Il segreto delle triplette anonime
Se il modello verrà confermato, sarà possibile studiare una linea terapeutica comune a tutte queste malattie .
Mutazione genetica
Sindrome dell'X fragile, distrofia miotonica, malattia di Huntington sono tre patologie ereditarie molto diverse fra loro, ma sono accomunate da una caratteristica molto spiacevole: costringono gli eventuali portatori a vivere come sotto l'incubo di una bomba a tempo.
Queste malattie - una ventina in tutto e note come malattie della ripetizione di trinucleotidi - sono provocate da una insolita mutazione genetica all'interno di un gene (diverso da malattia a malattia), nel quale è presente più volte un'anomala ripetizione di una sequenza di tre lettere. Dal numero di ripetizioni della sequenza è possibile inoltre predire l'età di insorgenza della malattia e quanto rapidamente essa progredirà.
Nonostante anni di ricerca, questa stretta correlazione era finora rimasta inspiegata e tutti i meccanismi via via proposti per le singole patologie non sono mai riusciti a dare conto della sorprendente identità, nelle diverse malattie, della relazione che lega numero di ripetizioni, età d'insorgenza e rapidità della progressione.
Ora un gruppo di ricercatori del Weizmann Institute diretto da Ehud Shapiro ha elaborato un modello computazionale che spiega proprio il comune comportamento di queste malattie, e lo illustra in un articolo pubblicato sulla rivista on line ad accesso libero PLoS Computational Biology.
Il meccanismo proposto, testato con simulazioni al computer, è in grado non solo di spiegare per la prima volta le correlazioni genotipo-fenotipo di tutte le patologie della ripetizione di trinucleotidi, ma anche di fornire una semplice spiegazione di numerosi fenomeni sperimentalmente riscontrati, come la decrescita esponenziale della curva dell'età d'esordio, o l'esordio simile ma con progressione più rapida in pazienti con malattia di Huntington portatori di mutazione omozigote rispetto a quelli con mutazione eterozigote, o la correlazione fra l'età d'esordio con la lunghezza dell'allele più corto, ma non con quella dell'allele più lungo, nell'atassia di Friedrich.
Se il modello verrà confermato, osservano i ricercatori, sarà possibile studiare una linea terapeutica comune a tutte queste malattie, basata sulla possibilità di ritardare, agendo a livello somatico sul cosiddetto processo di espansione delle triplette che si verifica nel corso della vita del paziente
Federico Cesareo
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