.centro-cisi.com/ http://www.itb.cnr.it/
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dallolio_gm
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Prov.: Bo!
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2445 Messaggi |
Inserito il - 06 settembre 2007 : 17:45:32
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Citazione: Messaggio inserito da aguffanti Il curriculum mi sembra buono, l'unica critica che sollevo sempre in queste iniziative (ho anche insegnato diversi anni in bioinfo) é che non ci sono mai docenti che lavorino VERAMENTE in bioinformatica, cioé con un CV adeguato, ma solo prof che, magari validi nel loro campo, si INVENTANO la disciplina.
Ciao e benvenuto!! :)
Quello che dici è verissimo: molti dei corsi di bioinformatica disponibili sono organizzati male e quello che si insegna non è mai sufficente per essere pronti a lavorare subito: serve un phd o alcuni anni di pratica.
Però le cose negli ultimi anni stanno migliorando: credo che i corsi organizzati meglio siano quelli di bioinformatica strutturale, e grazie anche a blog e pubblicazioni varie si inizia ad avere una 'cultura bioinformatica'.
Speriamo bene :)
p.s. che ne pensi di questo articolo: - http://www.smartmoney.com/consumer/index.cfm?story=working-june02&hpadref=1 in cui si dice che lo stipendio medio di un bioinformatico guadagna 120$ all'anno con 3 anni di esperienza? magari!! |
Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-) |
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Nufolk
Nuovo Arrivato
Prov.: Verona
2 Messaggi |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 19:26:28
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Ciao! Ho letto con attenzione tutta la discussione... Molto interessante! Mi e' servita molto per farmi un'idea riguardo al lavoro del bioinformatico.
Anch'io, come Blanes, sn iscritto al corso triennale di Bioinformatica a Verona (sn al secondo anno)...
Purtroppo, c'è molta confusione su questo argomento.
Grazie a tutti delle informazioni...
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"Giochi nel vento!" |
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hackerzine
Nuovo Arrivato
Prov.: Roma
Città: San Cesareo
4 Messaggi |
Inserito il - 23 novembre 2007 : 21:34:11
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Salve a tutti, sono uno studente della specialistica di bioinformatica a Tor Vergata! Sapete riguardo a quello che dice Alessandro, anche la mia professoressa dice spesso che molti professori si sono rivolti a lei per portare avanti corsi di bioinf non sapendo neanche da dove iniziare, e quindi gli chiedono consigli e slide, ma di fatto della materia non conoscono nulla o solo le basi che si possono ottenere con qualche corso qua e la! Un conto è saper cercare le cose in una bancadati, un conto è lavorare per progettarla e affinarla e far si che i biologi molecolari possano metterci le mani sopra per ottenere informazioni da utilizzare nei loro esperimenti, cercando di lasciare il tutto il più user-friendly possibile. Molto spesso mi sento dire dai miei amici che hanno continuato il corso di studi in biologia cellulare e molecolare specialistica che non sono un vero biologo perchè lavoro col computer ... beh ci tengo sempre a precisare che se non ci fossero biologi come noi, con la passione per l'ambito informatico, loro stessi non potrebbero portare avanti il lavoro di laboratorio . Tutto qui..
saluti Valerio |
------------------------ O_o Valerio Bianchi o_O |
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