Carissima Anna, ho letto soltanto ora tutti i messaggi pervenuti in questi giorni, anche se avevo già sentito parlare di questo caso al telegiornale. Negli ultimi 10 anni, mio malgrado, ho trascorso molto tempo presso l'ospedale della mia città, prima per mio padre, poi per mia madre e ora per mia figlia; diverse volte mi sono scontrata con infermieri per la loro negligenza o per poca comprensione e non posso darti torto se ora vuoi "vendetta"... ma servirà veramente a soffocare il tuo dolore? So cosa vuol dire soffrire per la perdita di persone care ma sicuramente non è paragonabile alla perdita di un figlio o nipote. Vorrei esserti vicina in questo momento e poterti confortare ma, anche se so che non è sufficiente, cerchiamo di consolarci pensando che le persone a noi care ora sono la sù in cielo e vegliano su di noi. Il tuo caro Salvatore ora è sereno e veglia su tutti voi e su tutti i bimbi che soffrono. Un grossissimo e sincero abbraccio. Lela
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