Dolly, storia di una citovita vissuta
L’incontro
Era un giorno qualunque quando la cellula somatica proveniente da una ghiandola mammaria si trovava in un terreno di coltura a riflettere su tutto quello che era accaduto nel suo passato: ciò che aveva vissuto, visto e sentito.
Per lei era un periodo felice, almeno così credeva, poiché si sentiva parte di un progetto molto ambizioso riguardante la biotecnologia cellulare e lo studio delle cellule staminali.
Oramai era una cavia affermata di laboratorio ma tra i tanti ricordi e le vicende vissute, da un po’ di tempo viveva da sola in un terreno nutriente che utilizzava ogni tanto per equilibrare la sua fisiologia.
Nella sua vita naturale, aveva vissuto insieme alle altre cellule, per costituire il tessuto di una ghiandola mammaria di una piccola pecora graziosa: un’altra cavia per esperimenti che si praticavano in un bel laboratorio, dove un signore inglese quasi calvo aveva cercato di clonare Dolly.
Ogni tanto la cellula somatica pensava a Dolly, a questa pecorella di colore bianco, divenuta famosa per essere stato il primo mammifero domestico da allevamento clonato; pensava a tutto quello che era stato fatto per giungere a questo risultato e si domandava: come mai si è arrivati a questi traguardi? Come mai sappiamo tante cose? E soprattutto cosa succederà in futuro?
In parte, a queste domande sapeva già dare una risposta, ma ogni cosa che le passava come pensiero da un organulo all’altro, era incompleta e aveva tanta voglia di sapere tutto quello di cui aveva bisogno. Aveva voglia di comunicare per sapere, e per far questo doveva parlare con qualche altra cellula, o organismo, con cui avrebbe potuto scambiare della biochimica per comunicare e capire.
Il quesito principale che le sorgeva nella centrale - nucleo era “perché?” o meglio “qual è il fine della tecnica della clonazione riproduttiva?”, in altre parole “perché si clona un organismo intero partendo dalla riproduzione di una sola cellula?”
Passavano i giorni e tutto era come prima; la cellula somatica viaggiava da una parte all’altra della piastra contenente il brodo di coltura, e pensava sempre a queste cose.
Vedeva i ricercatori che lavoravano e progettavano altri esperimenti dopo la clonazione di Dolly, cercava di ascoltarli e tutto le sembrava magico.
Ricordava quando era stata prelevata da una pecora, che era il clone di Dolly, e trasferita in quest’ambiente godibile e tutto gratis.
Quello che le mancava era la comunicazione, aveva voglia di parlare, e non le importava di cosa, ma voleva compagnia.
Ascoltando un giorno gli scienziati capì che volevano ripetere l’esperimento di Dolly e volevano utilizzare il “campione cellulare della piastra numero sette”.
La piccola cellula cercò di osservare il numero della sua piastra, e dopo giri e osservazioni notò che il numero della piastra dove lei viveva era proprio il 7.
Ebbe paura poiché in parte aveva conosciuto cosa era stato fatto alle altre cellule per clonare la pecora, però era pronta a sopportare tutti gli eventi dell’esperimento, e questo per vari motivi: una buona dose di coraggio prima di un’ avventura, qualunque essa sia, fa bene; voleva conoscere, e poi si era stufata di vivere in quella monotonia.
Ascoltava ancora i ricercatori per tenersi al corrente di ciò che stava per avvenire, non capiva molto ma riuscì a intendere delle parole: “denucleare le cellule uovo del mammifero e inserirle in piastra numero sette”.
Capì che erano parole forti, ma più di tutto s’interessò delle parole “cellula uovo”. Non aveva mai ascoltato questo nome di tipologia di cellula, scaturì in lei curiosità e anche paura poiché come avevano detto i ricercatori questa doveva essere posta nella piastra dove era situata la cellula mammaria, una cellula somatica.
Passarono ore e la cellula somatica aspettava quest’incontro.
