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La Scienza Italiana dopo il Referendum

Tempo fa in rete, pubblicai l’articolo “Cellule Staminali: quali prospettive?”, dossier che riassumeva in breve tutti gli sviluppi che le scienze biologiche hanno compiuto in questo periodo in campo di staminali, e le varie tecniche di fecondazione assistita che fino ad ora si è cercato di praticare.
Il lettore può rendersi conto che l’autore si è nettamente schierato per il SI, per la ricerca sulle cellule staminali embrionali e germinali; oltretutto lo stesso articolo è stato successivamente pubblicato in forma modificata sulla rivista ufficiale dell’associazione “I giovani e le scienze” e rinominato “…per la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali”.
Nel presente elaborato però, redatto e scritto in un momento poco felice, vuole riassumere un sunto di quello che è accaduto in questo periodo con il referendum, prendere in considerazione alcune prospettive che riguardano non solo il tema in questione ma tutta la scienza italiana.

In questi giorni dopo aver lavorato tanto ed essermi congedato nelle ferie dalla professione di insegnante, ho steso queste righe mentre amici e altri colleghi sicuramente erano al mare a prendere un pizzico di tintarella…ma non badiamo a spese!
Ho ricevuto in regalo, nel fine settimana, il libro di Angelo Vescovi “La cura che viene da dentro”, me lo ha regalato una mia collaboratrice del laboratorio di genetica dell’Università di Lecce, e proprio la lettura di quel testo mi ha spinto di scrivere questo piccolo saggio.
Il libro appena citato è un breve ma significativo riassunto sullo stato dell’arte riguardo la ricerca sulle cellule staminali somatiche e il significato di parere sulla vita che l’autore descrive approfonditamente.
Se ricordiamo, Angelo Vescovi, nel periodo pre – elettorale si è schierato tra gli astensionisti, e insieme a nomi come Edoardo Boncinelli e Elena Cattaneo, è uno dei più preparati scienziati in materia, ma le dichiarazioni espresse sul libro sono molto di gran lunga più caute di quelle lette sui giornali. Lode sicuramente da fare all’autore del libro poiché sta sfornando pubblicazioni di eccellenti scoperte fra cui quella della causa del glioblastoma multiforme.
Quando iniziò il periodo pre – referendum fui contattato da differenti organizzazioni e partiti politici perché io tenessi delle conferenze sul tema in modo da chiarire quali erano i punti del referendum, il perché bisognava andare a votare, ma soprattutto quali erano le ragioni per mettersi dalla parte della gente che soffre il male della malattia genetica o il problema dell’infertilità nella coppia.
Il referendum ha dato esito finale negativo, di conseguenza non è stato il miglior modo per protestare alla legge n° 40, questa sconfitta si annusava già giorni prima della comunicazione delle date dei referendum, poiché quando vidi che la chiesa cattolica con i vari comitati per l’astensione hanno fondato il Comitato Nazionale “Scienza e Vita”, mi sono detto quelli che andranno con il SI saranno riconosciuti come “Terrore e Morte”.
Quando il governo ha varato la legge n°40 non ha contattato il comitato nazionale di bioetica e ne la commissione nazionale di biosicurezza in materia di biotecnologie, non ha ascoltato tutti i pareri dei differenti scienziati che si occupano della materia, ma allora c’è da chiedersi, ci ha consigliato il governo? La risposta è semplice: la chiesa cattolica.
In quale mente di un parlamentare di centrodestra, vi era l’idea che il biologo, il medico ma soprattutto il paziente doveva essere consultato prima di fare una legge che doveva mettere ordine ad un far west che non è mai esistito?
Prima del varo mancava una legge, è vero, ma nel nostro paese c’è stata sempre la salvaguardia dell’etica deontologica e della tutela della salute; casomai adesso sussiste il problema che una donna deve per forza impiantarsi tre embrioni con corrispettivo trattamento fisiologico che può arrecare dei danni alla salute stessa e dare problemi addirittura di depressione.
Ritornando al fattore referendario, una buona alternativa sarebbe stata il colloquio tra la parte del SI e quella del NO, un bel comitato nazionale sulla biosicurezza ed etica in materia di biotecnologie sulla legge 40, e di nomi da includere ve ne sarebbero stati tanti: Vescovi, Boncinelli, Cattaneo, Levi Montalcini, Novelli, Dalla Piccola per citarne solo alcuni.
Dato che la politica si è fatta aspra sin dall’inizio il referendum è stato l’unico mezzo possibile per abrogare parzialmente la legge. Se andassimo a ritroso ricordo quando i radicali raccoglievano firme nelle piazze, già da allora la chiesa cattolica si schierava dicendo “questa abrogazione non sa da fare”, quindi il movimento cattolico a mio parere è stato l’unico negativo intermediario tra gli scienziati poiché chi era cattolico era un astensionista e militava per la scienza e la vita, ed uno che votava SI era un nazista, che bel confronto!
Questa legge è giusta ed etica dicevano i cardinali e preti, io vorrei porre a loro una domanda: da quando in qua i preti sono interessati ai problemi di coppia, oppure sanno come si fa un bambino quando c’è di mezzo la sterilità? Chi ha diritto di decidere sulla salute del proprio figlio, il genitore o una legge che impone una morale?
Il Cardinal Ruini in questi giorni ha rilasciato una dichiarazione a mio parere scandalosa: “il SI ha perso, siamo contro l’aborto ma la legge che lo permette non è in pericolo….non preoccupatevi!”




