OGM: una soluzione contro la fame nel mondo?
Frequentavo la scuola media superiore quando assistetti per la prima volta ad una conferenza riguardante gli OGM, era intitolata "le moderne biotecnologie per un'agricoltura eco-compatibile", non ero a conoscenza delle potenzialità dell'ingegneria genetica fino a quando il relatore iniziò a parlare della manipolazione di batteri e piante. Fino a quel momento c'ero, ma quando introdusse il discorso riguardante le tecnologie ricombinanti a me parve tutto magia. E' paradossale il fatto che la manipolazione genetica sui vegetali sia stata concepita come tecnica pro-ambiente ed oggi gran parte delle persone che si dicono ambientaliste ne vadano contro.
Fino ad oggi ho ricercato e studiato approfonditamente il fenomeno OGM e posso annunciare la mia convinzione che effettivamente possono dare la possibilità sia in termini qualitativi sia quantitativi al miglioramento dell'alimento vegetale. Ho approfondito fino ad oggi quest'aspetto e fondamentalmente non ho cambiato mai opinione. Nei tempi del mio diploma, cinque anni fa, iniziò la battaglia tra gli ambientalisti e la scienza.
Gli scienziati, sicuri di uno sviluppo scientifico senza riguardi, non hanno dato nessuna risposta alle critiche. Oggi la cosa è cambiata poiché gli scienziati sono scesi in piazza a protestare contro un sistema che oggi danneggia il ricercatore e lo scienziato. Già c'è poca ricerca poiché il governo non tutela la scienza, poi ci si mette anche l'idealismo oscurantista a fare da incriminante verso una biotecnologia che non ha dato mai ragione di disastri, epidemie e problemi irrisolvibili.
La tecnica per fare un OGM è stata concepita circa quindici anni fa, e il motivo che ha portato alla creazione delle piante transgeniche è lungo da spiegare.
Esistono in natura degli insetti parassiti delle piante come la Dorifora della patata, la Tignola e la Piralide del Mais; insetti che in gruppi numerosi d'individui portano allo sterminio d'intere colture. La Dorifora attacca la patata sia allo stato giovanile come larva, che allo stadio d'adulto mangiando le foglie della piante ed impedendo così la fotosintesi clorofilliana. La pianta è destinata alla morte. Solo due esemplari di Dorifora della patata riescono a mangiare una pianta intera, figuriamoci quando milioni d'individui attaccano una coltura cosa potrebbe succedere, si ha un danno economico non indifferente. Lo stesso succede per gli altri insetti sopra citati: la Piralide attacca il mais in campo aperto e la tignola mangia le scorte nei magazzini; quante volte c'è capitato di trovare nella farina delle larve di lepidotteri? Effettivamente quelle sono larve di Tignole prima ovideposte dall'adulto dell'insetto che si trovava nello stabilimento di raccolta delle scorte. Anche questi sono insetti difficili da monitorare poiché l'agricoltore dovrebbe somministrare alla coltura fitofarmaci, che solo se dati in grandi quantità non biodegradabili, portano alla sconfitta definitiva del parassita.
Come voi sapete, il consumatore può scegliere un agricoltura tradizionale e chimica oppure quella biologica che esclude l'utilizzo di fitofarmaci. Nell'agricoltura biologica si utilizzano degli antagonisti naturali presenti nell'ambiente qualora questi ci fossero. Di fatto, esiste un batterio chiamato Bacillus thuringensis che è utilizzato in agricoltura biologica, vive nel terreno e applica un azione insetticida naturale contro gli insetti, è innocuo per i mammiferi e vertebrati in genere.
Gli scienziati si sono sempre chiesto cosa ci sia di tanto interessante ed insetticida in questo batterio e la risposta sta nei geni e quindi nel DNA.
Il DNA è una sequenza di lettere che si comporta come un codice per la codifica, trascrizione e traduzione di triplette di basi azotate in amminoacidi, i componenti strutturali delle proteine. Ogni proteina nel nostro corpo come nel sistema biochimico di qualsiasi organismo ha un destino e funzione sua.
