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I tumori al seno cambiano con l'avanzare della malattia

Seno


Le cure normalmente vengono scelte da una biopsia iniziale, ma lo stato di estrogeno e progesterone cambia con l'evolversi del tumore rendendole poco adatte

Ricercatori svedesi hanno fatto una nuova scoperta che mette in dubbio il modo in cui i medici decidono sulle cure per i malati di cancro al seno.

Normalmente la decisione sulla cura più efficace per la paziente viene fatta sulla base di una biopsia del tumore iniziale, questo nuovo studio mostra, però, che in effetti i tumori al seno cambiano il loro stato ormonale durante il corso della malattia. I ricercatori ritengono che i medici, con i risultati di una biopsia più precisa dopo una ricaduta, possono consigliare cure individuali più mirate.

Facendo dei test sullo stato di estrogeno (ER) e progesterone (PR), gli scienziati possono vedere se uno o entrambi questi ormoni stanno facendo crescere il cancro. Un cancro positivo all'ormone può essere curato con farmaci soppressivi dell'ormone, mentre un cancro negativo all'ormone potrebbe rispondere ad altri tipi di cure. Le pazienti negative all'ormone sono normalmente sottoposte a test per il recettore fattore di crescita epidermico umano 2 (HER2). Se questo test è positivo, viene normalmente data una cura come l'Herceptin.

Quindi se questi fattori cambiano durante il decorso della malattia, le cure prescritte all'inizio potrebbero non essere più efficaci col passare del tempo.

"Il nostro studio dimostra l'instabilità del tumore nei marcatori usati clinicamente durante l'evolversi del tumore. Abbiamo visto, per esempio, che una paziente di cancro al seno su tre cambia lo stato del recettore ormone ER o PR e il 15% delle pazienti cambia lo stato dell'HER2 durante il decorso della malattia," commenta il ricercatore principale Linda Lindström, del Karolinska Institutet in Svezia.

Linda Lindström sta presentando i risultati dello studio, il primo studio importante che esamina i cambiamenti dei tumori in malate di cancro al seno con diverse ricadute, al Congresso europeo multidisciplinare sul cancro 2011 a Stoccolma, Svezia, che è cominciato il 23 settembre e si concluderà il 27 settembre ed è organizzato dall'Organizzazione europea del cancro (ECCO).

Lo studio si basa su un'analisi di pazienti di cancro al seno nel distretto sanitario di Stoccolma che hanno avuto una recidiva della malattia tra il 1 gennaio 1997 e il 31 dicembre 2007.

I risultati mostrano che il 33,6% delle pazienti presentava cambiamenti dello stato del tumore tra i diversi siti della recidiva (locale, locoregionale e metastasi) mentre il 36,1% delle pazienti erano stabili positive all'ER e il 30,3% erano stabili negative all'ER.
Il sedici per cento delle pazienti erano passate da positive all'ER a negative durante il corso della malattia, il 12,6% erano passate da negative a positive e il 5% erano passate più volte dall'uno all'altro stato durante tutta l'evoluzione del tumore.

Nel gruppo di positive al PR, il 30,2% delle pazienti avevano cambiato lo stato del loro recettore ormone e la maggior parte era passata da positiva a negativa.

"Finora pensavamo che questi marcatori predittivi rimanessero stabili nel corso del cancro, ma adesso è evidente che questi marcatori del cancro al seno, usati per decidere la migliore cura per la paziente, cambiano man mano che il tumore progredisce e questo influenza in modo significativo il modo in cui esse rispondono a particolari terapie. Questo ha implicazioni importanti per la futura gestione della malattia," dice la dott.ssa Lindström.

Concludendo che fare biopsie regolari nei pazienti con recidive è fondamentale per assicurarsi che ricevano le cure più adatte, il team adesso spera che i risultati ottenuti spingeranno la ricerca su altri tipi di cancro visto che hanno il sospetto che quello che hanno osservato in questo studio potrebbe applicarsi ad altri tipi di cancro.

"Crediamo che l'instabilità del tumore potrebbe essere dovuta a diversi fattori, per esempio la scelta della terapia e altre caratteristiche dell'ospite (paziente) e che alcuni comportamenti innati dei tumori potrebbero essere condivisi da altri tipi di tumori. È un settore promettente della ricerca con importanti implicazioni per la gestione dei pazienti," dice la dott.ssa Lindström.

L'organizzazione europea del cancro rappresenta professionisti nel campo dell'oncologia e si confronta proattivamente con i politici per assicurare che le questioni di oncologia siano in cima all'agenda dei governi.

Fonte: Cordis (29/09/2011)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag: seno, HER2, Herceptin, estrogeno, progesterone, biopsia
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