I MOMENTI SIGNIFICATIVI.

Era febbraio quando fui invitato per la prima volta nell’anno, come relatore in una conferenza intitolata “L’utilizzazione delle cellule staminali nella cura delle malattie”. In quell’appuntamento tenuto presso la sede del circolo “Galileo Galilei” affrontai un discorso trattante lo stato dell’arte in campo di ricerca e cura sulle cellule staminali, in particolare di quelle adulte, le cellule che hanno goduto di maggiore attenzione rispetto alle embrionali.
Introdussi il discorso su cosa fosse una cellula, un tessuto e un organo, cosa complessa da fare poiché si era di fronte ad un pubblico formato per la maggior parte da individui non esperti in materia. Fatto questo parlai di cellule staminali e delle applicazioni che con queste si è raggiunto. Essenzialmente parlai di staminali somatiche ed i nomi che pervenivano erano sempre quelli di Angelo Vescovi ed Elena Cattaneo. L’unica pubblicazione che avevo in mano, rigurante le embrionali, risaliva al 2004 e parlava di topi ai quali era stato trapiantato un rene coltivato a partire da cellule staminali embrionali. Elena Cattaneo grazie all’utilizzo di staminali adulte ha scoperto la causa della Corea di Hunginthon, gravissima patologia neurodegenerativa ancora incurabile. Altrettanto, come già citato precedentemente il prof. Vescovi ha identificato la causa del più maligno dei tumori cerebrali: il glioblastoma multiforme. Da questi dati c’è da chiedersi “….se dovessimo scegliere tra cellule staminali adulte o embrionali cosa decideremmo di utilizzare?”, io risponderei “Entrambe poiché in scienza l’utilizzazione di un campione non esclude mai quello di un altro, sarebbe come fare il tifo per un oggetto che utilizziamo per qualsiasi azione nella giornata”.
Durante il corso dell’anno ho ascoltato comunicati, raccolto articoli da quotidiani, riviste, internet, si può dire che sia divenuto un vero opinionista, secondo me era l’unica cosa da fare dato che volevo avere la massima padronanza sull’argomento.
Durante il mese di maggio ricevetti un invito da parte del segretario della S.G. di Carmiano (Le) Paola Vergine per relazionare in una conferenza che doveva chiarire quali fossero le ragioni per andare a votare, i perché ed i punti contraddittori di questa negativa legge. La relazione andò molto bene e le domande furono varie, molte di spicco tipico fondamentalista e altre di interesse medico.
Fu una bellissima serata poiché ritengo di aver divulgato con chiarezza la problematica principale riguardante il tema cellula staminale somatica ed embrionale, e inoltre ho conosciuto una sacco di bei amici, la bella amicizia è una dei migliori farmaci naturali per curare i malesseri interiori!
Passò poco tempo che fui invitato presso Calmiera (Le) per relazionare analogamente in un’atra conferenza, fui invitato da Alessandra Dell’Anna Peccarisi e da un comitato che si era formato per difendere le ragioni del SI. Oltre a me, come relatore era presente il Dott. Dambrogio, ginecologo di fama internazionale, il suo intervento fu molto bello, in sintesi espresse le ragioni scientifiche per andare a votare ma citò appunto le controversie non solo della legge, ma anche delle dichiarazioni di alcuni scienziati che sostenevano l’astenzione.