Ritornando al Batterio, questo possiede una coppia di geni che codificano per la trascrizione e per la traduzione di una proteina che funge da insetticida naturale per gli insetti.
Gli scienziati hanno ipotizzato, se portassimo questa coppia di geni nelle piante, avremmo vegetali immuni all'attacco d'insetti parassiti? La risposta la hanno avuta quando tramite un altro batterio hanno trasportato i geni interessanti nelle cellule vegetali. Le piante si sono coltivate prima in laboratorio, poi coltivate in campo aperto e si è visto che erano immuni all'attacco di parassiti.
Analizzate voi il metodo, non abbiamo concimato e somministrato con dei prodotti chimici e la pianta è cresciuta naturalmente. Quindi in termini di qualità e quantità abbiamo guadagnato prodotto che era destinato ad essere perduto con un'agricoltura tradizionale.
Uno dei laboratori nel mondo dove si è sviluppata questa tecnica è stato il Max Planck Institute, dove attualmente un nostro connazionale, Francesco Salamini, lavora per la sperimentazione delle piante geneticamente modificate.
Successivamente dopo quest'invenzione biotecnologica se ne sono fatte delle altre. In qualche modo si era capito che la pianta poteva essere modificata per farle produrre qualsiasi sostanza desiderata. Tre anni fa lessi che da piante di tabacco si riescono ad avere delle proteine utili per la differenziazione delle cellule nel sangue, come? Introducendo i geni umani, inerenti a questa funzione, nelle cellule di tabacco si hanno proteine utili ed indispensabili qualora il nostro organismo non riuscisse a sintetizzarle. Altra invenzione che può farvi sicuramente scaturire curiosità o dubbi è quella delle piante geneticamente modificate, Arabidopsis taliana, per il rilevamento delle mine anti-uomo. Queste piantine alla presenza delle bombe si colorano di rosso in modo da essere localizzate. Oppure le Banane contro l'antrace; qui entriamo in un altro campo di OGM, quello dei vaccini alimentari. Oggi si possono utilizzare gli alimenti per vaccinarsi.
Penso che il lettore potrà rendersi quindi conto di cosa siano gli OGM, si capisca che mi sono attenuto solo a ciò che è strettamente scientifico cioè uscito da dati sperimentali.
La situazione mondiale riguardo agli organismi geneticamente modificati è divisa tra America, Europa, Paesi Asiatici e per non escludere, l'Africa.
Analizziamoli uno per uno e osserviamo il loro stato decisionale riguardo agli organismi geneticamente modificati.
Gli Stati Uniti d'America e il Canada si sono schierati a favore riguardo a queste nuove invenzioni poiché si è visto e concepito il guadagno sia dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Altro fatto è che gli americani tutelano in modo equilibrato la ricerca pubblica e privata sia come fondi che a livello burocratico. In poche parole la ricerca scientifica non da retta a timori e paure da parti politiche estreme oscurantiste, come invece succede in Italia, ma gli scienziati sono trattati come tali, e non sono danneggiati da nessun punto di vista. Quest'ultima mia affermazione la possiamo ritrovare nelle dichiarazioni del Premio Nobel Rita Levi Montalcini che definisce l'America come un paradiso per la ricerca scientifica. Il mercato viene ad essere il frutto di una stretta collaborazione tra pubblico e privato. La ricerca pubblica si occupa della ricerca di base e quella privata di diffondere i dati sperimentali nel possibile proficuo economico.
Altri che coltivano OGM sono gli asiatici; anche qui si è impostata una politica prevalentemente sul risparmio in termini di qualità che porta ad un guadagno in termini quantitativi.
Arriviamo su un tasto dolente: l'Europa. Gli europei hanno adottato il principio di precauzione, in poche parole fino a quando non si saprà con certezza che gli OGM non fanno male alla salute, non saranno venduti. Questa politica non è stata mai convincente poiché gli OGM si vendono, sono etichettati, il consumatore sa cosa mangia e può stare tranquillo.
