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Diabete mellito

Il diabete mellito è una sindrome nella quale si evidenzia una incapacità dei tessuti a utilizzare il glucosio ai fini energetici o per costruire riserve glicogeniche:

Diabete pancreatico è dovuto alla assoluta mancanza d'insulina; il pancreas è stato chirurgicamente asportato o appare distrutto da una pancreatite acuta emorraggica o da cancro, oppure profondamente danneggiato da una parotite epidermica, da una emocromatosi, da una pancreatite cronica.

Le isole sono sostituite da tessuto fibroso, ma è necessaria una loro distruzione pari all'85% perche' si realizzi la malattia.

Ma a prescindere come direbbe Totò, da questi quadri distruttivi, nella maggior parte dei casi di diabete pancreatico devono essere considerati:

1) aspetto genetico:la malattia ha un' eredità polifattoriale, ma il suo carattere dominante sembra correlato ad un particolare assetto del sistema maggiore dell'istocompatibilità.


Il rischio di un diabete di tipo I sembra infatti condizionato da due differentiassetti dell' HLA

>A1,B8-B12,DW3,DEW3, che si manifestano anche in pazienti con patologie autoimmuni organo specifiche, di cui fatto studio da me due anni fà.

A2,B15-B40, CW3, DW4,DEW4.

2) Aspetto infettivo: la malattia fà seguito talvolta ad infezioni da virus dotati di tropismo insulare ( parotite epidermica, rosolia, coxackiosi, )ed è molto più frequente di quanto si pensi.

Il solo aspetto genetico e la sola infezione virale non sono in grado che raramente di determinare la distruzione delle isolein soggetti geneticamente predisposti.

Questo diabete insulino-dipendente è stato definito come diabete di tipo I ed è caratterizzato dalla presenza in circolo di anticorpi-insule; tende alla consumazione ed alla acidochetosi e la insulina plasmatica.

Il diabete non pancreatico può essere dovuto ad accesso di sostanze ad effetto controinsulare ( diabete degli acromegalici. degli ipertiroidei)o a condizioni non conosciute che agiscono in senso antagonista all'insulina.

Questo diabete insulino-indipendente è stato definito come diabete di tipo II ed è caratterizzato dall'assenza di anticorpi anti-insulinaed è stato attribuito ad una riduzione numerica dei recettori cellulari per l'insulina.L'insulina plasmatica presenta valori superiori alla norma quasi che le isole di Langherans fossero in atteggiamento reattivo manifestando obesità.

Dall'anemia emergono eccesso ponderale alla nascita, ingiustificati periodi d'ingrassamento nell'infanzia, pluriparietà con tendenza a partorire feti-macrosomi spesso con disturbi neonatali.

Il diabete in questo caso resta latente e la sindrome diabetica conclamata può esplodere improvvisamente dopo stress fisici, o psichici, dopo malattie infettive o abusi alimentari.Quindi anche l'obesità e la gravidanza possono far affiorire un diabete latente.

Clinica:

la sintomatologia del diabete mellito è condizionata dal difetto di utilizzazione del glucosio e si articola nei seguenti sintomi e segni:

-Iperglicemia variabile secondo la gravità della malattia da 120 a 350 mg%, dovuta a difetto nella utilizzazione cellulare del glucosio.

-Glicosuria: fino a 20-30 gr al giorno, che si manifesta quando la concentrazione del glucosio nel sangue supera la soglia renale( 160-180 mg%

-Poliuria fino a tre litri e oltre nelle 24 ore con urine ad alto peso specifico (+ di 1030), perche' il glucosio è osmoticamente attivo e trascina con se' forti quantità d'acqua.

-Polidipsia condizionata dalla poliuria e dalla conseguente disidratazione

Flogosi genitali esterne e prurito vulvare dovuta alla pullumazione di germi favoriti dalla glicosuria.

-Polifagia perche' la forte perdita di glucosio per via renale sottrae notevoli quantità di combustibile al metabolismio generale e perche' il glucosio convenzionato non è utilizzato.

-Deperimento nonostante la polifagia per la utilizzazione dei lipidi e dei prodotti ai fini metabolici; scompariranno i depositi adiposi e le masse muscolari diventeranno ipotrofiche.

-Astenia e perdita della memoria,debolezza sessuale, amenorrea per compromissione del metabolismo intermedio con insufficiente disponibilità dei radicali fosforici ad alta energia.

-Facilità ai processi setticie suppurativi(foruncolosi, impetigine)e a malattie infettive come tubercolosi che nel diabete prende forma in maniera pericolosa.

-Iperlipemia per aumento dei trigliceridi e del colesterolo che nei diabetici di lunga data si può accompagnare a steatosi epatiche, ed è un fattore organizzante l'aterosclerosi.

-Il diabete giovanile è generalmente più grave : si tratta di un diabete pancreatico consuntivo che si complicano in acidi-chetonici.

Diabete dell'età matura è generalmente meglio tollerata e si accompagna ad obesità e migliora con la perdita di peso.

Terapia: Il trattamento del diabete mellito richiede rigidi provvedimenti dietetici e medicamentosi

-La dieta in grado di controllare per se' il diabete dovrà essere proporzionata all'età ed all'attività fisica.

al mattino: 50gr di pane e 200 gr di latte

a colazione: 50 gr di pasta o riso ; 50 gr di pane; 150 gr di carne magra con 200 gr di verdure e 50 gr di patate

a cena; 30 gr di pane, 100 gr di formaggi o uova sode, e 200 gr di verdura ed 1 mela.

Non più di 10 gr. di olio di oliva per condire.

Nei casi gravi bisogna ridurre il pane.

Da far svolgere :

-terapia medicamentosa: le sulfaniluree che costituiscono la base per diabete dell'età adulta o anziana.

Importante la fenformina.

Vantaggi notevoli sono stati ottenuti con microinflussi che erogano l'insulina 24 ore su 24 consentendo erogazioni programmate alle ore dei pasti.

Dosaggio di emoglobina-glicosidata (HbA1c) consente il controllo della glicemia media delle 6-8 settimane precedenti. Il legame stabile di Hb con il glucosio accerta miglioramenti.


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