Io come nella relazione dei precedenti giorni trattai un sunto di quello che avevo avvertito nella “stagione di voci” ma soprattutto cercai di tradurre i quesiti per qui bisognava votare, tutto con l’aiuto di qualche simpatica battuta che non fa mai male, per la serie…….ridete e sarete sani!
Penso che il mio messaggio sia stato recepito ma l’intervento più importante venne dal pubblico, quando un uomo si alzò ed espresse la propria volontà a voler intervenire.
Accompagnava una donna, sia moglie, codesta seduta purtroppo su di una sedia a rotelle impossibilitata a muoversi e camminare a causa di un malanno cerebrale.
L’uomo raccontò a noi e al pubblico, che la sua signora era entrata, dopo essere stata colpita dal malanno, in una pratica sperimentale basata sull’utilizzo di cellule staminali embrionali, questo ancor prima che la legge fosse stata varata. Dopo il varo a questa donna gli è stata tolta la speranza di avere una cura o una vita migliore, alle volte avere una speranza in più può aiutare il paziente a reagire, una legge invece impone moralmente che questa donna non può avere la cosiddetta “carezza per guarire”.
Terminata la conferenza la prima cosa che mi venne in mente da fare era di dare una carezza a quella donna, così feci e devo dire fu molto commuovente.
Giorni dopo ancora fui contattato dalla segretaria provinciale dell’ARCI, Anna Caputo per relazionare in piazza presso Trepuzzi (Le) in una conferenza analoga. Intervennero diverse figure professionali come avvocati, medici di base, ginecologi e io ero in veste di divulgatore scientifico.
In questi giorni, una mia cara amica e ricercatrice mi ha regalato, come già detto prima, il libro di Angelo Vescovi “La cura che viene da dentro”, ella molto cattolica è stata sin dall’inizio schierata per l’astenzione, ma a differenza di tutti gli altri è stata sempre disposta a parlare e ad avere un bellissimo dibattito scientifico, così ci siamo scambianti la cultura necessaria per avere le idee completamente chiare, così adesso bisogna fare. Anche se il referendum ha perso, resta il malcontento di tanti uomini di scienza e di tanti malati e donne sterili. Bisogna aprire il dialogo tra il SI ed il NO, poiché se l’embrione a livello mondiale dovesse essere riconosciuto come individuo, non sarò contento ma accetterò da scienziato e da amante della democrazia questa decisione, il problema non è solo questo, la legge 40 ha fatto diminuire già le gravidanze e ha portato problemi sanitari nei pazienti, specialmente donne, che vanno a curarsi nei centri di infertilità, posso testimoniare questo.
Si costituisca una tavola rotonda e la scienza italiana inizi ad avere un dialogo. Tutto qui.

Stefano Spagnulo



Vorrei ringraziare innanzitutto cinque persone che in questo periodo molto difficile mi hanno dato la forza per continuare a lavorare: Andrea Mazzotta, Sabrina Romano, Paola Greco, Paola Tafuro e Antonio Ursino. Ringrazio inoltre la Prof.ssa Bozzetti, Franco Cairo, Marcello Guido e tutto il dipartimento di genetica e igiene dell’università di Lecce, Paola Vergine e tutta la SG di Carmiano (Le), Alessandra dell’Anna Peccarisi e il comitato per il SI di Calmiera (Le), Anna Caputo e tutta l’Associazione “I giovani e le scienze”.
Ma in particolare questo lavoro lo vorrei dedicare al mio Papà.



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