Tutto ad un tratto vide un ricercatore avvicinarsi alla piastra con una pipetta, un tubicino di vetro che avvicinò al terreno nutriente. Da qui vide cadere un oggetto di forma tondeggiante e tipicamente trasparente, questo arrivò nel terreno, fece un piccolo rimbalzo e poi restò immobile fino a quando il ricercatore non andò via.
La cellula somatica era nei suoi paraggi, immobile e non ancora pronta per quest’incontro; restò così per molto tempo fino a quando le due cellule non si accorsero contemporaneamente della comune compagnia, che per un motivo di protocollo di laboratorio, si era creata.
CELLULA SOMATICA ciao, come va?
CELLULA UOVO: come vuoi che vada?! Non vedi come mi hanno ridotta? E poi cosa t’importa di me? Fra poco praticheranno su di noi degli esperimenti che nemmeno ti immagini. Ti vedo serena, da questo mi accorgo che non hai subito quello che ho subito io.
CELLULA SOMATICA: era solo un saluto, mi dispiace che tu stia male, io non sono arrabbiata come te ma certamente non sono serena come tu dici, hai ragione: se siamo qui è per qualche esperimento.
CELLULA UOVO: no! Non qualche esperimento, l’esperimento della clonazione riproduttiva di un mammifero, mia cara….
CELLULA SOMATICA: puoi spiegarti meglio?
CELLULA UOVO: certo. Tra poco verremo utilizzate per riprodurre un intero organismo di pecora a partire da noi, da degli esperimenti su di noi.
CELLULA SOMATICA: capisco, oltretutto vedo che sei arrabbiata, scusa, non ti parlo più fino a quando non ti sarai calmata, ci saranno momenti per fare tutto.
CELLULA UOVO: no dai, scusa tu, non c’entri nulla con tutto quello che mi è successo, e poi a dir la verità la tua voglia di socializzare e comunicare mi da quasi sollievo da questa sofferenza, ma perché tutto questo?
CELLULA SOMATICA: tutto questo cosa? Qual è il motivo della tua sofferenza?
CELLULA UOVO: non lo vedi? MI HANNO DENUCLEATA!
CELLULA SOMATICA: è vero, sei senza nucleo, mi dispiace, senza materiale genetico non protrai fare grandi cose, se avessero tolto anche a me il nucleo depositario del DNA, sarei arrabbiata come te.
CELLULA UOVO: almeno c’è qualcuno che mi capisce, guardandoti però vedo che sei differente da me, sei allungata, più grande e ben compartimentata, che tipo di cellula sei?
CELLULA SOMATICA: sono una cellula proveniente dalla ghiandola mammaria della pecora che hanno utilizzato per gli esperimenti della prima clonazione, della storia della scienza, su mammifero, sai cosa è una ghiandola mammaria?
CELLULA UOVO: sinceramente no, dai dimmi tutto!
CELLULA SOMATICA: una ghiandola mammaria, presente comunemente nella mammella, è un insieme di cellule facenti parte del nostro apparato endocrino che ha la funzione di secrezione, cioè quella di produrre delle sostanze che poi serviranno per far qualcosa; nel caso preciso della mammella, essa ha la funzione di produrre latte, che è la sostanza fondamentale per alimentare i piccoli agnellini.
CELLULA UOVO: molto interessante devo dire, e come avviene tutto ciò?
CELLULA SOMATICA: beh, prima di descriverti tutto il processo di secrezione del latte dovrei parlarti di me e di come sono fatta.
CELLULA UOVO: sono tutta organuli!!
CELLULA SOMATICA: dopo la fecondazione di un ovulo con lo spermatozoo, la cellula che ne viene fuori è lo zigote che è il prodotto principale della fecondazione; successivamente questo zigote si divide prima in due, poi in quattro, in sei, in otto e così via fino a formare un embrione, l’insieme di cellule che diverrà in futuro individuo.
CELLULA UOVO: e cosa diventerà dopo?
CELLULA SOMATICA: ad un certo punto di questa divisione cellulare, ha inizio il processo di differenziamento cellulare, nel quale le cellule cambiano forma, prendono una funzione specifica e assumono anche forma e funzione tutti gli organuli cellulari.
