L'H5N1 colpisce ancora
Il virus dell’H5N1 nei volatili selvatici e domestici in Europa: permane lo stato di allerta verso una costante minaccia per la sanità pubblica
Sin dalla comparsa, nell’inverno 2005-2006 alla frontiera dell’Unione europea, del virus dell’influenza aviaria A/H5N1, che ha provocato casi umani in Turchia, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha prodotto documenti sulla valutazione dei rischi per la salute pubblica connessi al virus A/H5N1 e una guida su come proteggere i soggetti potenzialmente esposti al virus [1].
Negli ultimi tre anni, anche l’Ue ha compiuto sforzi notevoli per il miglioramento della protezione del pollame domestico dall’infezione da virus A/H5N1, tra cui il rafforzamento delle misure di biosicurezza intorno ai volatili domestici e l’incremento delle attività di sorveglianza veterinaria tra le popolazioni di uccelli (selvatici e domestici), allo scopo di fornire un allarme tempestivo della presenza del virus
Federico Cesareo
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