Parlando da Italiano e di conseguenza Europeo rimango sconcertato poiché gli unici prodotti che oggi sono controllati con severità sono gli OGM. L'agricoltura biologica non è controllata come una volta e quindi tutti i prodotti possono essere venduti come biologici. L'agricoltura biologica è quel tipo di coltura che dovrebbe escludere l'utilizzo di qualsiasi prodotto chimico di sintesi. Vi posso dire con certezza che nell'agricoltura biologica sono utilizzati prodotti come il Rame, Ferro e sotto forma di sintesi, quindi io non sarei così sicuro quando vado a comprare il prodotto biologico. Con questo non voglio mettere in cattiva luce l'agricoltura biologica, coltivazione sempre da me sostenuta, ma un prodotto biologico come quell'OGM deve essere etichettato e analizzato. Il biologico, sinonimo di sicuro, oggi è etichettato ma non analizzato e quindi tutti i prodotti di questo mondo possiamo definirli biologici sol perché lo dice il contadino di fiducia.
Il principio di precauzione si è trasformato in un odio contro il progresso scientifico, e di questo non si può che colpevolizzare l'idealismo oscurantista estremo che progredisce a colpi di frottole.
Classico esempio è l'ex ministro Alfonso Pecoraio Scanno che dice di non voler provocare con gli OGM un'altra Mucca Pazza. Da questa sua affermazione mi rendo conto che l'ex ministro non conosce né gli OGM e né la BSE. Il lettore faccia una ricerca e si renda conto da cosa sia provocata la sindrome della Mucca Pazza, e si renderà conto che i ministri alle volte sbagliano di grosso.
Ritornando alla situazione Italiana, gli OGM sono poco conosciuti, rispettati e la ricerca è lungi da sentirsi come quell'americana.
L'Italia investe molto in campo delle Biotecnologie in farmacologia, in poche parole dei farmaci creati manipolando geneticamente i batteri. Questo tipo di ricerca è sempre più tutelata e finanziata dalla ricerca privata poiché i governi non finanziano adeguatamente la ricerca scientifica pubblica.
Dato che il privato è finanziato più del pubblico è destino che la ricerca privata vinca su quella pubblica. Di questo il famosissimo popolo di Siattle rivendica come un danno dato dalla Globalizzazione; io però mi pongo una domanda: se un'azienda privata crea un prodotto, per guadagnare dei soldi, non lo deve vendere? Il lettore potrà darmi torto o ragione ma non so che alternativa ci sia. Se poi vogliamo pronunciare un discorso globale possiamo affermare che la ricerca privata ha fatto il suo dovere, quello di vendere i prodotti; la ricerca pubblica ha perso su quella privata perché non è stata tutelata da nessun uomo o partito come a dovere.
Analizzando la situazione dell'Africa sappiamo già cosa dire: gran povertà e fame del resto come in paesi sud - americani.
Ritornando al titolo, a mio parere gli OGM sono gli unici vegetali da poter coltivare in ambienti estremi dove c'è siccità, mancanza di risorse nel terreno e attacchi pesanti di insetti. Sento il bisogno di dire che la fame nel mondo è un problema che si potrebbe risolvere solo con la preventiva distribuzione di beni alimentari e di benessere. L'OGM potrebbe essere una rampa di lancio per l'avvento di un'agricoltura redditizia che invierebbe il paese in difficoltà verso una situazione economica migliore. Il mercato privato si può non tanto contrastare e combattere, ma arrivare con esso in execuo solo finanziando debitamente il mercato pubblico. Se ci pensiamo anche la nostra mania verso i prodotti tipici è un ostacolo per la distribuzione dei beni alimentari nel mondo poiché il "tipico" è sinonimo di "locale"e quindi coltivato secondo tecniche, date tramandate dal luogo, adattate a climi e tempi particolari per la lavorazione. Un'agricoltura di questo tipo non può essere portata nella povertà, l'OGM si.
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