CELLULA UOVO: cosa sono gli organuli cellulari?
CELLULA SOMATICA: sono tutti questi corpuscoli che vedi nel mio interno: Nucleo, Reticolo Endoplasmatico, Apparato del Golgi, Mitocondri, che ne pensi?
CELLULA UOVO: a differenza di me sei strutturata diversamente, che funzioni hanno questi organuli cellulari? E in particolare come interagiscono tra loro?
CELLULA SOMATICA: posso farti un esempio, descrivendoti come è sintetizzato il latte.
CELLULA UOVO: ti seguo!
CELLULA SOMATICA: il latte è un secreto che gli uomini utilizzano per alimentarsi, è uno degli alimenti più apprezzati, e si ottiene dalla mungitura regolare, ininterrotta e completa degli animali in buono stato di salute e nutrizione.
CELLULA UOVO: tutto qui? pensavo ad una descrizione più approfondita.
CELLULA SOMATICA: infatti, voglio spiegarti tutto in dettaglio, da quali sostanze è costituito il latte, e come queste sono sintetizzate.
CELLULA UOVO: menomale! Sai….prima che gli scienziati passino all’opera noi dobbiamo stare per un po’ di tempo in coltura, quindi abbiamo del tempo da ammazzare, comunicare mi sembra il modo migliore per farlo. Dai, raccontami tutto e perdonami per l’interruzione.
CELLULA SOMATICA: figurati! Ogni mammifero, cioè organismo dotato di ghiandole mammarie, dopo aver partorito, cioè dato alla vita il proprio nascituro, secerne il latte, e nel mio caso è latte pecorino poiché sono una pecora, se fossi stata una vacca sarebbe stato latte vaccino.
Dopo che noi cellule della ghiandola mammaria riceviamo degli stimoli neuroendocrini, cioè provenienti dal cervello, iniziamo a produrre latte. In particolare, subito dopo la gravidanza, produciamo il colostro, un tipo di latte che al commerciante non interessa per niente, ma è molto importante per il cucciolo, poiché questo è ricco di anticorpi.
CELLULA UOVO: cosa sono gli anticorpi?
CELLULA SOMATICA: sono le cosiddette immunoglobuline, particolari proteine che intervengono in ogni momento in cui un patogeno esterno qualsiasi, agisce nel nostro organismo con l’intento di scatenare una malattia.
CELLULA UOVO: e chi la vince poi?
CELLULA SOMATICA: beh anche se la malattia riesce in qualche modo a manifestarsi, il sistema degli anticorpi soprannominato immunitario, scorge il pericolo e produce una quantità di immunoglobuline necessarie a contrastare la malattia che è in atto.
CELLULA UOVO: ci riesce sempre?
CELLULA SOMATICA: no. Dai ricercatori ho sentito parlare di malattie molto gravi. Durante i loro culturali colloqui, tiravano nomi come AIDS e tumori di origine virale che è difficile tuttora sconfiggere con il nostro sistema immunitario naturale.
CELLULA UOVO: non c’è nessuno che sia guarito dopo essersi ammalato di AIDS?
CELLULA SOMATICA: da quello che ho potuto ascoltare esiste una persona al mondo che è guarita naturalmente dall’attacco del virus dell’AIDS, in ogni modo laboratori di biotecnologie del mondo e di genetica stanno collaborando per costruire un vaccino o delle cure che alleviino o cancellino in futuro la sofferenza e, in casi più gravi, la morte dovuta a queste malattie.
CELLULA UOVO: beh, gran missione quella dello scienziato, lodevole davvero! Dicevi a proposito del latte?
CELLULA SOMATICA: Ah sì, mi ero un po’ lasciata prendere la mano con il fatto delle immunoglobuline; il latte costituisce il primo regalo della madre verso il figlio per contrastare le prime avversità patogeniche che si possono avversare contro il piccolo appena nato. La madre lo allatta con cura e tenerezza attraverso noi e gli dona sicurezza e nutrizione.
CELLULA UOVO: cosa significa nutriente?
CELLULA SOMATICA: il latte è nutriente, è un alimento di alta qualità nutrizionale cioè presenta delle sostanze che servono al nascituro per costruire i propri tessuti, acquistare energia e depositarla come scorta per un futuro bisogno.
CELLULA UOVO: di quali sostanze stai parlando?
CELLULA SOMATICA: di proteine, grassi, carboidrati, sostanze minerali e vitamine.
CELLULA UOVO: e l’acqua?
CELLULA SOMATICA: è vero, c’è anche acqua.
CELLULA UOVO: riesci a produrre tutte queste cose?
CELLULA SOMATICA: lo hai detto tu stessa, sono ricca di organuli cellulari.
CELLULA UOVO: e grazie a loro riesci a fabbricare tutte queste cose?
CELLULA SOMATICA: certo!
CELLULA UOVO: e come fai?
CELLULA SOMATICA: posso portarti l’esempio della sintesi dei globuli di grasso, cioè le goccioline di grassi che si formano nelle cellule per poi essere trasportate all’esterno, noi cellule delle ghiandole mammarie in particolare riusciamo a costruire la membrana del globulo, la superficie esterna che custodirà tutte le sostanze come i trigliceridi, prodotti invece nell’interno delle cellule dell’alveolo mammario.
Per fare questo collaborano differenti organuli cellulari. Alla fine questa goccia sarà trasportata fuori di me e servirà a comporre il latte.
CELLULA UOVO: ma tutte le sostanze sono sintetizzate in modo identico a quello appena descritto?
CELLULA SOMATICA: no! Ogni sostanza presente, ha un suo processo chimico e biologico per essere costruita, certamente ci serviamo anche degli aiuti dall’esterno per sintetizzare sostanze che serviranno a nutrire.
CELLULA UOVO: per esempio, per quanto riguarda i carboidrati, com’è la storia?
CELLULA SOMATICA: i carboidrati sono gli zuccheri, e lo zucchero più importante nel latte è il lattosio.
CELLULA UOVO: cos’è il lattosio? O meglio da cosa è costituito questo complesso zucchero?
CELLULA SOMATICA: brava, hai detto proprio bene, in natura noi formiamo zuccheri semplici e complessi, facendoti l’esempio del lattosio questo è costituito da due zuccheri semplici quali glucosio e galattosio che si uniscono tra loro tramite legame glucosidico, e costituiscono uno zucchero complesso.
CELLULA UOVO: e come è sintetizzato?
CELLULA SOMATICA: la sintesi del lattosio avviene dentro di me, mentre il glucosio lo prendo dal sangue dopo che una parte di questo lo ha anche trasformato in galattosio. Per far avvenire l’unione tra glucosio e galattosio intervengono gli enzimi.
CELLULA UOVO: cosa sono gli enzimi?
CELLULA SOMATICA: sono catalizzatori di reazioni chimiche in ambiente biologico. Senza di essi le reazioni avverrebbero molto lentamente con un gran consumo di energia, quindi grazie agli enzimi noi cellule sfruttiamo il fattore velocità per consumare meno energia possibile.
CELLULA UOVO: e per quanto riguarda il lattosio?
CELLULA SOMATICA: interviene la galattosil-transferasi che ha il compito di catalizzare l’attacco del galattosio al glucosio.
CELLULA UOVO: molto interessante, e per quanto riguarda vitamine e proteine?
CELLULA SOMATICA: queste sono sostanze di differente natura e origine, che però hanno un compito nutrizionale molto importante: molte di esse sono sostanze indispensabili alla crescita, all’integrità strutturale di noi cellule affinchè i processi metabolici si svolgano in modo regolare. Molte di esse fungono da antiossidanti, prevengono il deposito di grassi pesanti nel sangue che possono portare a dei problemi patologici.
CELLULA UOVO: e le proteine?
CELLULA SOMATICA: sono le sostanze più importanti in assoluto, poiché svolgono le fondamentali funzioni del nostro organismo.
CELLULA UOVO: cosa faranno di più importante rispetto alle altre?
CELLULA SOMATICA: per farti degli esempi, modulano l’espressione del nostro DNA nella sua duplicazione, trascrizione e traduzione, sono gli enzimi che prima abbiamo menzionato e quindi regolano anche il metabolismo.
CELLULA UOVO: e in particolare, tu che tipo di proteine sintetizzi?
CELLULA SOMATICA: beh nel latte ci sono differenti tipi di proteine. Quella più predominante è la caseina, che costituisce l’80% delle proteine totali. Il restante 20% sono le proteine che rientrano nella costituzione di una sostanza chiamata siero.
CELLULA UOVO: e come le sintetizzi?
CELLULA SOMATICA: tutto parte dai geni, cioè da alcuni tratti del nostro DNA che sono prima trascritti a livello del nucleo, producendo un filamento che si chiama RNA messaggero.
Questo fuoriesce dal nucleo, e attraverso la traduzione che avviene in questi organuli, i ribosomi, si formano le proteine. Queste poi nel metabolismo saranno elaborate e processate per essere biologicamente attive per tutte le funzioni di cui ti ho parlato prima.
CELLULA UOVO: è molto interessante tutto ciò. Io invece non ho nulla da raccontarti, non sono così sviluppata e non ho tutti questi compiti, o perlomeno gli avrei avuti se non mi avessero appena denucleata senza nemmeno essere fecondata.
CELLULA SOMATICA: ma fammi capire, te sei stata privata del tuo nucleo invece di indurti a incontrarti con uno spermatozoo?
CELLULA UOVO: sì.
CELLULA SOMATICA: e quindi non sei andata incontro a segmentazione, non ti sei divisa in una serie di cellule per formare un embrione?!
CELLULA UOVO: esatto, proprio così.
CELLULA SOMATICA: allora avevo pensato male, non sei una cellula embrionale, sei un semplice ovulo. Ora ho capito quali sono i loro intenti, parlo degli scienziati. (si mise un po’ a pensare)
CELLULA UOVO: dai, non tenerti tutto per te, cosa ti passa nella mente?
CELLULA SOMATICA: ti hanno privata del nucleo per indurti alla riproduzione, dopo che io e te saremo fuse.
In pratica io farò da innesco. Tra poco ci faranno unire, azioneranno delle scariche elettriche e io e te ci fonderemo, formeremo un nuovo embrione, e di conseguenza un nuovo agnellino. Si chiama clonazione riproduttiva, amica mia…
La tecnica
CELLULA UOVO: è molto differente da quella che applicano sui vitelli!
CELLULA SOMATICA: perché conosci quella tecnica?
CELLULA UOVO: sì, per caso ho ascoltato gli scienziati parlare durante una loro pausa, si sono raccontati parecchie cose: la differenza della tecnica tra vitelli e pecore, i risultati ottenuti e quello che loro prevedono (quello che è realmente accaduto dopo Dolly).
CELLULA SOMATICA: allora hai molto da raccontarmi…
CELLULA UOVO: a dir la verità ho assistito anche ad una lunga conversazione che hanno avuto i ricercatori che lavorano in questo laboratorio e altri scienziati, si sono detti un sacco di cose, applicazioni, conseguenze corrette e negative, bioetica e tanto altro.
CELLULA SOMATICA: la tecnica di clonazione riproduttiva applicata su di noi differisce molto da quella dei vitelli?
CELLULA UOVO: ora che mi hai detto cosa realmente io sono, mi rendo conto di sì, poiché al posto di ovuli non fecondati e scariche elettriche utilizzano embrioni ben sviluppati.
CELLULA SOMATICA: e per fare cosa?
CELLULA UOVO: in pratica, da quello che ho capito, i ricercatori fanno avvenire una normale fecondazione tra un toro e una vacca, magari utilizzando le varie tecniche di fecondazione assistita e di trapianto embrionale. Successivamente prelevano l’embrione che si sviluppa, e da questo estraggono delle singole cellule da cui tolgono il nucleo, che è sede del patrimonio genetico diploide, proveniente metà dal toro e metà dalla vacca.
CELLULA SOMATICA: e poi cosa succede?
CELLULA UOVO: adesso arriva la parte più bella, al posto del nucleo che c’era prima, inseriscono quello dell’individuo che si desidera clonare, quindi il nucleo di colui che se ne vuole costituire una copia in laboratorio. Se successivamente a questo passaggio si forma un nuovo embrione, cosa molto probabile, si può impiantare in una vacca che prende il ruolo di madre sostitutiva, e con molta cura questa porta avanti una “gravidanza indotta” cui avrà seguito la nascita del clone.
CELLULA SOMATICA: molto interessante!
CELLULA UOVO: già, non hai sentito cosa combinano con i topolini….
CELLULA SOMATICA: clonano anche i topolini? Non gli bastano pecore e vitelli?
CELLULA UOVO: a quanto pare no, però posso ammettere che lo scopo è utile.
CELLULA SOMATICA: come clonano i topolini?
CELLULA UOVO: non utilizzano ovuli o embrioni, ma cellule follicolari. Sai per caso di cosa si tratta, te che sei una cellula adulta?
CELLULA SOMATICA: sì, i follicoli sono delle cellule che si formano nelle ovaie, che rappresentano le gonadi femminili. Durante alcuni periodi precisi, quando la femmina diviene fertile, i follicoli si sviluppano nelle ovaie e s’ingrossano fino a scoppiare.
CELLULA UOVO: che paura, e lo scoppio provoca dolore?
CELLULA SOMATICA: ma no, quando il follicolo sviluppa si accresce nel suo interno l’ovulo, cioè tu!
CELLULA UOVO: ah sì, mi ricordo adesso, prima di arrivare nella tuba di mia madre ero racchiusa in una struttura tondeggiante, immersa in una soluzione di estrogeni, stavo al fresco lì!
CELLULA SOMATICA: brava, ricordi bene.
CELLULA UOVO: ma tutto questo meccanismo dello sviluppo del follicolo da chi è controllato?
CELLULA SOMATICA: hai mai sentito parlare del cervello? L’ho menzionato prima.
CELLULA UOVO: no, purtroppo no.
CELLULA SOMATICA: non hai conosciuto il gran capo allora! Si trova nella testa e assolve le più importanti funzioni di controllo nervoso e biochimico. Nel tuo caso, è stato proprio lui a innescare il fenomeno dello sviluppo del follicolo, ti ha mandato un ormone che ha permesso questo.
CELLULA UOVO: e come ha fatto?
CELLULA SOMATICA: tramite il sangue.
CELLULA UOVO: fantastico! mi rendo conto che siamo proprio complesse noi cellule. Eppure quando i ricercatori ne parlavano, trattavano tutto con gran semplicità.
CELLULA SOMATICA: beh loro hanno avuto la fortuna di studiarci e oramai sanno quasi tutto su di noi. Allora cosa dicevi per quanto riguarda i topolini?
CELLULA UOVO: hanno prelevato cellule follicolari e da queste hanno estratto il nucleo, lo hanno posto in un ovulo non fecondato e denucleato, e hanno indotto il processo di sviluppo embrionale con l’utilizzazione di sostanze chimiche. Quando l’embrione è arrivato allo stadio di otto cellule, si trapianta in una madre topolina sostitutiva e questa porterà avanti la gravidanza. Il risultato sarà il topolino copia di quello da cui si erano estratte le cellule follicolari.
CELLULA SOMATICA: allora la tecnica cambia da individuo a individuo.
CELLULA UOVO: e non finisce qui! lo scopo di questo studio, è arrivare a produrre maialini che all’interno abbiano organi umani utili per i trapianti (si deve ancora superare il problema del rigetto), di allevare animali che producano latte e carne in gran quantità e con alta qualità nutrizionale (la clonazione costa ancora troppo), di osservare come si evolve negli individui clonati il cancro (questo ha portato ad importanti risultati) e lo stato di salute degli animali clonati (come i gravi problemi solo per Dolly).
CELLULA SOMATICA: sulle possibili applicazioni già in atto, hai sentito qualcosa?
CELLULA UOVO: sì, mi sembra di aver sentito dire che alcuni ricercatori giapponesi hanno clonato dei bovini, geneticamente modificati, immuni al morbo della mucca pazza.
CELLULA SOMATICA: davvero?
CELLULA UOVO: è quello che ho sentito dire da loro.
CELLULA SOMATICA: incredibile, ci sono riusciti…..
CELLULA UOVO: a fare cosa? Ti vedo pensierosa, dai non tenermi sulle spine, dimmi tutto.
CELLULA UOVO: sai cosa è il morbo della mucca pazza?
CELLULA UOVO: no.
CELLULA SOMATICA: è una malattia cerebrale causata da alcune proteine, i prioni anomali, che fanno divenire spongiformi (consistenza di spugna) tutte le aree del cervello. Colui che ne viene colpito, perde pian piano l’uso di tutto, arti, conoscenza, con tanta sofferenza sua e dei suoi cari.
CELLULA UOVO: ci sono delle cure per questa malattia?
CELLULA SOMATICA: in questi anni hanno progredito i test diagnostici, divenendo più efficaci per la diagnosi, ma per la cura ancora si è lontani. Certo la notizia che mi hai comunicato è importantissima; hanno modificato il patrimonio genetico di un mammifero rendendolo immune a questo terribile evento, e poi hanno riprodotto questi animali sani. Sono notizie che ci fanno ben sperare.
CELLULA UOVO: già, ti ho detto tutto quello che sapevo. Però in pochi minuti ci siamo confidate tanti fatti, ci siamo fatte una cultura!
CELLULA SOMATICA: peccato che non lo potremmo fare ancora per molto, fra poco arriverà lui.
CELLULA UOVO: lui chi?
CELLULA SOMATICA: il virus, per farci fondere utilizzeranno un virus. Non ho capito bene come funziona, poiché non ho avuto mai modo di parlarci.
CELLULA UOVO: è antipatico?
CELLULA SOMATICA: no, penso non lo sia. Appena lo inseriranno qui con noi, azioneranno anche degli impulsi elettrici, non capiremo molto di ciò che sta succedendo. Fra poco ci dovremo salutare. Si chiama virus Sendai, si legherà alla mia membrana plasmatica, l’involucro fosfo-lipidico che mi avvolge.
CELLULA UOVO: e poi?
CELLULA SOMATICA: ci fonderemo.
CELLULA UOVO: cosa pensi di tutto questo?
CELLULA SOMATICA: esistono molti ricercatori bravi in questo mondo, chissà quante applicazioni si faranno per migliorare la vita degli uomini, loro sono un interessante ibrido, provano paure ed emozioni in modo veloce, possono amare la vita e rispondono in ogni atto al principio di azione e reazione.
Ci utilizzano per i loro esperimenti e nella nostra citovita vissuta non possiamo far altro che osservarli.
CELLULA UOVO: secondo me si farà tanto, in bene e purtroppo anche in male, non so dove arriveranno, ma di sicuro le scoperte e le applicazioni fatte per il bene ci appagheranno tutti e per tutti i mali.
CELLULA SOMATICA: sei ottimista, dopotutto sei giovane ed è giusto esserlo. Guarda! Sta per arrivare il virus Sendai, ti saluto amica mia.
CELLULA UOVO: un’ultima cosa: secondo te arriveranno a clonarsi gli uomini?
CELLULA SOMATICA: non lo so, però storie come questa dovrebbero insegnare tanto. Ciao ovulo!
CELLULA UOVO: ciao cellula mammaria.
Nel febbraio del 1997 apparve, sulla rivista “Nature”, la notizia della riuscita dell’esperimento su Dolly. All’inizio si pensò ad un vero traguardo, ma successivamente ci si accorse che Dolly aveva seri problemi di salute: invecchiamento precoce, artrite reumatoide. Morì molto prematuramente. Tuttora le pratiche di clonazione riproduttiva si praticano in tutto il mondo sui mammiferi facendo nascere individui sani per la ricerca e allevamento, questo sta portando a molti traguardi in campo biologico, sullo studio per i tumori e altre gravi malattie.
Resta la paura che queste tecnologie possano essere praticate sull’uomo indiscriminatamente.
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